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Boreale, Amico: “Non sottovalutiamo il Città di Cerveteri”

Il centrocampista della Boreale: “Corrono tantissimo e hanno bisogno di punti. Li stiamo mettendo sullo stesso livello delle grandi”

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Il centrocampista della Boreale Tomas Amico. © Alessio De Luca

La Boreale è la sorpresa per eccellenza del Girone A. Partita con ambizioni ben più basse del terzo posto attualmente occupato, la squadra della Camilluccia si è resa protagonista di un cammino importante, facendo punti contro le squadre più quotate e, dopo un inizio incerto, stabilendosi con decisione nelle zone alte della classifica. Nell’ultimo turno di campionato è arrivata la terza vittoria consecutiva nello scontro diretto con la W3 Maccarese, battuta 3-2 e portata a 4 lunghezze di distanza. Il prossimo impegno sarà contro il Città di Cerveteri, terzultimo in classifica. Una sfida sulla carta abbordabile, ma, vista la necessità di punti dei verdeblù, da non prendere assolutamente sottogamba. È di questo avviso il centrocampista Tomas Amico, che ha parlato ai microfoni MYSP della gara e del momento della sua squadra.

Ciao Tomas. Il vostro cammino è andato finora oltre ogni pronostico. Vi aspettavate di ritrovarvi a lottare per un posto nei Playoff?
“Non penso che nessuno, compresi noi, si sarebbe potuto aspettare un campionato del genere. Non siamo una squadra partita per lottare per quelle posizioni, non abbiamo investito come altri, ma quando si prendono giocatori funzionali, messi in un sistema che già funzionava l’anno scorso, i risultati sono questi. Secondo me i giocatori funzionali sono più importanti di quelli costosi. Per quanto riguarda la posizione in classifica, naturalmente non siamo partiti con l’obiettivo dei Playoff, ma neanche con quello dei Playout. Volevamo fare un campionato tranquillo, salvarci il prima possibile e poi divertirci. Questa salvezza è arrivata, e adesso è tutta da divertirsi, senza pressioni, con la consapevolezza che siamo forti e che possiamo vincere con chiunque, avendo battuto Anzio, Civitavecchia e W3, ma anche che possiamo perdere con chiunque se caliamo di attenzione e concentrazione”.

Al di là della funzionalità, qual è il segreto della Boreale?
Noi andiamo bene perché siamo un grande gruppo. Ognuno lotta per il compagno che ha di fianco, se c’è qualcuno che rimane in panchina a sfavore di un altro, è il primo a esultare quando il compagno che gli ha tolto la titolarità fa qualcosa di buono. Non ci sono malumori e facce tristi: tutti remano dalla parte giusta, per il bene della squadra. Poi quando fai risultati c’è anche l’entusiasmo che si intromette, ed entusiasmo e buona volontà ti fanno fare questo tipo di annate”.

Nello scontro diretto con la W3 Maccarese avete ottenuto un’importante vittoria in una bellissima partita.
“Di solito le partite contro di loro sono sempre state povere di gol, molto studiate, tese, mentre in questo caso siamo stati bravi a sbloccarla quasi subito. Poi, sfruttando un nostro errore, sono riusciti a tornare in gioco. Quando affronti giocatori di qualità come li hanno loro, è sempre difficile tenere l’attenzione al massimo, perché da un momento all’altro puoi subire le loro offensive e se non sei concentrato al 100% è probabile che la W3 ti possa fare due-tre gol per tempo, come è successo contro altre squadre. Siamo stati invece capaci di reagire al gol del pareggio, andando sul doppio vantaggio e mantenendo l’attenzione anche con l’uomo in più. La qualità che hanno ha permesso loro di trovare il gol del 3-2, e da lì è stata una battaglia di nervi, ma siamo riusciti a reggere botta nonostante tutta la stanchezza che ti può portare nei minuti finali una partita del genere. L’abbiamo portata a casa e per noi era la cosa fondamentale”.

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Dopo questa partita l’approccio in allenamento è diverso? C’è più entusiasmo?
“Il nostro clima, al di là delle prime partite, dove abbiamo trovato difficoltà a vincere, è stato sempre lo stesso. Siamo consapevoli delle nostre qualità, ma non c’è mai tanto entusiasmo, perché, una volta riusciti a raggiungere la salvezza, è subentrata la voglia e la volontà di arrivare a qualcos’altro. Di certo non siamo appagati ora che siamo salvi, ma siamo stimolati ad arrivare fin dove possiamo, tanto sognare non costa nulla: siamo là e ci giochiamo le nostre carte”.

Ora c’è l’impegno esterno con il Città di Cerveteri, con il quale avete pareggiato all’andata. Sono terzultimi, alla ricerca di punti per la salvezza. Come vi approcciate alla gara?
“Non stiamo assolutamente sottovalutando il Cerveteri, anzi: la stiamo mettendo sullo stesso livello di difficoltà dell’Anzio, del C.S. Primavera e del Civitavecchia. È una squadra che corre tantissimo e sicuramente sarà una partita difficile quanto quelle con le altre che ho appena citato, se non di più, visto che loro hanno la necessità di far punti per la lotta salvezza”.

Dopo questa ci sarà il tour de force proprio con Anzio, C.S. Primavera e Civitavecchia.
“Abbiamo un calendario un po’ complicato, però in realtà era lo stesso dell’andata, dove sognavamo di fare almeno sei punti e alla fine abbiamo battuto quasi tutti. Possiamo vincere con chiunque se riusciamo a dare il nostro massimo”.