Boreale, Granieri: "Segniamo poco. Zero sconfitte? È anche fortuna"

Boreale, Granieri: “Segniamo poco. Zero sconfitte? È una casualità”

“A gennaio non cambieremo la rosa, compreremo in attacco solo se si presenterà un’occasione per la Boreale. Vogliamo raggiungere la salvezza”

Boreale, Granieri: "Segniamo poco. Zero sconfitte? È anche fortuna"
Mirko Granieri, allenatore della Boreale Don Orione

Quarto posto in classifica, 19 punti totali e zero sconfitte in undici partite. La Boreale Don Orione ha cominciato al meglio la prima metà del Girone A del campionato di Eccellenza del Lazio. Fino ad ora, infatti, i neroviola non sono mai stati sconfitti in campionato, anche grazie alle filosofie di gioco di Mirko Granieri, tecnico del club. L’allenatore della squadra che gioca in Via della Camilluccia 120 ha le idee chiare per quello che aspetta il club. Tra gli obiettivi finali, quelli del calciomercato e il segreto per le zero sconfitte, ecco le parole di Granieri:

Fino ad ora siete arrivati alla 12ª giornata con zero sconfitte. Come avete fatto?
“Ci siamo arrivati cercando di sfruttare il principio del calcio moderno: attaccare e difendere con più giocatori possibili. Poi, al di là dei complimenti, c’è un po’ di casualità in questo perché tante partite le abbiamo pareggiate. Noi giochiamo per rimanere in categoria, non è  mai facile. Dobbiamo stare attenti. Il dato che emerge è dato dal fatto che per noi è importante anche un solo punto. Anche se poi questi pareggi hanno una componente casuale importante. Non entriamo in campo con l’idea di pareggiare”.

Quindi l’obiettivo della Boreale è salvarsi?
“Il nostro obiettivo, come lo scorso anno, è mantenere la categoria evitando i Play-Out. La scorsa stagione ci siamo riusciti e quest’anno siamo partiti bene, ma dobbiamo avere continuità. Questo girone è complicato. Le squadre sotto di noi a gennaio si rinforzeranno molto. Sarà complicato fino alla fine”.

Boreale Don Orione-Campus Eur 1-0, la cronaca della partita

A gennaio volete rinforzarvi?
“Se dovessimo fare qualcosa lo faremo davanti, ma non è sicuro. Se dovesse capitare l’occasione irrinunciabile bene, altrimenti rimarremo così, aspettando il rientro di Petrini che si è operato al ginocchio e ha lavorato un po’ di tempo con noi. Aspetteremo il suo rientro e speriamo che per gennaio possa tornare”.

Guardando i numeri, la difesa è la migliore mentre l’attacco no. Preferirebbe migliorare questo dato?
“Quello che voglio dalle partite è equilibrio e poi cercare di vincerle. Davanti dobbiamo migliorare però, perché non segniamo quanto creiamo. La fortuna è avere una solidità difensiva altrimenti sarebbe stato tutto più complicato. Se dovessimo fare qualcosa sul mercato sarà davanti perché è lì che mancano i gol. Boreale-Campus Eur è finita 1-0, ma abbiamo creato anche altre occasioni importanti. Altre volte le partite sono terminate 0-0 o 1-1 perché abbiamo sprecato delle possibilità”.

C’è una preparazione precisa dietro questa solidità difensiva?
“Prendere pochi gol non è una casualità. Lavoriamo tanto con tutti i giocatori che partecipano alla fase difensiva e questo è il motivo per cui le cose ci riescono bene. Nel calcio moderno, come dicevo, bisogna attaccare e difendere con tanti giocatori. Io ho una grande disponibilità da parte loro e questo diventa un vantaggio importante. Ci lavoriamo tanto e manteniamo l’attenzione alta, cercando di affrontare gli avversari individuando i loro punti di forza”.

Quando arriverà una sconfitta potrà causa un po’ di malumore?
“Credo che cambierà poco perché la mia è una squadra che ha una forte mentalità. Non cambierà niente anche perché sappiamo per cosa lottiamo, dobbiamo salvarci e raggiungere i punti necessari. Se fino ad ora ne abbiamo quasi 20 dobbiamo essere ottimisti, perché sappiamo che stiamo facendo bene e stiamo lavorando nella direzione giusta. Siamo in linea con l’obiettivo perché i punti dobbiamo raggiungerli, adesso o dopo. Non ci sarà nessun contraccolpo con la sconfitta perché sappiamo cosa vogliamo, non cambiamo obiettivo perché stiamo facendo bene”.

Alla prossima c’è l’UniPomezia. Vi state preparando in qualche modo particolare?
“Noi prepariamo le gare nello stesso modo, cerchiamo di limitare gli avversari conoscendo i loro punti di forza e cercando di mettere in campo quelle che sono le nostre qualità, che non sono poche. Sappiamo che squadra è l’UniPomezia, per cosa giocano loro e non abbiamo molto da perdere. Giocheremo con le nostre armi, senza paura cercando di ottenere qualcosa. Chiaramente abbiamo rispetto e conosciamo il valore della squadra”.

L’UniPomezia in casa ha fatto 15 punti, segna molto e subisce poco. Giocare da loro è uno svantaggio?
“Se giocano su un campo dove hanno sempre vinto e fatto bene non è casuale. Sicuramente sono abituati a stare su questo campo, quindi un vantaggio per loro c’è altrimenti non avrebbero avuto un percorso netto come quello che hanno avuto. A noi però non ci interessa, dobbiamo dobbiamo pensare a noi e cercare di dare ilo meglio anche in questa partita. Non abbiamo nulla da perdere. Non è uno scontro diretto, quindi andiamo a giocarcela mentalmente liberi dando il 180% e vediamo che succede”.

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