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Eccellenza, Monte San Biagio-Vicovaro 0-2: l’impresa dei verdearancio vale il quattordicesimo posto

Colpaccio del Vicovaro, che esce vincitore dall’Aldo Moro e guadagna terreno nella corsa Playout del Girone B di Eccellenza

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Giocondi segna nel finale il gol dello 0-2. © MySoccerPlayer

Vittoria che sa di impresa per il Vicovaro, che espugna l’Aldo Moro, casa del Monte San Biagio, portando a casa tre punti importanti per raggiungere la salvezza diretta. Gli ospiti disputano una partita attenta e intelligente, Piroteasa tiene in apprensione la difesa biancoverde e Mauroni e Lopez riescono ad arginare bene l’attacco monticellano con Ranieri e Parisella fumosi e mai realmente pericolosi.

La partita parte col freno a mano tirato, favorendo il Vicovaro che trova il gol attraverso una manovra veloce con Piroteasa, bravo ad infilare Esposito al 22′. Lo svantaggio non sveglia i padroni di casa, che impegnano Maiorani solo con tiri telefonati.

La musica non cambia nella ripresa: il Monte San Biagio non brilla e ciò permette al Vicovaro di tenere le redini della partita sfiorando in un paio di circostanze il raddoppio. Il gol che chiude la contesa viene realizzato dal subentrato Giocondi nei minuti di recupero, al 96′.

 

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Eccellenza, Monte San Biagio-Vicovaro 0-2: il tabellino

Monte San Biagio: Esposito A., Magliozzi (72′ Antonetti), Antonelli, Esposito G., Siciliano, Rotunno, Faiola, Stravato (46′ Lubrano), Fanelli, Ranieri, Parisella. A disp. Bottiglia, Mezzomo, Di Lieto, Rosato, Del Prete, Distefano, Marotta. All. Del Prete.

Vicovaro: Maiorani, Ciaramelletti, Mauroni, Lopez, Ferrari, Taverna (70′ Giocondi), Copponi (51′ Canciani), Ilari, Chavez, Piacentini (70′ Prosperini, 85′ Di Fausto), Piroteasa. A disp. Domenici, Langiotti, Fratini, Cesarini, Attili. All. Lillo.

Arbitro: Musumeci di Cassino.

Marcatori: 22′ Piroteasa (V); 90’+6 Giocondi (V).

Note: ammoniti: Fanelli (M), Faiola (M), Chavez (V), Maiorani (V), Copponi (V), Ciaramelletti (V), Taverna (V), Canciani (V), Giocondi (V). Espulsi: l’allenatore del Monte San Biagio, Del Prete. Angoli: 4-6. Recupero: 2’pt, 6’st.

Eccellenza, i trasferimenti del Città d'Anagni

Eccellenza, i trasferimenti del Città d’Anagni

I biancorossi che occupano il quattordicesimo posto nel Girone B di Eccellenza si è rinforzato con diversi colpi

Eccellenza, i trasferimenti del Città d'Anagni
I nuovi acquisti del Città d’Anagni Calcio ©Città d’Anagni Calcio

La finestra dei trasferimenti del calciomercato invernale per i dilettanti si è conclusa pochi giorni fa. Il 23 dicembre, infatti, c’è stato il gong finale delle trattative, con le squadre che si sono rinforzate per cercare di raggiungere i propri obiettivi a giugno. Anche nella Regione Lazio ci sono stati molti movimenti, con il Città d’Anagni che ha messo a segno ben 9 colpi in entrata e otto in uscita.

Un grande calciomercato invernale per i biancorossi, che ad oggi occupano il 14° posto nel Girone B di Eccellenza. Piena zona Play-Out per Cangiano che ha conquistato 9 punti fino ad ora. Il bottino totale dei ciociari arriva a 15, a -5 dall’Itri Calcio, che è undicesimo e fuori dalla zona per gli spareggi, e a +2 dal Fonte Meravigliosa, diciassettesimo e in zona retrocessione.

Eccellenza, Atl. Torrenova-Città d’Anagni 1-1: De Vita risponde a Lalli

Eccellenza, quanti volti nuovi nel Città d’Anagni

Per raggiungere la salvezza, Cangiano ha dato mandato ai suoi assistenti di andare a colmare le lacune individuate in questa prima parte di stagione. Per farlo, i biancorossi hanno ingaggiato ben 9 nuovi calciatori. Due di questi sono arrivati dall’Audace: Alessio Pralini  Simone Abbondanza.e Il primo è un difensore centrale classe 1993 con una grande esperienza in Serie D. Il secondo è uno dei centrocampisti più esperti in circolazione. Classe 1988,ha militato sia in Eccellenza, che in Promozione e Serie D.

Il Città d’Anagni Calcio ha pescato anche dal Campus Eur ben tre giocatori. Dai bianconeri sono arrivati Leonardo Uva e Lorenzo D’Urso, due attaccanti per il reparto offensivo di Cangiano. Dal club di Roma Sud è approdato anche Edoardo Bruno, terzino sinistro classe 2004.

A questi si aggiungono anche Marco Alongi, difensore centrale in arrivo dal Terranova, Marco D’Arpino, centrocampista ed ex capitano del Ferentino, Ibrahima Camara, centrocampista ex Sora e infine svincolato Giorgio Viti, che vanta diverse presenze tra i professionisti.

Le cessioni

Ad aver lasciato il Città d’Anagni sono stati otto giocatori. Al Civitavecchia sono andati Alessio Fatati e Andrea Pucino, centrocampista e difensore che hanno rinforzato le fila  dei nerazzurri. Sebastian Lamacchia è passato al Budoni nell’Eccellenza sarda, mentre Giacomo Iozzi e Francesco Cristofari rispettivamente all’Arce e al Paliano. Infine, Nicola Tani è partito in prestito all’Aurelia Antica Aurelio, mentre Jacopo Caliciotti è andato a titolo temporaneo all’Arce.

Eccellenza, ufficiale Città D'Anagni: preso Uva dal Campus Eur

Eccellenza, ufficiale Città D’Anagni: preso Uva dal Campus Eur

L’attaccante ha vestito la maglia dei bianconeri in questa stagione di Eccellenza: “Non vedo l’ora di iniziare”

Eccellenza, ufficiale Città D'Anagni: preso Uva dal Campus Eur
Lorenzo Uva, attaccante classe 2004 neo acquisto del Città d’Anagni Calcio ©Città d’Anagni Calcio

Tra pochi giorni comincia il nuovo anno, con le squadre della Regione Lazio che si stanno preparando per affrontare al meglio il 2023. Domani c’è l’ultima giornata in programma per quest’anno e poi ci saranno le festività natalizie a spezzare il campionato di Eccellenza. Nonostante manchi ancora qualche giorno al 25 dicembre, il Città d’Anagni Calcio ha deciso di farsi un regalo in anticipo.

Come annunciato dalla società sui social, infatti, i biancorossi hanno ingaggiato Lorenzo Uva. L’attaccante classe 2004 in questa stagione ha vestito la maglia del Campus Eur 1960 che occupa la dodicesima giornata nel Girone A. Cambio di tabellone, quindi per il giovane diciottenne che si è unito al reparto offensivo del club del basso Lazio.

Città d’Anagni-Ferentino 1-0: cronaca e tabellino

Eccellenza, Uva: “Felice di ritrovare Cangiano e Rinaldi”

Ai canali ufficiali della società, Lorenzo ha confessato di essere molto felice per aver scelto i biancorossi: “Sono molto contento di poter far parte della società. Sono soddisfatto anche per poter riabbracciare i miei vecchi mister Salvatore Cangiano e Rocco Rinaldi, a cui sono molto legato”. Poi Uva ha concluso: “Non vedo l’ora di iniziare questa nuova avventura e dare tutto me stesso per la squadra e i compagni”.

In passato Lorenzo Uva può vantare presenze in settori giovanili molto importanti per il calcio regionale laziale. Il classe 2004, infatti, ha vestito le maglie di Tor Di Quinto, Vigor Perconti e anche LVPA Frascati.

Fino ad oggi il Città D’Anagni Calcio ha racimolato 14 punti nel Girone B di Eccellenza e occupa il 14° posto, a quattro lunghezze sotto al Pro Calcio Tor Sapienza in classifica. Piena zona Play-Out per il club biancorosso che ha ottenuto tre vittorie, cinque pareggi e sette sconfitte in quindici partite giocate fino ad ora. Domani c’è l’Atletico Torrenova alle 14.30 per chiudere il 2022 con uno scontro diretto molto interessante.

Eccellenza, ufficiale Indomita Pomezia: presi Tiberi e Testi

Eccellenza, ufficiale Indomita Pomezia: presi Tiberi e Testi

La squadra, ultima nel Girone A dell’Eccellenza, ha ingaggiato i due attaccanti. Ridolfi: “Vogliamo rilanciarci”

Eccellenza, ufficiale Indomita Pomezia: presi Tiberi e Testi
Da sinistra, Massimiliano Ricci, Christian Tiberi e Massimiliano Ridolfi ©Indomita Pomezia

L’Indomita Pomezia occupa l’ultimo posto del Girone A in Eccellenza con otto punti conquistati in 15 giornate. Una sola vittoria per i gialloneri, cinque pareggi e nove sconfitte che non soddisfano la dirigenza che è corsa ai ripari. In pochi giorni, infatti, la società si è dimostrata molto attiva nel calciomercato rinforzando la rosa con altri due innesti. Dopo l’arrivo di Di Fusco e Francucci per il centrocampo e quello di Pacchiarotti per il reparto arretrato, si uniscono al club anche Andrea Testi e Christian Tiberi.

Come comunicano i gialloneri i due hanno abbracciato il progetto dell’Indomita, che spera di risollevarsi in classifica. Ai canali ufficiali della società, ha parlato il direttore sportivo Marco Ridolfi che ha commentato gli ultimi due colpi: “L’Indomita Pomezia ha voglia di rilanciarsi e tramite il mercato sta cercando quella svolta in grado di dare una nuova luce al suo campionato. Insieme a Massimiliano Ricci stiamo lavorando per colmare il gap che c’è in questo momento. Siamo vigili e non inermi di fronte a questa situazione”. Infine, Ridolfi ha concluso: “La società sta investendo e sta facendo anche degli importanti sacrifici per potere ottenere quell’inversione di tendenza necessaria per centrare la salvezza, nostro obiettivo primario”.

Eccellenza, l’Audace 1919 esonera Di Clemente: ufficiale il ritorno di Di Rocco

Eccellenza, Testi: “Felice di essere all’Indomita Pomezia”

I due attaccanti sono stati presi proprio per migliorare la situazione nel reparto offensivo, che è stato i grado di raggiungere solo quota 17 gol. Testi, che è arrivato grazie alla mediazione di Tiziano Lauducci, si è detto molto soddisfatto di aver cominciato questa avventura: “Conosco il club e so che è ambizioso e punta a far bene. L’ attuale classifica dice che la situazione è complicata, ma io e i miei nuovi compagni siamo pronti a questa difficile sfida. Vogliamo riuscire a mantenere questa categoria. Sono qui per far bene e di cercare di riscattarmi dopo delle annate particolari”.

Tiberi: “Qui posso imparare tanto”

Christian Tiberi ha confessato di aver valutato le possibilità di andare in gol, sintomo di grande carattere dell’attaccante che vuole incidere per la sua nuova squadra. “La scelta dell’Indomita mi è stata proposta dalla DS Global Soccer che mi sostiene e che mi ha informato della bontà del lavoro della società. Dopo un breve confronto abbiamo raggiunto l’accordo visto che c’era identità di visione. Da attaccante valuto sempre quanti gol potrò fare, e guardando la rosa io non penso che ci saranno difficoltà nel poter andare a segno”.

Tiberi ha poi continuato: “Essendo giovane posso imparare tanto dai giocatori più esperti che fanno già parte del progetto anche se baratterei volentieri qualche gol in meno con una salvezza certa. Ringrazio quindi il ds che mi ha scelto e che ha trovato un accordo con Stefano Somma per la buona riuscita della trattativa, ed il mister che mi ha voluto nella sua squadra”.

Eccellenza, l'Audace 1919 esonera Di Clemente: torna Di Rocco

Eccellenza, l’Audace 1919 esonera Di Clemente: ufficiale il ritorno di Di Rocco

Il club che occupa la nona posizione nel Girone B di Eccellenza ha deciso di affidarsi di nuovo al tecnico di Terracina

Eccellenza, l'Audace 1919 esonera Di Clemente: torna Di Rocco
Marco Di Rocco, torna sulla panchina dell’Audace dopo 4 anni ©Audace 1919

I risultati ottenuti fino ad ora non sono stati dei migliori per l’Audace 1919 che occupa il nono posto in classifica nel Girone B. Per questo motivo, la dirigenza ha deciso di esonerare Scotto Di Clemente per affidare la panchina a Marco Di Rocco. Dopo il cambio nella dirigenza, il tecnico originario di Terracina ritorna in biancorosso dopo quattro anni dall’ultima esperienza. Nel 2018, infatti, allena il club portandolo al sesto posto in Eccellenza, nonostante abbia occupato per diverse settimane la seconda piazza a sorpresa. Non è la prima volta che le strade dell’Audace 1919 e di Di Rocco si incrociano. Nel 2016, infatti, inizia il rapporto tra i due, con il tecnico che occupa il posto di vice. In quella stagione la squadra sfiora la promozione in Serie D. Due anni dopo, poi è stato promosso dal club

Come comunica la società tramite i propri profili social: “Mister di Rocco è una nostra vecchia conoscenza, siamo stati noi i primi a lanciarlo nella maggior competizione dilettantistica laziale qualche anno fa. Con lui alla guida l’ Audace si posizionò ai vertici della classifica disputando un campionato eccezionale! Adesso siamo pronti a scrivere una nuova pagina di storia”.

Guarda gli highlights di Pro Calcio Tor Sapienza-Audace 1-0

Eccellenza, Di Clemente saluta l’Audace

La sconfitta con il Pro Calcio Tor Sapienza per 1-0 è stata fatale per Scotto Di Clemente che lascia la squadra di Genazzano dopo una piccola parentesi alla guida del club biancorosso. Nelle ultime cinque partite, la squadra ha collezionato due vittorie e tre sconfitte, che si uniscono al cammino totale fatto di 4 successi, altrettanti pareggi e due insuccessi. A causa dei tre scivoloni consecutivi delle scorse settimane, il club è sceso al nono posto del Girone B di Eccellenza con 22 punti totali.

Eccellenza, Aurelia A. A.-Civitavecchia 1-1: i nerazzurri perdono la vetta

Eccellenza, Aurelia A. A.-Civitavecchia 1-1: i nerazzurri perdono la vetta

Vittorini trova la ventunesima rete in campionato, ma non riesce a trascinare ai suoi alla vittoria perdendo il primato nel Girone A di Eccellenza

Eccellenza, Aurelia A. A.-Civitavecchia 1-1: i nerazzurri perdono la vetta
I giocatori dell’Aurelia Antica Aurelio festeggiano per il gol dell’1-1 di Aglietti contro il Civitavecchia ©Mysp Sport

Ribaltamenti di fronte, squilli continui (anche dei tifosi) e ritmi serrati. C’è stato di tutto al centro sportivo Sporting Tanas dove si è giocata la quindicesima giornata del Girone A di Eccellenza tra Aurelia Antica Aurelio e Civitavecchia che hanno pareggiato 1-1. Un punto per parte, con i padroni di casa che continuano la striscia di partite senza vittoria, che ora è arrivata a 8 gare consecutive. Battuta di arresto, invece, per i nerazzurri, che perdono il primo posto nel tabellone del Girone A di Eccellenza.

L’atmosfera sugli spalti comincia a scaldarsi ancora prima dell’inizio della partita, con i tifosi del Civitavecchia che con bandiere, fumogeni e qualche petardo, hanno acceso il centro sportivo. La partita si presenta subito molto combattuta, con le due squadre che spezzano il gioco avversario con diversi falli sulla trequarti. Al 19′ arriva la prima azione pericolosa con l’Aurelia Antica Aurelio che sfiora la rete proprio su calcio da fermo. Fofi colpisce di testa sul secondo palo, ma Nunziata si fa trovare pronto e para con i piedi il tentativo del 9 rossoblù. Al 22′, però è il Civitavecchia a portarsi avanti con Gagliardi che serve Ceroni con un filtrante, il 9 nerazzurro punta il fondo e mette il pallone rasoterra sul secondo palo dove sbuca Vittorini che segna l’1-0. Al 45′ è Tiberi che viene imbucato sulla sinistra, ma a tu per tu con Proietti Gaffi spara alto.

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Alla ripresa le due squadre non effettuano cambi e la partita ricomincia con lo stesso copione dei primi 45 minuti. Al 58′ Tani vien servito da Del Moro al limite dell’area, la stoppa alzandola, poi la mette giù e tira sul secondo palo colpendo il legno. L’Aurelia Antica Aurelio continua a spingere e trova il pareggio al 68′, con Aglietti che supera Nunziata con un tocco morbido. I ritmi si alzano nel finale, con le due squadre che tornano negli spogliatoi con un punto per parte.

Eccellenza, Aurelia A. A.-civitavecchia 1-1: Il tabellino

Aurelia Antica Aurelio (3-4-1-2): Proietti Gaffi; Pecci, Ciampini, Cruciani; Saccuti (11’st Ponzi), De Luca, Mazzone, Del Moro (33′ st Vitale); Aglietti; Fofi (42’st Costantini), Tani. A disp. Langellotti, Albanese, Braga, Meogrossi, Nannini, Racaniello. All. Quintiliano Mastrodonato

Civitavecchia (4-3-1-2): Nunziata; Celestini (22’st Luchetti), Pucino, Ceroni, Tiberi; Serpieri (38’st Proietti), Hrustic, Fatati (29’st Ferrari); Gagliardi; Ceroni (29′ Ruggero), Vittorini. A disp. Giustiniani, Cultrera, Leonardi, Fatarella, Luciani. All. Alessio Bifani

Marcatori: 22’pt Vittorini (C), 13’st Aglietti (A)

Arbitro: Simone Spagnoli di Tivoli, assistenti: Benedetto Casale, Giuseppe Falcetta.

Ammoniti: Ciampini (A), Celestini (C), Hrustic (C)

Eccellenza, Bellante: "Al settimo cielo per i gol. Vogliamo i Play-Off"

Eccellenza, Bellante: “Al settimo cielo per i gol. Vogliamo i Play-Off”

L’attaccante del Gaeta: “Il secondo posto in Eccellenza ce lo teniamo stretto. Dedico il poker alla mia famiglia e alla mia compagna”

Eccellenza, Bellante: "Al settimo cielo per i gol. Vogliamo i Play-Off"
Vincenzo Bellante, attaccante del Gaeta

Vittoria in una partita importante e quattro gol tutti con la sua firma. Il fine settimana di Vincenzo Bellante, attaccante del Gaeta, non poteva essere dei migliori. La punta dei biancorossi ha firmato il 4-0 contro il Villalba nella quindicesima giornata del Girone B di Eccellenza della Regione Lazio, permettendo al club di mantenere il secondo posto in classifica. Questo è l’obiettivo della squadra che ha intenzione di raggiungere la Serie D il prossimo anno. Ecco le sue parole:

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Avete vinto 4-0 col Villalba Ocres Moca, con questi tre punti siete riusciti a stare dieto al Sora che non si ferma più. Quanto è stato importante vincere?
“È stato molto importante anche per continuare la nostra striscia positiva per questo magnifico girone di andata che abbiamo fatto. Sono stati mesi sopra le aspettative e abbiamo giocato contro un avversario molto ostico, una squadra forte che veniva da sette risultati utili consecutivi. Noi siamo stati bravi a portarla subito dalla nostra parte e poi la vittoria è venuta da sola. Abbiamo preso in mano la situazione, loro si sono aperti e con i nostri contropiedi gli abbiamo fatto male”.

Più che altro sei stato tu a fargli male, hai segnato quattro gol
“Loro sono venuti con il 3-5-2 e non ce l’aspettavano perché loro giocano sempre col 4-3-3. Sono venuti difensivi, ma con le mie incursioni gli ho fatto veramente male. Con la difesa a tre se non difendi bene lasci i buchi”.

Come ti senti? Sei contento?
“Non mi è mai capitato segnare 4 gol in una partita. Sono molto emozionato perché sto facendo veramente bene e questo è stato la ciliegina sulla torta. Ora c’è il derby con il Formia venerdì e vogliamo chiudere nel migliore dei modi. I quattro gol sono stati emozionanti”.

Cosa c’è stato di diverso dalle altre volte? Ti sentivi più carico o hai fatto qualcosa di diverso?
“È nato tutto in maniera innaturale, mi sono arrivate le occasioni e sono stato bravo a sfruttarle tutte e quattro. Molte volte nelle altre partite ho sbagliato, stavolta sono stato bravo a metterle tutte e quattro dentro. Se ci lavoro su questo posso fare altri gol in questa categoria”.

Quindi questi quattro gol sono solo il punto di partenza?
“Assolutamente sì, perché questo è il mio primo anno in questa categoria. Mi devo abituare anche se ho notato che ci sono molte occasioni e grazie alla mia velocità, e alle difese un po’ lente, posso afre numeri importanti”.

Tu hai giocato anche in Serie C, come mai hai scelto l’Eccellenza?
“Ho giocato tre anni in Serie C, uno a Monopoli e poi a Rimini. Poi ho fatto 160 partite in Serie D e ho scelto di scendere perché ho avuto degli infortuni lo scorso anno. Non ho avuto continuità e ho voluto mettermi in gioco per cercare di tornare in forma e ripartire. Spero di salire presto di categoria”.

Pensi stia andando bene?
“Sì, sono sodisfatto. Il Gaeta ha creduto in me, c’è un progetto importante. Vogliono fare le cose fatte bene, se non saliamo quest’anno è il prossimo. Il Sora è una corazzata, ma noi siamo lì e daremo tutto”.

Che obiettivi ha la squadra?
“Vogliamo fare il meglio possibile. Prima raggiungiamo la salvezza in Eccellenza, ma visto che stiamo andando molto bene vogliamo ottenere il bottino pieno. Il Sora è una squadra attrezzata, hanno fatto 14 vittorie di fila. Noi stiamo facendo il nostro percorso. Il nostro obiettivo è rimanere lì e giocarcela fino alla fine”.

A fine partita hai preso il pallone?
“Sì, a fine partita ho fatto la foto con i quattro palloni e poi ne ho fatto firmare uno a tutta la squadra. Quello l’ho portato a casa, ce l’ho qui con me”.

Gaeta-Villalba 4-0: Bellante cala il poker

Questi quattro gol hanno una dedica speciale?
“Sì, li dedico alla mia famiglia che stiamo sempre lontani. Sto facendo dei sacrifici, sto da nove anni lontano da casa. Mi seguono sempre, mio fratello, mia madre e mio padre. Poi c’è la mia compagna Paola, con cui convivo da due anni ed è la mia prima tifosa. Va a loro questa dedica”.

Col Formia che ti aspetti?
“Sarà una partita speciale, maschia e dura. Le tifoserie si contendono da sempre e mi aspetto una partita difficile, qui è molto sentita”.

Ora sei il migliore attaccante del Gatea. Come pensi sia arrivato questo risultato? Cosa ti ha permesso di arrivare ad oggi ad essere il migliore in rosa, numeri alla mano?
“Se sto facendo bene è grazie a tutta la società. Mi fanno sentire bene, anche fuori dal campo. Si sente una forte mentalità professionistica, c’è uno staff tecnico di categoria superiore e con i compagni c’è un rapporto molto bello. Si mettono molto a mia disposizione, anche in partita cercano di darmi la palla e mi fa stare bene, mi fanno sentire importante. Negli altri anni non avevo questa forza mentale, a causa di problemi fisici e societari”.

Qualche settimana fa eravate alle calcagna del Sora, poi avete avuto una flessione nei risultati. Cosa è successo?
“Stavamo facendo qualcosa di fantastico, continuando a lottare. Abbiamo giocato partita dopo partita. Il campionato di Eccellenza è molto equilibrato, è la mia prima esperienza qui, ma ho notato che puoi vincere con la prima e perdere con l’ultima. Abbiamo avuto due o tre defaillance ma fa parte del calcio. Stiamo facendo il nostro percorso, anche se il Sora non ha sbagliato niente, sta superando ogni aspettativa. Sinceramente ci siamo rimasti, male si è respirato un po’ di dispiacere nell’area perché eravamo lì e volevamo continuare, ma fa anche parte del calcio. Loro hanno una rosa molto completa rispetto a chiunque. Alla lunga emerge questo, secondo me. Però attenzione che non molliamo. Ce la giochiamo partita dopo partita, poi se loro non perdono mai meritano gli applausi. Il secondo posto ce lo teniamo stretto perché possiamo fare i Play-Off di Eccellenza e possiamo salire in un’altra maniera”.

Che differenze hai notato tra il professionismo e il dilettantismo?
“Innanzitutto, l’aria che si respira è proprio di calcio, si sente che è diversa. Nel professionismo ci sono stadi veri, tifoserie da categorie superiori. L’organizzazione fa tanto. Poi, ci sono differenze anche a livello economico. Il professionismo ti tutela, su tutto. In campo giochi con gente più preparata, il tempo di gioco è diverso così come la velocità. Secondo me è quello che fa la differenza, il modo di giocare. Trovi giocatori già pronti, come vedi nelle partite dilettantistiche ci sono diversi 4-0 o 6-0. Nel professionismo non succede questa cosa. Anche il modo di pensare, i temi di gioco, come ti arriva la palla, anche a livello tecnico è diverso, c’è gente molto preparata”.

Eccellenza, Costantini: "Il Sora ha fame. Certosa? Sarà difficile"

Eccellenza, Costantini: “Il Sora ha fame. Certosa? Sarà difficile”

Il difensore: “Non pensavamo che avremmo avuto tutto questo distacco dalla seconda. Del Girone A di Eccellenza vorrei sfidare l’UniPomezia”

Eccellenza, Costantini: "Il Sora ha fame. Certosa? Sarà difficile"
Andrea Costantini, difensore e capitano del Sora

Primi nel Girone B di Eccellenza a 11 punti dal Gaeta secondo in classifica, 45 gol fatti e 10 subiti in tredici giornate. Il cammino del Sora in questa stagione è segnato da soli successi, ben 12 (nessuno in Italia come loro) con una sola sconfitta arrivata alla prima di campionato. Il 4 settembre, infatti, l’Itri è riuscito a vincere 1-0  contro i bianconeri che da quel giorno hanno inanellato una lunga serie di successi. Lezione imparata, come ha ammesso lo stesso difensore centrale classe 1985 che è primo nella classifica marcatori insieme a Tozzi e Federici, attaccanti di professione. Andrea Costantini, centrale con il vizio del gol – 9 fino ad ora – è stato intervistato da My Soccer Player, ecco le sue parole:

Siete primi a +11 dalla seconda, siete soddisfatti?
“Non è facile rispondere a questa domanda. Sì, siamo soddisfatti,  ma non credevamo di averte tutto questo divario. Con la squadra fatta in estate però sapevamo che saremmo stati lì sopra a dicembre. L’importante è stato non smantellare la società perché adesso è difficile non mantenere chi non gioca, ma l’obiettivo comune è vincere, quindi tutti quelli che sono importanti rimangono dentro la rosa”.

Voi non perdete dalla prima giornata, come ci siete riusciti?
“Sicuramente il post preparazione riserva sempre qualche sorpresa, per noi lo è stato a Itri. Con giocatori brevilinei, sono entrati subito in condizione. A noi è servito un po’ di tempo, ma dopo la sconfitta siamo rimasti calmi, così come la società e da lì siamo partiti. Adesso non è finita perché non è che abbiamo vinto ancora qualcosa”.

Cosa avete avuto in più rispetto alle altre squadre?
“Di sicuro il carattere. Noi ci adattiamo subito agli avversari. Quando non si può giocare accorciamo in avanti e lanciamo lungo, cosa che le altre squadre non fanno. Siamo consapevoli di avere anche una rosa forte e una panchina lunga, quindi per ogni evenienza abbiamo la soluzione pronta”.

In campionato avete fatto 12 vittorie consecutive, come la vivete?
“A noi porta allegria, con il sorriso poi le cose rendono meglio. Però, non dobbiamo abbassare la guardia, perché le squadre che incontriamo ogni domenica vogliono toglierci questo record. Dobbiamo essere più forti delle loro motivazioni perché l’obiettivo è vincere e riportare il Sora in Serie D”.

Avete il miglior attacco e la miglior difesa del campionato. Qual è più importante?
“Essendo un difensore ti direi la miglior difesa. La possibilità di fare gol ce l’abbiamo sempre e comunque. Anche quello che ci dice il mister è di non subire gol perché tanto davanti siamo forti e il gol prima o poi lo facciamo. Solo a Itri non ci siamo riusciti, ma ci è servito di lezione”.

Nell’ultima partita avete segnato 8 gol, quanta fame ha il Sora?
“Tanta perché anche chi subentra vuole dimostrare di poter giocare titolare e questa è una forza. Anche il mister se ne accorge e per lui è difficile fare la formazione lasciando fuori gente come Origlia, Di Stefano, Palombi o Lapenna. Di conseguenza è difficile per il mister, ma noi siamo forti così perché ognuno di noi vuole dimostrare qualcosa”.

Sei uno dei più esperti del campionato, cosa ne pensi del livello dell’Eccellenza?
“Rispetto allo scorso anno in cui c’erano tre gironi le rose sono più forti. Se guardi le prime sei o sette in classifica, nei titolari ci sono tutti giocatori talentuosi. Domenica affrontiamo il Certosa che ha Colasanti che è fortissimo, Dovidio e Passiatore, poi ne dimentico altri. Sono giocatori importanti, che hanno fatto categorie e penso che il campionato si è livellato verso l’alto. Ci sono molte squadre pronte a dare battaglia, come il Colleferro che si è rinforzato ora a dicembre”.

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Parlando proprio del Certosa, che partita ti aspetti?
“Scorbutica, loro vengono da 4 vittorie di fila e hanno passato un momento non facile, ma solo a livello di risultati. Il mister l’ha studiata e noi cercheremo di vincerla come abbiamo sempre fatto, tenendo sempre conto di Colasanti e Dovidio. Per nostra fortuna Passiatore è squalificato (ride ndr.). Sono una squadra importante”.

In caso dovesse arrivare la sconfitta si creerebbero malumori oppure vi siete tolti un dente?
“Io dico che la sconfitta è sempre dietro l’angolo e noi dobbiamo allontanarla il più possibile. Dovesse arrivare un risultato negativo è chiaro che dispiace, perché la striscia di vittorie consecutive porta dei record, a scrivere la storia del calcio laziale. Noi dobbiamo raggiungere il prima possibile la vittoria del campionato. Di ogni eventuale sconfitta si analizzerebbero i motivi e le cause. Poi, avendo una società dietro preparata, con ragazzi che sanno cosa significa una sconfitta, questa deve essere metabolizzata il prima possibile. Poi mercoledì abbiamo la Coppa Italia e anche quella è importante”.

Dell’altro girone ne sfideresti qualcuna?
“Del Girone A di Eccellenza mi piacerebbe sfidare l’UniPomezia, sulla carta sono i più forti dell’altro girone, anche se stanno dimostrando di meno. Poi lì ci sono tanti amici e penso sia una gara divertente da giocare”.

Quanto è importante la spinta dei tifosi?
“Di sicuro aiuta, tanto. Poi è bello vedere tanta gente appassionata che, sia ora, domenica pomeriggio o in mezzo alla settimana, ci segue. Poi Sora non la scopro di certo io per il tifo passionale dei tifosi, noi cerchiamo solo di trascinarli il più possibile”.

Che aria si respira in città?
“Si vede anche dai dirigenti. Durante la settimana qualche signore viene a vedere l’allenamento e poi la domenica li sentiamo arrivare da fuori. Lì ci guardiamo negli occhi e quando usciamo per il riscaldamento sappiamo già cosa fare”.

 

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fiano romano vis sezze

Eccellenza Distretti Ecologici. Fiano Romano-Vis Sezze 1-1

FIANO ROMANO
Attanasio; Braccio (46’ Baldinelli), Passeri, Politanò, Giordano; Serratore (90’+1’ De Nardo), Fiorucci; Pileri (79’ Nicoletta), Paolocci (88’ De Simone), Bragalone (69’ Braido); Nardecchia.
A disposizione: Nasti, Schenone, Maisano, Sugamosto.
All. Gentili

VIS SEZZE
Ciammaruconi; Cecconi, Ranellucci, Di Trapano, Marchetti; Compagno, Lauri; Onorato (76’ Bono), Haxhi (66’ Zaccaria), Di. Palluzzi; Zimbardi.
A disposizione: Cenci, Valle, Caiola, Marchetti,Da. Palluzzi, Giovannola, Anastasia.
All. Giannone

Arbitro: Tavassi di Tivoli

Risultato finale: 1-1
Marcatori: 15’ Bragalone (FIR), 45’ Di. Palluzzi (VIS)

Finisce 1-1 il match tra Fiano Romano e Vis Sezze andato in scena allo Stadio Leprignano di Capena. Un punto che cambia di poco la classifica delle due squadre, brillanti solamente a sprazzi nel corso della partita. Nei primi quindici minuti di gara non accade sostanzialmente nulla, fino a quando Bragalone raccoglie un pallone sulla sinistra, si accentra e dal limite dell’area trafigge Ciammaruconi con un preciso destro rasoterra sul primo palo. La Vis prova ad abbozzare una reazione, ma senza mai presentarsi realmente dalle parti di Attanasio. Quando il primo tempo sembra volgere al termine però, il punteggio si riequilibra: pallone manovrato dagli ospiti, ricezione sulla sinistra di Palluzzi, che dopo aver controllato, pennella con il destro a giro una parabola che muore elegantemente sotto la traversa. La seconda frazione di gioco regala subito grandi emozioni, con una punizione di Onorato che si stampa sulla traversa dopo una deviazione della barriera, e con Pileri che poco dopo trova da dentro area una strepitosa risposta di piede di Ciammaruconi. La grande occasione per parte in realtà un bluff, con i ritmi che tornano gradualmente ad abbassarsi fino al triplice fischio che sancisce un 1-1 che significa terzo risultato utile consecutivo per il Fiano Romano e che allunga l’astinenza dalla vittoria per la Vis Sezze.

Boreale, Granieri: "Segniamo poco. Zero sconfitte? È anche fortuna"

Boreale, Granieri: “Segniamo poco. Zero sconfitte? È una casualità”

“A gennaio non cambieremo la rosa, compreremo in attacco solo se si presenterà un’occasione per la Boreale. Vogliamo raggiungere la salvezza”

Boreale, Granieri: "Segniamo poco. Zero sconfitte? È anche fortuna"
Mirko Granieri, allenatore della Boreale Don Orione

Quarto posto in classifica, 19 punti totali e zero sconfitte in undici partite. La Boreale Don Orione ha cominciato al meglio la prima metà del Girone A del campionato di Eccellenza del Lazio. Fino ad ora, infatti, i neroviola non sono mai stati sconfitti in campionato, anche grazie alle filosofie di gioco di Mirko Granieri, tecnico del club. L’allenatore della squadra che gioca in Via della Camilluccia 120 ha le idee chiare per quello che aspetta il club. Tra gli obiettivi finali, quelli del calciomercato e il segreto per le zero sconfitte, ecco le parole di Granieri:

Fino ad ora siete arrivati alla 12ª giornata con zero sconfitte. Come avete fatto?
“Ci siamo arrivati cercando di sfruttare il principio del calcio moderno: attaccare e difendere con più giocatori possibili. Poi, al di là dei complimenti, c’è un po’ di casualità in questo perché tante partite le abbiamo pareggiate. Noi giochiamo per rimanere in categoria, non è  mai facile. Dobbiamo stare attenti. Il dato che emerge è dato dal fatto che per noi è importante anche un solo punto. Anche se poi questi pareggi hanno una componente casuale importante. Non entriamo in campo con l’idea di pareggiare”.

Quindi l’obiettivo della Boreale è salvarsi?
“Il nostro obiettivo, come lo scorso anno, è mantenere la categoria evitando i Play-Out. La scorsa stagione ci siamo riusciti e quest’anno siamo partiti bene, ma dobbiamo avere continuità. Questo girone è complicato. Le squadre sotto di noi a gennaio si rinforzeranno molto. Sarà complicato fino alla fine”.

Boreale Don Orione-Campus Eur 1-0, la cronaca della partita

A gennaio volete rinforzarvi?
“Se dovessimo fare qualcosa lo faremo davanti, ma non è sicuro. Se dovesse capitare l’occasione irrinunciabile bene, altrimenti rimarremo così, aspettando il rientro di Petrini che si è operato al ginocchio e ha lavorato un po’ di tempo con noi. Aspetteremo il suo rientro e speriamo che per gennaio possa tornare”.

Guardando i numeri, la difesa è la migliore mentre l’attacco no. Preferirebbe migliorare questo dato?
“Quello che voglio dalle partite è equilibrio e poi cercare di vincerle. Davanti dobbiamo migliorare però, perché non segniamo quanto creiamo. La fortuna è avere una solidità difensiva altrimenti sarebbe stato tutto più complicato. Se dovessimo fare qualcosa sul mercato sarà davanti perché è lì che mancano i gol. Boreale-Campus Eur è finita 1-0, ma abbiamo creato anche altre occasioni importanti. Altre volte le partite sono terminate 0-0 o 1-1 perché abbiamo sprecato delle possibilità”.

C’è una preparazione precisa dietro questa solidità difensiva?
“Prendere pochi gol non è una casualità. Lavoriamo tanto con tutti i giocatori che partecipano alla fase difensiva e questo è il motivo per cui le cose ci riescono bene. Nel calcio moderno, come dicevo, bisogna attaccare e difendere con tanti giocatori. Io ho una grande disponibilità da parte loro e questo diventa un vantaggio importante. Ci lavoriamo tanto e manteniamo l’attenzione alta, cercando di affrontare gli avversari individuando i loro punti di forza”.

Quando arriverà una sconfitta potrà causa un po’ di malumore?
“Credo che cambierà poco perché la mia è una squadra che ha una forte mentalità. Non cambierà niente anche perché sappiamo per cosa lottiamo, dobbiamo salvarci e raggiungere i punti necessari. Se fino ad ora ne abbiamo quasi 20 dobbiamo essere ottimisti, perché sappiamo che stiamo facendo bene e stiamo lavorando nella direzione giusta. Siamo in linea con l’obiettivo perché i punti dobbiamo raggiungerli, adesso o dopo. Non ci sarà nessun contraccolpo con la sconfitta perché sappiamo cosa vogliamo, non cambiamo obiettivo perché stiamo facendo bene”.

Alla prossima c’è l’UniPomezia. Vi state preparando in qualche modo particolare?
“Noi prepariamo le gare nello stesso modo, cerchiamo di limitare gli avversari conoscendo i loro punti di forza e cercando di mettere in campo quelle che sono le nostre qualità, che non sono poche. Sappiamo che squadra è l’UniPomezia, per cosa giocano loro e non abbiamo molto da perdere. Giocheremo con le nostre armi, senza paura cercando di ottenere qualcosa. Chiaramente abbiamo rispetto e conosciamo il valore della squadra”.

L’UniPomezia in casa ha fatto 15 punti, segna molto e subisce poco. Giocare da loro è uno svantaggio?
“Se giocano su un campo dove hanno sempre vinto e fatto bene non è casuale. Sicuramente sono abituati a stare su questo campo, quindi un vantaggio per loro c’è altrimenti non avrebbero avuto un percorso netto come quello che hanno avuto. A noi però non ci interessa, dobbiamo dobbiamo pensare a noi e cercare di dare ilo meglio anche in questa partita. Non abbiamo nulla da perdere. Non è uno scontro diretto, quindi andiamo a giocarcela mentalmente liberi dando il 180% e vediamo che succede”.