Autore: Redazione MYSP

Terracina

Terracina, Susini: “Vogliamo salvarci e giocare con la mente libera”

Il direttore sportivo del Terracina: “Questo è il compito più difficile che ho affrontato. Abbiamo creato qualcosa di positivo”

Domani il Terracina affronterà l’Audace per la 25esima giornata del Girone B di Eccellenza. I biancocelesti sono attualmente settimi in classifica con un totale di 35 punti. Il secondo posto ne dista solo 6, ma i tigrotti hanno ben chiari gli obiettivi, come conferma il Direttore Sportivo Carlo Susini.

Che partita è stata quella di domenica scorsa?
“Si è giocata un campo viscido e pesante. Entrambe le squadre ce l’hanno messa tutta. Noi abbiamo cercato di attaccare e di mantenere il possesso palla, mentre loro ci hanno contenuto e attaccato in contropiede. Sono migliorati rispetto all’andata. Siamo entrambi due squadre giovani, noi abbiamo tanti Under in rosa. Sotto questo aspetto siamo simili”.

Dalla gara con l’Audace cosa si aspetta?
Una partita interessante. Noi dobbiamo salvarci e vediamo se riusciamo a raggiungere la quota salvezza il prima possibile. Una volta lì cercheremo di fare il meglio perché abbiamo molti Under in campo. Dalla metà di agosto abbiamo cercato di inserire giocatori per costruire questa società nuova. Non avevamo niente, neanche il campo. Ad oggi, invece, siamo una bella realtà sotto tutti i punti di vista. Io sto dando una mano a questa proprietà”.

La squadra è a 6 punti dal secondo posto. Ci avete pensato?
“No, assolutamente no. Siamo partiti cercando di mantenere la categoria. Nel periodo in cui abbiamo cercato i giocatori, siamo riusciti a prenderne qualcuno esperto, ma a dicembre è stato fatto un discorso differente andando sui giovani. Abbiamo cercato di mantenere l’identità creata all’inizio. Da come eravamo partiti, stiamo facendo bene. Abbiamo strutturato la società, abbiamo creato qualcosa di positivo. La macchina va da sola e i giocatori sono bravi. Dalle categorie superiori ci chiedono anche alcuni ragazzi. La società non ci fa mancare nulla, è importante. Questo qui per me è stato il compito più difficile in assoluto, e sono partito a Salerno con Lotito dalla Serie D per arrivare alla B.

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Il Terracina fuori casa ha il secondo miglior attacco, ma prende anche tanti gol. Come mai?
È casuale. In casa, non avendo pubblico, gli arbitri vengono senza problemi. La prima partita che abbiamo fatto con il pubblico a casa è stata la scorsa settimana. Il fattore campo è inesistente. Fuori casa è particolare. Abbiamo una rosa molto corta, con 18 giocatori più due ragazzi che ci portiamo dalla Juniores quando serve. Quando viene squalificato qualcuno o c’è un infortunio, abbiamo qualche problema a gestire la situazione. Questi dati, però, sono casuali. Magari c’è più pesantezza fuori casa. Anche se abbiamo il portiere più bravo di categoria, secondo me, continuiamo a prendere gol. Lo voleva anche la Lazio per farlo giocare in Primavera. Abbiamo qualche problema dietro, mentre i gol li facciamo perché abbiamo dei giocatori bravi. Fioretti è il giocatore più importante che abbiamo. Andiamo avanti così. Cercheremo di salvarci il prima possibile e poi andremo avanti liberi di testa”.

Numeri alla mano, l’Audace dimostra una certa solidità. Pensi sarà difficile affrontarli?
“Questo girone secondo me è molto equilibrato. A parte il Sora che ormai è fuori dai radar, per tutte le altre ogni partita è difficile. I giocatori sono messi bene in campo e gli allenatori sanno gestire bene le situazioni. Molti calciatori sono interessanti e nessuna partita è scontata. Il Colleferro, ad esempio, ha uno squadrone, ma domenica ha vinto all’ultimo minuto. Significa che non è facile per nessuno. Ho visto anche molti giovani interessanti, alcune squadre hanno identità di gioco da tener presente. Il livello è migliorato molto. Quest’anno con due gironi è migliorata la qualità”.

Boreale

Boreale, Villi: “Ci chiamano non a caso l’isola felice. Qui si gioca senza pressioni”

Il DS della Boreale: “Volevamo un campionato tranquillo, ma adesso siamo consapevoli di potercela giocare con tutte”

Boreale
Il direttore sportivo della Boreale Maurizio Villi. © Boreale ASD

La Boreale è seconda nel Girone A di Eccellenza Distretti Ecologici. Il cammino dei viola è andato oltre ogni aspettativa, visti i presupposti di inizio stagione, con una campagna acquisti non realizzata con l’obiettivo di ottenere questo piazzamento. In ogni squadra di successo, però, ci sono dei segreti. Quello della società della Camilluccia è la tranquillità, come raccontato ai microfoni MYSP dal Direttore Sportivo Maurizio Villi.

Direttore, partiamo dall’ultimo impegno contro il Cerveteri, sconfitta 3-1. Un commento sulla vittoria.
“È stata una partita a doppio senso. Devo riconoscere un primo tempo eclatante del Cerveteri, formata da ragazzi giovani che hanno messo in campo tutta la loro esuberanza. Logicamente poi nel secondo tempo è uscita fuori l’esperienza dei giocatori più navigati della Boreale, che hanno portato dalla loro la partita. Mi hanno fatto un’ottima impressione“.

La prossima partita sarà contro l’Anzio, prima in classifica. Cosa si prova ad affrontarla da seconda della classe?
“Sapevamo dall’inizio che loro avrebbero occupato quella posizione, mentre noi stiamo andando oltre ogni aspettativa. Ci troviamo in questa posizione in classifica e ce la godiamo, seppur ben consapevoli che ci sono squadre attrezzate per occuparla, come il Civitavecchia. Devo riconoscere l’ottimo campionato del C.S. Primavera, anche loro stanno facendo qualcosa di importante. Godiamoci questo piazzamento, è già una soddisfazione aver raggiunto i punti necessari per scongiurare i Playout. Bisogna essere ambiziosi, ma allo stesso tempo umili. Abbiamo allestito una squadra per fare un campionato tranquillo, ma adesso c’è la consapevolezza del fatto che ce la possiamo giocare con tutte, su questo non ci nascondiamo. Lo dimostra il fatto che abbiamo battuto l’Anzio e il Civitavecchia”.

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Che contributo ha dato la società al raggiungimento dell’attuale piazzamento?
“Abbiamo cercato di fare un programma a media distanza per fare campionati tranquilli, confermando ogni anno i nostri pezzi pregiati. Strada facendo, ci siamo accorti di poter mettere qualche tassellino per ritrovarcelo l’anno dopo. Nella scorsa stagione, ad esempio, ci siamo resi conto che serviva qualcosa in più davanti e abbiamo preso Toscano, che sta dando un grandissimo contributo, anche se al momento dovremo farne a meno. È stato un altro valore aggiunto“.

Che clima si respira nello spogliatoio in questo momento?
“La Boreale viene chiamata non a caso “l’isola felice”. Lo slogan è “giocatore chiama giocatore”: giocatori importanti non fanno che chiedere ai nostri come si sta qui, perché è una società che fa lavorare bene, non ci sono pressioni, c’è un Presidente come Leonardi, una persona serissima che mantiene fino all’ultimo qualsiasi accordo preso con gli atleti. Questi sono i dettagli che fanno la differenza. Lo spogliatoio è coeso, sano, si respira un’aria tranquilla. A parecchi giocatori importanti farebbe piacere giocare con noi, e questa è una soddisfazione per il Presidente e per tutti noi che mettiamo tanta passione e dedichiamo tanto tempo a questa società”.

Tornando alla gara contro l’Anzio, le statistiche dicono che in casa la Boreale fa fatica a segnare. Come mai?
“Il nostro fiore all’occhiello è la difesa. Facciamo difficoltà, ma, come dicono quelli bravi, anche i professionisti, l’importante è non prenderli, che a fare gol si fa sempre in tempo. Manteniamo questa linea: l’importante è non prendere gol e farne uno più degli altri”.

Civitavecchia, D’Aponte: “Dobbiamo rimanere concentrati e pensare a noi”

Il direttore sportivo del Civitavecchia: “Contro il Campus Eur abbiamo fatto un grande secondo tempo. Ripartiamo da questo”

Daniel D’Aponte, direttore sportivo del Civitavecchia

Domenica il Civitavecchia scende in campo per la venticinquesima giornata del Girone A di Eccellenza contro l’UniPomezia. La partita è una delle più attese del fine settimana visto che vede affrontarsi due grandi squadre. Nonostante i rossoblù stiano giocando sotto tono, i nerazzurri sono al secondo posto e hanno tutte le intenzioni di rimanere in quella posizione per sognare una promozione in Serie D. Degli obiettivi della squadra e del momento del Civitavecchia ne ha parlato anche il direttore sportivo Daniel D’Aponte. Ecco le sue parole:

Col Campus Eur che partita è stata?
“È stata una partita dai due volti. Nel secondo tempo abbiamo fatto una prestazione importante che ci ha portato meritatamente a vincere la gara. Nel primo tempo, invece, eravamo più contratti e macchinosi nelle giocate che i ragazzi provano con lo staff nella settimana. Nel secondo tempo siamo riusciti dopo il risultato finale dell’1-1 siamo riusciti a trovare la rete tre volte. Dobbiamo assolutamente ripartire dal bellissimo secondo tempo fatto domenica”.

Come commenti le due doppiette di Vittorini e Hrustic?
“Quella di Manuel è quella un po’ più abituale. Nell’arco di questi primi cinque mesi con noi ci ha confermato quello che aveva dimostrato negli anni precedenti. È abituato a chiudere la stagione sempre tra i 30 e i 35 gol. Numeri pazzeschi per la categoria. Alla sua doppietta eravamo abituati. A quella di Hrustic un po’ meno perché con quella di domenica ha segnato anche il primo gol col Civitavecchia. Ci ha anche raccontato che erano più di quattro anni che non segnava una doppietta. I suoi due gol sono una piacevole sorpresa. Al di là di chi ha segnato, l’importante è che siamo riusciti a trovare la via del gol con più facilità rispetto alle ultime uscite. Era qualche gara che il Civitavecchia non riusciva a segnare quattro reti”.

Dalla partita di domenica cosa ti aspetti?
“Al di là del risultato, che ci auspichiamo possa essere positivo, quello che mi aspetto è un atteggiamento simile avuto a quello nel secondo tempo avuto con il Campus Eur. Una mentalità propositiva e volta ad essere padroni della gara. Sono gli attributi giusti che ci potranno portare a raggiungere l’obiettivo che ci siamo prefissati, ovvero completare questa cavalcata che ci può potare nelle prime posizioni per ottenere la Serie D”.

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Nelle ultime cinque partite sono arrivate solo due vittorie, due pareggi e una sconfitta. Come mai questa flessione?
“Io credo che per vederla bisogna andare un po’ più a ritroso. Parte all’ultima giornata del girone di andata che si è giocata con l’Indomita nella prima settimana di gennaio. Dopo di quella abbiamo pareggiato con il Quarto Municipio e pareggiato con W3 Maccarese e Città di Cerveteri. Quello secondo me è stato il periodo un po’ più, passami il termine, nero della nostra annata. Nelle ultime quattro siamo stati abbastanza bravi perché sono arrivati due pareggi con due squadre che, classifica alla mano, ci sono davanti. Poi abbiamo vinto col Campus Eur. Questo, secondo me, non è un periodo di flessione, ma di ripresa. Non è facile riuscire ad avere un andamento regolare e continuo nell’arco di tutta la stagione. La dimostrazione di ciò è che tutte le squadre che sono lì su, chi prima e chi dopo, hanno avuto una flessione. Anche l’Anzio. Qualche settimana fa tutti avrebbero scommesso su una loro cavalcata in solitaria. Non come il Sora, perché stanno avendo qualcosa di ineguagliabile, ma comunque molto importante. Ora stanno passando una flessione invece. Nel Girone A non ce n’è una ammazza-campionato. Così è più probabile incontrare periodi di due o tre partite in cui non si vince”.

C’è l’Anzio che dista solo dal gruppo al secondo posto. Siete fiduciosi per raggiungere il primo posto?
“Noi in questo momento non dobbiamo perdere energie per pensare a quello che può essere il nostro piazzamento finale a fine anno. Non possiamo pensare a quello che farà l’Anzio nelle prossime gare. Dobbiamo pensare solo a noi stessi. siamo convinti che se riuscissimo a dare continuità di risultati, che arrivano dalle prestazioni, siamo sicuri che riusciremo a ottenere una piazza nobile. Ad oggi non so dire se sarà primo o secondo posto, ma è poco intelligente concentrarci a fare la rincorsa su chi ci precede. In questo mo0mento dobbiamo pensare a cercare di giocarci tutte le partite a viso aperto. Dobbiamo cercare di vincerle tutte, visto che abbiamo un organico secondo a nessuno e quindi dobbiamo cercare di ottenere più punti possibili. Poi a fine anno o a quattro giornate dalla fine possiamo tirare una linea e capire quale sarà l’obiettivo”.

Colleferro

Colleferro, Casazza: “Secondo posto? Ogni partita sarà una finale”

L’esterno del Colleferro: “Non ci siamo solo noi e il Certosa. Siamo tutte vicine, sarà una bella battaglia”

Colleferro
L’esterno del Colleferro Daniel Casazza. © SSD Colleferro Calcio

Dopo la vittoria per 3-2 sul Tor Sapienza nell’ultimo turno del Girone A di Eccellenza Distretti Ecologici, il Colleferro si è preso il secondo posto in classifica, alle spalle del Sora. Posizione che garantirebbe l’accesso ai Playoff per la Serie D. E proprio dell’ultima partita vinta ha parlato ai microfoni MYSP Daniel Casazza, giovane esterno di centrocampo classe 2003, in forza alla squadra di Stefano Scaricamazza.

Che partita è stata quella col Tor Sapienza?
“Sicuramente difficile perché siamo andati subito sotto nel primo tempo e per noi era una gara fondamentale, come quelle che verranno. Mentalmente è stato complicato, ma siamo una grande squadra e sapevo sin dal primo momento, dal gol, che l’avremo ribaltata, perché siamo un grande gruppo. È stata difficile sia a livello agonistico sia a livello tecnico, l’intensità era molto alta”.

Che emozione avete provato al gol di Cano?
“Bellissima. Veniamo da un periodo difficile, dove abbiamo subito tre sconfitte consecutive. Vincere una partita al 93′, dopo che ne abbiamo perse o pareggiate tre nei minuti di recupero, è stata una gioia pazzesca“.

Del secondo posto conquistato insieme al Certosa che ne pensi?
“Anche se abbiamo lasciato qualche punto in giro, il secondo posto è il nostro obiettivo, e so che ce la giocheremo non solo con il Certosa, ma anche con le altre squadre che sono tutte vicine. Anche il Gaeta, che ha solo un punto in meno rispetto a noi. È una bella lotta“.

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Quanto stavate aspettando il raggiungimento di questa posizione?
“La aspettavamo da molto. È un piccolo traguardo aver recuperato tutti quei punti che avevamo di distanza. Due giornate fa stavamo a -5 dal Gaeta secondo. Ora essere lì a pari punti col Certosa rende ogni partita una finale. Ce l’andiamo a giocare“.

Gli innesti del calciomercato stanno aiutando tantissimo la squadra.
“Sì, stanno dando una grande mano. Gli sforzi che ha fatto la società a dicembre si stanno rivelando fondamentali per noi. Adesso poi stiamo cominciando a conoscerli. Cambiare così tanti giocatori a metà anno e trovarsi subito non è facile. Adesso sta venendo fuori il vero valore della squadra”.

In questo momento il mister vi dice qualcosa in particolare?
Cerca di mantenere l’attenzione alta perché venendo da varie vittorie consecutive c’è il rischio di abbassare la tensione. Vuole farci capire che quello che stiamo facendo è normale e dobbiamo continuare così”.

Fuori casa avete il terzo miglior attacco e la quarta miglior difesa. Affrontare il Monte San Biagio in trasferta pensi sia un vantaggio?
“Non proprio, perché quando vai a giocare fuori casa è sempre più difficile. Hai sempre il tifo avversario contro, non sei a casa tua. Noi però affrontiamo le partite tutte allo stesso modo e sarà una battaglia anche domenica“.

Che gara ti aspetti?
Molto difficile, tattica e con intensità molto alta. Noi sappiamo di dover vincere, ma anche loro hanno bisogno dei tre punti. Sarà una partita ricca di emozioni”.

Unipomezia

Unipomezia, Danieli: “Civitavecchia? Cercheremo di conquistare l’intera posta”

L’attaccante dell’Unipomezia: “Sarà tosta come la sfida con il Primavera. Hanno attaccanti importanti, ma la difesa è un nostro punto forte”

Unipomezia
L’attaccante dell’Unipomezia Giuseppe Danieli. © ASD Unipomezia

L’Unipomezia si prepara al difficile scontro con il Civitavecchia, seconda forza del Girone A di Eccellenza a pari punti con Boreale e Centro Sportivo Primavera. I pometini, al momento ottavi a 36 punti, sono alla ricerca di vittorie per avvicinarsi alle prime della classe, al momento troppo distanti per poter concretamente sperare di rientrare nella lotta Playoff. Dall’altra parte c’è una Vecchia certamente rinvigorita dall’arrivo in panchina di mister Caputo, dal ritorno al gol del capocannoniere di tutta la categoria laziale Manuel Vittorini e dalle due vittorie consecutive ottenute. Ad introdurre la gara per l’Unipomezia, l’attaccante Giuseppe Danieli.

Nell’ultima partita avete pareggiato con il Centro Sportivo Primavera. Che gara è stata?
“Dura e impegnativa. Su un campo difficile su cui il Centro Sportivo Primavera ha dimostrato la sua forza. Abbiamo cercato di portarla a casa, ma alla fine è arrivato un pareggio che non accontenta nessuno. Vediamo cosa succede con il Civitavecchia”.

Che partita ti aspetti domenica?
Sarà tosta, come quella con il Centro Sportivo Primavera. Nella loro rosa conosco molti ragazzi, ho molti amici tra cui anche Manuel Vittorini. Non c’è nemmeno bisogno che lo dica, è uno degli attaccanti più in forma del campionato. Cercheremo di fare il nostro come facciamo in casa e cercheremo di conquistare l’intera posta se vogliamo inseguire il sogno di arrivare secondi“.

L’UniPomezia era una squadra costruita per fare bene, ma non siete nelle posizioni che volevate. Come mai?
“Non me lo so spiegare neanche io. Abbiamo questo problema fuori casa, dove non riusciamo a sbloccarci. In casa siamo primi in classifica, mentre fuori sarà per sfortuna, per demerito, ma in questo periodo stiamo attraversando un periodo di forma e non perdiamo da diverse partite. Speriamo che il finale di stagione porti risultati migliori”.

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In casa avete uno dei migliori attacchi del campionato, ma soprattutto la seconda miglior difesa. Sarà un punto di forza?
“Sì. Loro hanno tanti attaccanti importanti. La nostra difesa è un punto forte, ma anche in attacco facciamo bene, abbiamo una media gol altissima. Speriamo di fare bene”.

Che aria si respira nello spogliatoio?
Lo spogliatoio è sereno, siamo consapevoli della nostra forza, ma c’è un po’ di maretta perché non riusciamo a mostrarla in campo. Adesso, però, siamo in un momento positivo e stiamo facendo bene”.

Non perdete dalla quindicesima giornata. Come ci siete riusciti?
Con la forza del gruppo. Ci siamo rimboccati le maniche e innanzitutto cerchiamo di portare a casa più punti possibili. Passata Civitavecchia, saranno finiti gli scontri con le prime in classifica. Cerchiamo di superare quest’ultimo ostacolo e di portare più punti possibili a casa”.

Gaeta

Gaeta, Bellamio: “Cercheremo di rovinare la festa al Sora”

L’allenatore del Gaeta: “È un’occasione per invertire il trend negativo, siamo obbligati a provarci. Speriamo in qualche episodio favorevole”

Gaeta
L’allenatore del Gaeta Andrea Bellamio © ASD Gaeta

Il Gaeta è in un momento di difficoltà. Dal 23 dicembre scorso, data della vittoria interna per 1-0 contro l’Insieme Formia, i tre punti sono arrivati una sola volta nel 2-1 sul Fonte Meravigliosa ultimo della classe. I recenti risultati hanno condotto la squadra di Bellamio al quarto posto del Girone B. Nulla è perduto, però. La distanza dalla zona Playoff è di una sola lunghezza, e la prossima sarà la 25esima di 34 giornate. Nella stessa i biancorossi dovranno affrontare il Sora, che ha il match point per la vittoria del campionato. Una gara certamente non facile, ma la necessità di punti spinge i gaetani a non poter considerare questo un match già perso in partenza. È di questo avviso proprio mister Andrea Bellamio, che ha parlato della sfida e del momento dei suoi ai microfoni di MYSP.

Che partita è stata quella con la Luiss?
“È stata strana da decifrare, perché nel primo tempo secondo me la stavamo gestendo bene. Abbiamo preso un gol evitabile, ma loro sono stati bravi. Dopo c’è stato un momento particolare, la paura è subentrata e abbiamo preso il 2-0. Avremmo potuto capitolare anche con un 3-0. Abbiamo avuto 5 minuti di follia. Poi ci siamo rimessi in piedi, abbiamo spinto forte e fatto il 2-1. Nel secondo tempo abbiamo continuato a stringere, poi ci hanno annullato un gol. Poi su un contropiede abbiamo preso un calcio di rigore e la partita si è chiusa. È un momento particolare, dobbiamo essere bravi a far girare gli episodi dalla nostra parte per provare a ricominciare a marciare”.

Nelle ultime 5 partite sono arrivati solo 4 punti.
Il momento è difficile e lo dice la classifica. Le prestazioni, però, ci sono state, a tratti buone, ad altri meno. Dobbiamo essere bravi a portare dalla nostra parte gli episodi”.

Che aria si respira nello spogliatoio?
“Si capisce il momento di difficoltà, ma i ragazzi si stanno allenando bene e vogliono provare a sovvertire questo trend che non ci piace. Stiamo lavorando con la solita ferocia e questo è innegabile. Logicamente abbiamo preso un pochino di coraggio che aveva contraddistinto il girone di andata”.

Perdere il secondo posto dopo così tante giornate è stato un po’ un colpo per voi?
“Sì, una mazzata. È pur vero che in un momento di difficoltà nostra stiamo affrontando tutti scontri diretti. Prima Certosa, poi Colleferro e Luiss. Adesso Sora. Inevitabilmente avremmo dovuto affrontare anche le altre”.

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Che cosa ti aspetti domenica contro il Sora?
“Cercheremo di rovinargli la festa. Siamo obbligati a provarci. La squadra si batte difficilmente. Mostra questo filotto di partite dove ha sempre vinto. Sarà un’impresa titanica, ma ci dobbiamo provare. Quale migliore occasione per invertire il trend a noi non idoneo. Sarà difficile. Dal centrocampo in su sono fortissimi. I giocatori non li devo di certo presentare io. I punti di forza sono innumerevoli. Speriamo che qualche episodio ci sia favorevole”.

Anche se sarà difficile hai studiato qualcosa di particolare per portare a casa la vittoria?
“In questo momento la mia più grande difficoltà è lavorare sulla testa dei ragazzi. Il campo lo teniamo bene e concediamo poco. Secondo me il modulo sta sull’aspetto tattico. Il problema è di testa, che è fondamentale”.

Cosa stai facendo per mantenerli concentrati?
“Sto cercando di mantenere l’equilibrio così come lo abbiamo avuto anche nel momento di esaltazione. Anche in questo momento difficile, sto cercando di far capire che in un viaggio così lungo non dobbiamo esaltarci nei momenti buoni, ma non dobbiamo neanche perdere la fiducia in noi stessi nei momenti difficili. Questo è un momento più lungo del solito, ma fa parte del percorso. Dobbiamo lavorare con la stessa cattiveria e i risultati arriveranno”.

Sora

Sora, Costantini: “Viviamo questa settimana con allegria, ci godiamo il momento”

Il capitano del Sora: “Con il Gaeta mi aspetto una gara tattica. Spero che la nostra voglia di vincere faccia la differenza”

Sora
Il difensore del Sora Andrea Costantini © ASD Sora Calcio

Il Sora si prepara per la gara match point che, in caso di vittoria, porterà alla salita in Serie D nella prossima stagione. Un cammino sontuoso, iniziato con la sconfitta contro l’Itri e proseguito con 23 vittorie consecutive. Ora l’occasione in casa del Gaeta, quarto in classifica e in una situazione di crisi prolungata. Alla squadra di Bellamio servono punti, e non sarà disposta facilmente all’impeto ospite. A raccontare l’avvicinamento a questo storico appuntamento, il difensore e capitano del Sora Andrea Costantini.

Che valore ha per voi la partita di domenica?
“Ci fa felici perché raggiungiamo l’obiettivo a due mesi dal termine ed eguagliamo il record delle 24 vittorie di seguito. Poi diamo una gioia a società e tifosi che ci seguiranno in massa. Siamo felicissimi e speriamo di accontentarli“.

Che gara ti aspetti?
Molto tattica, loro vengono da due sconfitte consecutive e sono stati superati in classifica. Noi dovremmo trovare una sorta di equilibrio visto che ci mancano tre pedine importanti. Tre titolari assenti sono tanti. La nostra voglia di vincere spero faccia la differenza“.

Sai per caso sei tifosi o la società stanno organizzando qualcosa?
“Sicuramente qualcosa stanno organizzando, ma non ne so nulla. Sarà una sorpresa ed è giusto così. Magari sapendolo non la vivremo con la stessa emozione. Noi giocatori non sappiamo nulla. Abbiamo preparato le nostre maglie celebrative perché se non è questa domenica sarà la prossima”.

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Nello spogliatoio che aria si respira?
“Frizzantina, la rosa è composta da cinque o sei ragazzi che sono retrocessi l’anno scorso. Non tutti hanno vinto un campionato. Siamo solo in quattro o cinque che possono dire di averlo fatto. Per qualcuno è la prima volta e vederli così allegri è bello. Ci godiamo il momento, ci piace vederli felici”.

Il mister come si sta comportando?
“È sempre stato lo stesso, è il suo punto di forza. È equilibrato, posato. Lui dice di aver vinto qualche campionato, una promozione e una prima categoria, che è abituato a vincere. Certo farlo a Sora è diverso rispetto ad altri posti”.

C’è stato un momento in cui avete realizzato che la vittoria dell’Eccellenza fosse possibile?
“Nella seconda giornata col Terracina fece gol Corsetti su punizione verso la fine del primo tempo, e ci siamo scrollati di dosso la paura di dover vincere, dopo la sconfitta a Itri. La partita clou è stata col Gaeta, con loro che venivano avanti consapevoli della loro forza, ma di fronte avevano un rullo compressore che non ha dato permanenza nella partita. Lì abbiamo avuto consapevolezza di quanto siamo forti. Adesso vedere 23 vittorie di seguito fa sorridere, perché spero che nessuno possa raggiungere o superare questi numeri”.

Come stai vivendo questi giorni da capitano?
“Non posso dire che sono uguale agli altri, perché per me la partita fondamentale era quella di domenica col Villalba. Ci portava a questa sfida con la consapevolezza che se dovessimo vincere c’è la matematica. Questa settimana la viviamo con allegria, è quello che ci vuole in questo momento“.

Luiss

Luiss, Pancotto: “Gaeta? La affronteremo senza paura e consapevoli dei nostri mezzi”

Il portiere della Luiss: “La partita ci dirà tanto sul nostro campionato. Sarà difficile, la stiamo preparando nel migliore dei modi”

Luiss
Il portiere della Luiss Leonardo Pancotto. © AS Luiss Calcio

Dopo la sconfitta per 5-2 con il Villalba nell’ultimo turno, la Luiss cerca riscatto e punti per restare aggregata alle squadre che competono per il secondo posto, che regalerebbe l’accesso ai Playoff per la Serie D. Davanti agli universitari si para ora un difficile scontro diretto, contro la squadra che occupa proprio la posizione ambita, il Gaeta, reduce come loro da un passo falso nella gara casalinga con il Colleferro, persa 0-1. Ai microfoni MYSP il portiere della Luiss Leonardo Pancotto, che ha raccontato le sue sensazioni in vista della sfida.

Ciao Leonardo. Si avvicina una partita importantissima in chiave Playoff, contro un Gaeta voglioso di rifarsi dopo la sconfitta con il Colleferro. Qual è il clima in casa Luiss?
“La partita sarà importantissima perché ci dirà tanto sul nostro campionato. Occupano la seconda posizione, il nostro obiettivo. Vincendo andremmo a -3, perdendo a -9. Sarà una partita molto difficile e la stiamo preparando nel migliore dei modi. Il Gaeta è una grande squadra, ma noi la affronteremo senza paura e con la consapevolezza dei nostri mezzi. Essendo giovani, non temiamo di confrontarci con questa realtà. Proveranno in tutti i modi a toglierci dalla lotta al secondo posto, e noi cercheremo fino alla fine di raggiungerli”.

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Dopo la sconfitta in Coppa Italia sono arrivati 3 punti in 3 partite. Sentite di avere comunque le carte in regola per poter ambire agli Spareggi?
“La Finale di Coppa è stata un po’ una botta, ma dopo la partita con la Vigor Perconti ci siamo subito rialzati. Contro l’Audace abbiamo fatto una grande prestazione, vincendo 3-0, ma lo scarto poteva essere anche più ampio. Nella scorsa partita con il Villalba, sono stati più bravi a capitalizzare le occasioni, ma la gara avrebbe potuto avere altri risvolti, perché abbiamo sbagliato 2-3 occasioni, abbiamo fatto errori che loro non hanno fatto. Il 5-2 è stato eccessivo rispetto a quello che si è visto in campo”.

Il mister cosa vi ha detto dopo la sconfitta? È comunque fiducioso rispetto alle potenzialità della squadra?
“Sempre, ci ripete che non ci cambierebbe con nessuno. Secondo lui siamo la squadra ideale, composta da bravi ragazzi, con qualcosa in più a livello umano rispetto agli altri. È molto tranquillo, sa che possiamo fare bene contro tutte”.

Boreale

Boreale, Amico: “Non sottovalutiamo il Città di Cerveteri”

Il centrocampista della Boreale: “Corrono tantissimo e hanno bisogno di punti. Li stiamo mettendo sullo stesso livello delle grandi”

Boreale
Il centrocampista della Boreale Tomas Amico. © Alessio De Luca

La Boreale è la sorpresa per eccellenza del Girone A. Partita con ambizioni ben più basse del terzo posto attualmente occupato, la squadra della Camilluccia si è resa protagonista di un cammino importante, facendo punti contro le squadre più quotate e, dopo un inizio incerto, stabilendosi con decisione nelle zone alte della classifica. Nell’ultimo turno di campionato è arrivata la terza vittoria consecutiva nello scontro diretto con la W3 Maccarese, battuta 3-2 e portata a 4 lunghezze di distanza. Il prossimo impegno sarà contro il Città di Cerveteri, terzultimo in classifica. Una sfida sulla carta abbordabile, ma, vista la necessità di punti dei verdeblù, da non prendere assolutamente sottogamba. È di questo avviso il centrocampista Tomas Amico, che ha parlato ai microfoni MYSP della gara e del momento della sua squadra.

Ciao Tomas. Il vostro cammino è andato finora oltre ogni pronostico. Vi aspettavate di ritrovarvi a lottare per un posto nei Playoff?
“Non penso che nessuno, compresi noi, si sarebbe potuto aspettare un campionato del genere. Non siamo una squadra partita per lottare per quelle posizioni, non abbiamo investito come altri, ma quando si prendono giocatori funzionali, messi in un sistema che già funzionava l’anno scorso, i risultati sono questi. Secondo me i giocatori funzionali sono più importanti di quelli costosi. Per quanto riguarda la posizione in classifica, naturalmente non siamo partiti con l’obiettivo dei Playoff, ma neanche con quello dei Playout. Volevamo fare un campionato tranquillo, salvarci il prima possibile e poi divertirci. Questa salvezza è arrivata, e adesso è tutta da divertirsi, senza pressioni, con la consapevolezza che siamo forti e che possiamo vincere con chiunque, avendo battuto Anzio, Civitavecchia e W3, ma anche che possiamo perdere con chiunque se caliamo di attenzione e concentrazione”.

Al di là della funzionalità, qual è il segreto della Boreale?
Noi andiamo bene perché siamo un grande gruppo. Ognuno lotta per il compagno che ha di fianco, se c’è qualcuno che rimane in panchina a sfavore di un altro, è il primo a esultare quando il compagno che gli ha tolto la titolarità fa qualcosa di buono. Non ci sono malumori e facce tristi: tutti remano dalla parte giusta, per il bene della squadra. Poi quando fai risultati c’è anche l’entusiasmo che si intromette, ed entusiasmo e buona volontà ti fanno fare questo tipo di annate”.

Nello scontro diretto con la W3 Maccarese avete ottenuto un’importante vittoria in una bellissima partita.
“Di solito le partite contro di loro sono sempre state povere di gol, molto studiate, tese, mentre in questo caso siamo stati bravi a sbloccarla quasi subito. Poi, sfruttando un nostro errore, sono riusciti a tornare in gioco. Quando affronti giocatori di qualità come li hanno loro, è sempre difficile tenere l’attenzione al massimo, perché da un momento all’altro puoi subire le loro offensive e se non sei concentrato al 100% è probabile che la W3 ti possa fare due-tre gol per tempo, come è successo contro altre squadre. Siamo stati invece capaci di reagire al gol del pareggio, andando sul doppio vantaggio e mantenendo l’attenzione anche con l’uomo in più. La qualità che hanno ha permesso loro di trovare il gol del 3-2, e da lì è stata una battaglia di nervi, ma siamo riusciti a reggere botta nonostante tutta la stanchezza che ti può portare nei minuti finali una partita del genere. L’abbiamo portata a casa e per noi era la cosa fondamentale”.

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Dopo questa partita l’approccio in allenamento è diverso? C’è più entusiasmo?
“Il nostro clima, al di là delle prime partite, dove abbiamo trovato difficoltà a vincere, è stato sempre lo stesso. Siamo consapevoli delle nostre qualità, ma non c’è mai tanto entusiasmo, perché, una volta riusciti a raggiungere la salvezza, è subentrata la voglia e la volontà di arrivare a qualcos’altro. Di certo non siamo appagati ora che siamo salvi, ma siamo stimolati ad arrivare fin dove possiamo, tanto sognare non costa nulla: siamo là e ci giochiamo le nostre carte”.

Ora c’è l’impegno esterno con il Città di Cerveteri, con il quale avete pareggiato all’andata. Sono terzultimi, alla ricerca di punti per la salvezza. Come vi approcciate alla gara?
“Non stiamo assolutamente sottovalutando il Cerveteri, anzi: la stiamo mettendo sullo stesso livello di difficoltà dell’Anzio, del C.S. Primavera e del Civitavecchia. È una squadra che corre tantissimo e sicuramente sarà una partita difficile quanto quelle con le altre che ho appena citato, se non di più, visto che loro hanno la necessità di far punti per la lotta salvezza”.

Dopo questa ci sarà il tour de force proprio con Anzio, C.S. Primavera e Civitavecchia.
“Abbiamo un calendario un po’ complicato, però in realtà era lo stesso dell’andata, dove sognavamo di fare almeno sei punti e alla fine abbiamo battuto quasi tutti. Possiamo vincere con chiunque se riusciamo a dare il nostro massimo”.

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Massimiliano Boccaccio ai tempi della Salernitana

Il Città di Cerveteri continua il suo cammino verso la salvezza nel Girone A di Eccellenza della Regione Lazio. Fino ad ora il club ha conquistato solo 21 punti in campionato, che lo hanno portato alla 16ª posizione insieme al Fiano Romano. La zona retrocessione è a un passo e allontanarla sarebbe fondamentale per I verdeblù, che domani alle 10.30 scendono in campo con la Boreale. La partita è molto difficile, come sottolinea Massimiliano Boccaccio, che ha delineato il momento del Cerveteri.

Che partita è stata quella con il Vis Sezze?
“Il primo tempo è stato abbastanza equilibrato. Loro hanno segnato subito su calcio d’angolo con un colpo di testa. Noi nei secondi 45 abbiamo cercato di recuperarla ma in 40 minuti abbiamo preso due gol e quindi è finita lì. È stata una sconfitta tutto sommato meritata”.

Ve lo aspettavate?
“Sezze è un campo grande e in erba naturale, non ce ne sono tanti. Poi abbiamo avuto molte assenze. Essendo una rosa giovane lo accusiamo. Comunque era un campo difficile. Non siamo andati lì per perdere, ma accettiamo la sconfitta”.

Alla prossima c’è la Boreale. Cosa ne pensi?
“Sarà difficile perché loro vengono da un momento positivo, hanno una posizione importante e possono giocare senza nessun problema perché non sono partiti per fare un campionato al vertice. Ora si trovano lì per merito e possono giocare questa partita a testa sgombra. Prendono pochi gol, tanti giocatori li conosciamo, hanno un allenatore bravo e una buona società che sta a Roma. Sarà difficile. Dovremmo fare una grossa prestazione per fare risultato”.

Loro in trasferta prendono pochissimi gol e in più hanno la miglior difesa. Pensi possa essere un fattore?
“Sicuramente sì, loro sono molto organizzati. Sarà un dettaglio importante, ma non penso vengano a giocare da noi per il pareggio. Lo faranno a viso aperto, come noi. Hanno una buona difesa, con Casavecchia che è un leader. Noi ce la giocheremo perché in casa dobbiamo fare risultato”.

In casa invece segnate poco.
“Nelle ultime cinque gare abbiamo fatto 5 gol. Fuori fatichiamo di più. Il più esperto nella nostra rosa è del 1999, la squadra è molto giovane con tanti ragazzi saliti dalla Promozione. Magari davanti abbiamo qualche difficoltà visto che incontriamo sempre difese esperte. Di solito in casa ci facciamo rispettare e speriamo che anche domani sia così”.

La dirigenza si aspettava di stare in questa posizione?
“A dicembre c’è stata una rivoluzione, abbiamo cambiato tanti giocatori importanti. Abbiamo deciso con la società di fare una squadra giovane e sapevamo che saremmo andati incontro a un’annata difficile. Sapevamo che avremmo dovuto faticare per salvarci o prima o ai Playout che è il nostro obiettivo. Poi è normale che uno spera sempre di fare meglio, ma la società è tranquilla e siamo fiduciosi. Speriamo di migliorare subito la classifica e di fare punti”.

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