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Il presidente del Nettuno Calcio

Nettuno, Tosoni: “Staffa? L’ho esonerato per un grave errore tecnico”

Il presidente del Nettuno risponde a mister Staffa: “Abbiamo giocato più di 15 minuti senza un Under in campo”

Il presidente del Nettuno Calcio
Stefano Tosoni, il presidente del Nettuno Calcio. 

Stefano Tosoni, il presidente del Nettuno, ha replicato alle parole di Gianluigi Staffa, ai microfoni di MYSP, provando a fare chiarezza sui motivi che hanno portato all’esonero del tecnico durato in verdeazzurro soltanto tre giornate. Pesa un grave errore tecnico, così come la mancanza di risultati. Ma c’è dell’altro, perché le parole dell’allenatore non sono piaciute per niente al ‘numero uno’ della squadra sportiva dilettantistica laziale, che attualmente occupa il tredicesimo posto nel Girone A di Eccellenza Distretti Ecologici.

Vuole rispondere a Gianluigi Staffa?
“Le dichiarazioni rilasciate da mister Staffa sono state alquanto velenose. Credo che questo sia ingiustificato e non il suo esonero. Lui nell’intervista dice che i giocatori non erano presenti agli allenamenti, ma se non c’erano era solo ed esclusivamente per infortunio o per altri motivi di salute. Anche perché solo un nostro giocatore, che tra l’altro è il nostro capitano, Matteo Cioè, ha il permesso di non partecipare all’allenamento del mercoledì per esigenze lavorative. Vorrei ricordare a mister Staffa che parliamo sempre di ragazzi dilettanti e che quindi alcuni, fortunatamente per loro, lavorano.

Ci smentisce quindi il fatto che i giocatori avessero delle deroghe?
“Assolutamente sì. Non c’è alcuna deroga, se non per il giocatore che ho già menzionato. Gli altri solo per motivi d’infortunio e purtroppo quest’annata è stata molto sfortunata per il Nettuno, sotto questo punto di vista. I ragazzi ci hanno sempre messo l’impegno giusto fin dal primo giorno. Sia con il mister Panicci, sia con Staffa e ora con Gianfranco Neroni“.

E quindi quali sono i motivi legati all’esonero?
“Lui dice di non capire il perché di questa scelta, oltre ad attribuire i problemi della squadra al campo e alle luci. Ma lo scorso anno con questo stesso campo, e queste luci, abbiamo vinto a mani basse un campionato di Promozione. Il campo potrebbe essere un problema, ma non è un alibi. Tornando al suo esonero, vorrei precisare che con lui in panchina abbiamo perso 3-0 con l’ultima in classifica, l’Indomita Pomezia. Questo commettendo un errore non grave, ma un errore tecnico gravissimo per un allenatore del suo blasone e con il suo curriculum. Non ha dato modo né ai ragazzi in campo, né a chi era in panchina di poter recuperare i gol di svantaggio, visto dato che a inizio secondo tempo, preso probabilmente dal panico dato dal risultato, ha tolto in corsa il portiere Under per far entrare l’estremo difensore Over e abbiamo giocato per più di 15 minuti senza un Under in campo. Qualcosa che io, in tanti anni di esperienza, non avevo mai visto”.

E voi non glielo avete fatto notare?
“Abbiamo cercato di farglielo notare anche noi che eravamo fuori. Urlavamo e strillavamo di non fare quel cambio, il dirigente in panchina lo aveva avvisato, così come i giocatori in campo. Ma ripeto, probabilmente era stato preso dal panico del risultato e non ha ascoltato nessuno. Appoggiato con la spalla alla panchina e le mani in tasca, ha comunque continuato per la sua strada. E anche se avessimo ribaltato il risultato, sarebbe arrivata la sconfitta a tavolino e in Eccellenza questo grave errore non lo riesco a concedere. Ecco perché è stato esonerato. Perché, alle difficoltà che noi abbiamo e che stiamo affrontando, non ci possiamo permettere un mister che commette questi gravi errori tecnici”.

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Quindi è questo il motivo e non la mancanza di risultati?
“Oltre al fatto che non sono arrivati i risultati, non lo abbiamo visto così partecipe. Lui ci chiedeva sempre di fare cene e apericene con i ragazzi per fare gruppo, ma questo non è mai mancato. Anzi, c’è sempre stato. Perché il nostro è un gruppo consolidato e di certo quelle richieste non servivano per portare punti al Nettuno. Serviva un duro lavoro e nelle tre settimane dove lui è stato sul campo non lo abbiamo visto. Poi il grave errore tecnico contro l’Indomita Pomezia pesa e ha compromesso tutto quanto. Non posso accettare in questo momento, così difficile, un condottiero che possa commettere questi errori tecnici inaspettati“.

E il rapporto della squadra con mister Staffa invece com’era?
“Era sereno. Con le giuste e dovute distanze e vicinanze tra tecnico e giocatori. I calciatori si erano messi a disposizione pur avendo perso mister Panicci, ed è stato lui a fare un passo indietro per il bene della squadra. Ricordo, infatti, che non è stato esonerato ma si è dimesso lui per dare una scossa allo spogliatoio, un incentivo e una motivazione differente. Questa non è stata una decisione facile, né per lui né per noi, ma il calcio è cinico e paga sempre l’allenatore purtroppo. Uno non può cambiare venti giocatori e quindi si prova a cambiare la guida tecnica. Ma ripeto: i giocatori si erano messi a completa disposizione e il gruppo non è disunito e non lo è mai stato. Si sono sempre allenati, la loro preparazione atletica inoltre è iniziata lo scorso primo di agosto”.

È arrivato Gianfranco Neroni in panchina. 2-2 all’esordio, ha già visto un piccolo cambio di marcia, una scintilla durante gli allenamenti?
“Diciamo che con mister Neroni abbiamo ritrovato un po’ l’atteggiamento che aveva in campo durante le gare Aldo Panicci. Presente con le parole, pronto a spronare i suoi giocatori con l’atteggiamento agonistico giusto, quello che uno vuole vedere da un allenatore, e non con le mani in tasca appoggiato alla panchina, rassegnato com’era Staffa. I ragazzi lo hanno percepito e recepito. Quest’anno poi ci ha detto male anche dal punto di vista degli errori arbitrali, ci stanno un po’ massacrando. Domenica scorsa un rigore nettissimo non è stato dato da un arbitro, poco competente, per non dire incompetente. E questo purtroppo lo abbiamo trovato molto spesso. Poi noi siamo molto sfortunati nella fase conclusiva, durante la stagione non abbiamo mai avuto una punta di ruolo e questo ci ha un po’ tenuto il freno tirato. Ma ad oggi io, a figurine, non cambio i miei giocatori con nessuno della stessa categoria e del mio stesso girone. Io sono soddisfatto dei miei ragazzi, sono sicuro che daranno il massimo, fino alla fine e sono sicuro che riusciremo a sfangare questa problematica grazie anche a mister Neroni. Sono, invece, molto rammaricato per le parole di Gianluigi Staffa. La prima cosa che ha fatto è stata quella di depositare il contratto in Lega per essere comunque retribuito per il suo lavoro fino alla fine, in base a quello che avevamo pattuito. Questa è stata la sua unica preoccupazione, però adesso vedremo in fase giudiziaria, noi daremo le nostre ragioni, dato che è stato esonerato per un grave errore tecnico“.

Ce la farà il Nettuno a salvarsi?
“Io sono sicuro che i ragazzi porteranno a compimento la salvezza per quest’anno. Noi veniamo da tanti anni di assenza dall’Eccellenza e quindi paghiamo anche l’inesperienza, ma ce la metteranno tutta”.

Coppa Italia

Coppa Italia, Insieme Formia-Campobasso 1-2: ai molisani il primo round dei Quarti

Il Campobasso esce vincitore dall’andata di Coppa Italia al Washington Parisio. In gol Tizzani e Ripa, poi Durazzo ad accorciare le distanze

Coppa Italia
I giocatori del Campobasso esultano al gol di Ripa. © MySoccerPlayer

Va al Campobasso il primo atto dei Quarti di Finale della Fase Nazionale della Coppa Italia Eccellenza. La gara termina 2-1 per i molisani, i quali potranno contare sulla possibilità di portarsi a casa due risultati su tre al ritorno, visti i due gol segnati in trasferta.

L’atmosfera è caldissima: il Washington Parisio straripa di anime biancoazzurre pronte a dare il supporto alla Fenice, ma la gara non è affatto comoda. Il Campobasso è compatto, soprattutto nelle retrovie, ed è proprio per questo che la squadra di Gioia fatica a costruire palla a terra. Il Formia crea qualcosina ma nulla di troppo concreto con il suo numero 9, Buglia, grazie a una serie di colpi di testa ben neutralizzati da un ottimo Di Rienzo e ad una discesa fino all’area di rigore conclusa con un tiro alto sopra la traversa a tu per tu con il portiere.

La partita si sblocca al 23′ con l’esterno Tizzani, che approfitta di un regalo della difesa formiana per mettere dentro il gol dell’1-0 davanti a uno Scognamiglio in uscita bassa. Fenice, dunque, costretta ad inseguire per l’ennesima volta in questa stagione ma nella prima frazione non riesce a rendersi pericolosa ulteriormente.

La ripresa si apre con il raddoppio rossoblù a opera di Ripa, al suo ventesimo centro stagionale, invitato a rete da un assist perfetto a centro area di Traoré al minuto numero 54. 2-0 e Formia alle corde. Due giri di orologio più tardi, però, ci pensa Durazzo a risolvere parzialmente i problemi dei suoi mettendo in rete il pallone dell’1-2. I biancoazzurri ci credono e a momenti riescono a livellare tutto con un mancino potente di Buglia dalla sinistra che centra in pieno la traversa.

Con il passare dei minuti, Gioia prova a mettere dentro l’artiglieria pesante: in campo Ragosta e Jawara, forze fresche e offensive per portare il risultato sul 2-2 ma non c’è nulla da fare perché la difesa molisana si barrica e non lascia spazi.

La gara d’andata termina così 1-2 per i campobassani. Al ritorno, nonostante la rete che ha accorciato le distanze, servirà una vera e propria impresa alla Fenice per continuare il suo percorso verso il suo secondo trofeo stagionale e la conseguente promozione in Serie D.

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Quarti di Finale Coppa Italia Eccellenza, Insieme Formia-Campobasso 1-2: il tabellino

Insieme Formia: Scognamiglio, Sequino (57′ Schiavullo), Savarise, Viscovich, Medici (73′ Cusanno), Cabrera, Martino, Cesani (57′ Petronzio), Buglia (76′ Ragosta), Durazzo (85′ Jawara), Gaita. A disp. Mancino, Puca, Franco, Conte. All. Gioia.

Campobasso: Di Rienzo, Cascione, Tizzani, Ioio (63′ Cavallini), Sabatino, Fazio, Lombari (87′ Colombo), Tordella (77′ Anastasia), Ripa (70′ Guillari), Traore, Vanzan (57′ Franchi). A disp. Pinto, Colantuono, Di Lallo, Potenza. All. Di Meo.

Arbitro: Sig.Bissolo di Legnago. Assistenti: Sig. Girgenti di Ferrara e Sig. Morsanuto di Portogruaro.

Risultato finale: 1-2.

Marcatori: 23′ Tizzani (C), 54′ Ripa (C), 56′ Durazzo (F).

Note: ammoniti Ragosta (F), Guillari (C).

 

Insieme Formia-Campobasso, Cristian Ioio

Insieme Formia-Campobasso, Ioio: “Vogliamo imporre il nostro gioco”

Il difensore Campobasso 1919 ha parlato dei Quarti di Coppa Italia Eccellenza: “Vogliamo metterci alla spalle l’ultima sconfitta”.

Insieme Formia-Campobasso, Cristian Ioio
Cristian Ioio, difensore del Campobasso. © Campobasso 1919

Quarti di finale della Coppa Italia Eccellenza. Insieme Formia e Campobasso 1919 si affronteranno con l’obiettivo di passare alla prossima fase del torneo. Della partita ai microfoni di MYSP ha parlato il doppio Cristian Ioio. La squadra molisana è prima in classifica nel Girone A di Eccellenza Molisana, con 63 punti in classifica e due di vantaggio sul Città Di Isernia San Leucio, ma nell’ultima giornata di campionato è arrivata una sconfitta interna contro il Campomarino M. C. Un rullo compressore la squadra di Di Meo che arriva alla sfida con il Formia forte dei suoi 102 gol segnati e solo 9 subiti, nelle 23 partite giocate fin qui in campionato.

Che cosa si prova a tornare a Formia da ex?
“È sicuramente un piacere tornare a Formia, perché lì ho lasciato tante belle persone è una piazza che non merita questa categoria e quindi mi fa piacere tornare in quel campo”.

Ti sei magari sentito con qualche tuo ex compagno?
“Ho sentito i magazzinieri, ma non mi piace parlare prima della partita, ma sono contento d’incontrare di nuovo anche i tifosi”.

Che cosa pensi dell’attuale rosa del Formia?
“Abbiamo studiato la partita, abbiamo visto quali possono essere i loro punti di forza. Secondo noi è una squadra che non merita l’attuale posizione in classifica. Purtroppo sono stati un po’ sfortunati in campionato, però hanno una buonissima formazione e per questo l’abbiamo preparata al meglio”.

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Come arrivate all’appuntamento, come il clima nello spogliatoio in vista della partita?
“Venivamo da un bel filotto di vittorie, domenica però siamo incappati in una sconfitta interna e non ce lo aspettavamo, ma dobbiamo metterci tutto alle spalle e ripartire al meglio già contro il Formia”.

C’è un po’ di stanchezza? Giocate in Coppa e poi campionato con l’obiettivo di mantenere il primo posto, scendete in campo ogni tre giorni.
“Non è facile giocare così spesso, fortunatamente però abbiamo una rosa ampia e chiunque gioca è pronto a dare il meglio di sé e aiutare i compagni di squadra”.

Sarà una partita che non si giocherà solo sul campo, ma anche sugli spalti perché tutte e due le squadre hanno due curve importanti.
“Sarà sicuramente una bella partita in campo e fuori, conoscendo entrambe le tifoserie sono sicuro di questo. I nostri tifosi non hanno bisogno di presentazioni, sono abituati al professionismo e si fanno sentire in ogni gara. Ma sono stato anche due anni a Formia, ho trascorso momenti belli e altri meno, i tifosi ci sono stati sempre accanto”.

Qual è l’obbiettivo in questa Coppa Italia per il Campobasso?
“Puntiamo ad arrivare fino in fondo, poi ovviamente ogni partita è da giocare. Noi sicuramente andremo a Formia per cercare d’imporre il nostro gioco”.

Che cosa vi ha detto il mister dopo l’ultima sconfitta?
“Fortunatamente abbiamo questa partita subito dopo quella di campionato e questo può aiutarci a mettere tutto alle spalle. Una giornata sfortunata può capitare a chiunque, affronteremo questa partita nel migliore dei modi e in cerca di riscatto”.

Insieme Formia-Campobasso, Savarise: "Siamo concentrati"

Insieme Formia-Campobasso, Savarise: “Siamo concentrati”

Il difensore dell’Insieme Formia sui Quarti di Coppa Italia contro i molisani: “Sono una squadra molto forte, venderemo cara la pelle”

Insieme Formia-Campobasso, Savarise: "Siamo concentrati"
Francesco Savarise, difensore dell’Insieme Formia © SSD Insieme Formia

La fase nazionale della Coppa Italia Eccellenza è arrivata ai Quarti di Finale con l’Insieme Formia che si prepara ad affrontare il Campobasso. Dopo aver sconfitto ed eliminato il Budoni agli ottavi, ora tocca ai molisani affrontare i biancoblù, che non hanno intenzione di arrendersi. Anche se il cammino in campionato non è dei migliori, il Formia sta spendendo molte energie in questa competizione, che sta attirando molti tifosi. Il loro sostegno è fondamentale, come sostiene Francesco Savarise, difensore dell’Insieme Formia, intervistato ai nostri microfoni.

Ciao Francesco, innanzitutto una valutazione sulla partita.
“Sicuramente loro sono una piazza storica. Fino allo scorso anno erano in Lega Pro. Il loro obiettivo è risalire subito. Sono primi e sappiamo di affrontare una squadra forte. Hanno molto seguito, ci saranno molti tifosi sia in casa nostra sia da loro. Cercheremo di fare la nostra partita, venderemo cara la pelle”.

Cosa vi ha detto il mister?
“Che è difficile, come lo sono state le gare col Budoni e la Finale di Artena. Sono gare che si caricano anche da sole, si conosce l’importanza della gara. È solo il primo tempo delle due partite, bisogna stare sempre concentrati perché c’è sempre il ritorno”.

In campionato state avendo qualche difficoltà, ma la percezione è di un Insieme Formia che in Coppa si trasforma.
“Da quando è arrivato Gioia abbiamo fatto tanti risultati utili consecutivi. Poi abbiamo avuto questa serie di partite in cui hanno girato male anche gli episodi. Giocando ogni tre giorni non è facile. Affronteremo la trentacinquesima partita della stagione. C’è un po’ di stanchezza in alcuni momenti della partita. Stiamo ancora lottando in campionato e la stanchezza può essere la causa di qualche risultato negativo”.

Quale pensi che sia l’approccio più opportuno?
“Non c’è una regola esatta. Dobbiamo affrontarle come abbiamo fatto fino ad ora. Non spregiudicati, ma neanche restii ad attaccare. È una partita normale. Sappiamo che giocando in casa è diverso, ma faremo la partita senza fare calcoli”.

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Vuoi fare un invito per i tifosi?
“Noi giocatori abbiamo avvertito tantissimo il loro calore, soprattutto dopo la partita con il Sora e nella Semifinale. Loro vengono sempre, anche domenica. Sappiamo che ci sono sempre e spero che anche col Campobasso possano darci una grande mano perché ne abbiamo bisogno. Giocare con un pubblico che ti aiuta e ti sostiene è sempre meglio”.

Dopo un periodo non positivo finalmente siete tornati a vincere. Questo vi dà maggiore convinzione nell’affrontare il Campobasso?
“Noi per fortuna non abbiamo perso subito quella fiducia che avevamo conquistato nelle gare precedenti. È stata una vittoria importante anche per la classifica, dove dobbiamo continuare a lottare. Preparare una partita dopo una vittoria è meglio: vincere ti fa stare più sereno. Ci arriviamo consapevoli delle nostre forze, ma anche delle loro”.

Qual è il clima nello spogliatoio?
“Siamo concentrati. Noi vogliamo vendere cara la pelle conoscendo la forza dell’avversario. Siamo ragazzi molto intelligenti, sappiamo che ci sarà un ritorno e che c’è il campionato in cui dobbiamo fare molto. Ci parliamo e sappiamo l’importanza delle partite. Cominciano a mancare quelle di campionato e in quelle di coppa bisogna sbagliare poco e niente”.

Insieme Formia, ecco chi è il Campobasso: schiacciasassi in Molise

Insieme Formia, ecco chi è il Campobasso, schiacciasassi in Molise

I prossimi avversari dell’Insieme Formia sono primi nel loro girone di Eccellenza con soli 9 gol subiti e più di 100 segnati

Insieme Formia, ecco chi è il Campobasso: schiacciasassi in Molise
I giocatori del Campobasso esultano per un gol. © Campobasso 1919

L’Insieme Formia oggi scende in campo per i Quarti di Finale di Coppa Italia Eccellenza contro il Campobasso. Il club molisano non è affatto una squadra da prendere sotto gamba visto che sta dominando nel campionato della propria regione. I rossoblù, infatti sono primi in classifica con ben 63 punti conquistati in 23 partite. Sono solo due le sconfitte arrivate in questa stagione per i rossoblù, una nell’ultima giornata contro il Campomarino M. C. per 1-0 e una nella 10ª giornata contro l’Aurora Alto Casertano per 3-0.

Oltre questi due scivoloni la capolista del Girone A molisano può vantare una differenza reti del tutto invidiabile: un positivo di 93 reti. I gol segnati, infatti, sono ben 102 con soli 9 gol subiti. Numeri molto importanti, da cui, però, non bisogna farsi ingannare. Dalla dodicesima alla quindicesima in classifica, infatti, hanno subito 65 gol o più, mentre la penultima ne ha presi ben 93. L’ultima in classifica, infine, addirittura 183.

Nella Top 10 dei migliori marcatori del Molise ci sono ben tre giocatori del Campobasso. In sesta posizione troviamo Francesco Ripa a quota 18, mentre in ottava Andrea Lombardi con 16. Infine, in decima posizione c’è Davide Fruscella a quota 14. Un reparto offensivo di tutto rispetto per i rossoblù, che cercheranno di ottenere il meglio dalla sfida con l’Insieme Formia.

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Nettuno

Staffa: “In bocca al lupo Neroni. A Nettuno organizzazione poco professionale”

L’ex allenatore del Nettuno sul suo esonero: “Sono rimasto molto sorpreso, perché non ha nessuna spiegazione logica”

Eccellenza
L’ex allenatore del Nettuno Gianluigi Staffa.

Parla Gianluigi Staffa dopo l’esonero con il Nettuno. Fatale la sconfitta per 3-0 contro l’Indomita Pomezia per il mister, nella ventiquattresima giornata del Girone A di Eccellenza Distretti Ecologici. Al suo posto è stato scelto Gianfranco Neroni, che arriva dall’Under 19 e che al suo esordio contro in casa contro il Quarto Municipio ha pareggiato 2-2. La decisione ha lasciato sorpreso lo stesso Staffa, che ha parlato così ai microfoni MYSP.

Mister, come commenta la scelta fatta dal Nettuno?
“Sono rimasto molto sorpreso, perché non ha nessuna spiegazione logica per chi fa parte del mondo del calcio. Se tu chiami un allenatore per fare un cambiamento, non è che questo avviene dall’oggi al domani, quando c’è una situazione così gravemente compromessa nel passato dalle gestioni precedenti. Era già preventivato che al mio lavoro sarebbe servito del tempo per ricostruire la condizione atletica e mentale della squadra. Evidentemente hanno cambiato idea, è una loro scelta, ma non c’è nessuna logica calcistica. Io mi auguro per loro che porti qualche risultato”.

In tre partite ha guadagnato solo un punto.
“Il trend della squadra è lo stesso da prima del mio arrivo. Non vincono da dicembre, e con me non sono cambiati i risultati, ma il tipo di prestazione. In casa (contro la Favl Cimini, ndr.) meritavamo di vincere, qualche giocatore ha sbagliato delle occasioni e abbiamo pagato anche questa volta un errore del portiere. Diciamo che il cambiamento si vedeva in casa, forse abbiamo fatto anche la miglior prestazione dall’inizio dell’anno. Questo l’hanno detto gli altri, non io. Si iniziava a vedere un lavoro di ricostruzione, un processo al quale serviva tempo. Non è che si arriva in una situazione organizzativa così poco professionale e si riesce a cambiare tutto, facendo di colpo risultati. Può anche succedere, se sei fortunato. Ma quando alleni una squadra dove non tutti sono a disposizione, perché qualcuno ha un impegno, c’è chi ha una deroga, uno va via, uno ritorna…”.

Mancavano giocatori agli allenamenti? 
“Spesso sì”.

E com’era il rapporto con loro al riguardo?
“Io porto un tipo di lavoro che è professionalmente quello che si fa quando uno fa il calciatore. Serve allenarsi tutti i giorni, non mancare al campo e dare la disponibilità ad apprendere determinate cose. Invece per qualche motivo qualcuno era abituato a non presentarsi, senza che nessuno gli dicesse qualcosa. Oppure magari potevano avere una deroga, per loro era tutto giustificato. Con me questa cosa non accadeva. Questa non è la mia metodologia per allenare una squadra che si deve salvare. Io pretendo che la gente venga al campo e si alleni. Che posso dirti sui calciatori? Loro sanno che faccio il professionista e quindi chi viene con me si deve allenare. Sicuramente per chi non ha voglia di lavorare sono scomodo. Ma non so se questa sia una motivazione da esonero, sarebbe squalificante per loro”.

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Quali altri problemi ha riscontrato?
“Onestamente il campo non è da Eccellenza, ti alleni al semi-buio. Non lo dico io, basta andare lì alle 18:00 e ti accorgi che non si vede il pallone. C’è bisogno di altre cose se si vuole fare il salto di qualità, e magari ti riesci anche a salvare. Però voglio anche aggiungere che questa non è colpa della società, perché ognuno lavora con quello che ha. Negli ultimi anni ho sempre salvato tutte le squadre che ho preso, anche in situazioni peggiori del Nettuno. Dico però che la situazione non era il massimo per lavorare, anche se non mi sono mai lamentato di questo. Purtroppo è una realtà alla quale bisogna adeguarsi”.

Come giudica la scelta del Nettuno di affidarsi a Neroni?
Ovviamente gli faccio un in bocca al lupo. Non lo conosco personalmente, ci siamo incontrati al campo e non posso certo dare un giudizio su di lui. Spero che abbia le caratteristiche adatte per allenare il Nettuno e che possa soddisfare le esigenze della società. Magari sarà anche più adatto di me per il ruolo”.

 

Claudio Solimina

Eccellenza, Vicovaro: Solimina è il nuovo allenatore

Scelto il successore di Gianluca Lillo. Claudio Solimina farà il suo esordio sulla panchina del Vicovaro domenica prossima a Colleferro.

Claudio Solimina
Il nuovo allenatore del Vicovaro, Claudio Solimina © ASDUnipomezia

Il Vicovaro ha scelto il suo nuovo allenatore. Lo annunciato la società laziale sui suoi canali ufficiali, con un nuovo post social. Una nota dove viene annunciato Claudio Solimina come nuova guida tecnica dei verdiarancio.

Si è deciso di puntare sulla competenza. Dato che il tecnico vanta esperienze sia in Eccellenza, avendo allenato l’Unipomezia, ma anche in Serie D con la Pro Calcio Tor Sapienza. È stato ritenuto il profilo migliore per raccogliere l’eredità di Gianluca Lillo, che, dopo l’ultima sconfitta nel Girone B di Eccellenza Distretti Ecologici contro il Certosa in casa, ha rassegnato le sue dimissioni.

Solimina farà il suo esordio sulla panchina del Vicovaro domenica prossima, il 12 marzo, in trasferta sul campo del Colleferro.

La società Asd Vicovaro comunica che dopo aver sondato vari profili di tecnici per la prima squadra si e’ puntato sull’esperienza di categoria Eccellenza e serie D. Ritenendo il profilo più adatto si e’ quindi raggiunto l’accordo con Mister Claudio Solimina. Certi della sua esperienza la società da il benvenuto al nuovo Tecnico e gli fa un grande in bocca al lupo”.

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Sora

Sora in Serie D, Giannichedda: “Mi fa molto piacere, meritano questo palcoscenico”

L’ex giocatore del Sora, ora allenatore LND: “Sicuramente andrò a vederli da tifoso, spero anche di poter visionare giovani interessanti”

Sora
L’ex giocatore del Sora, ora allenatore delle Rappresentative LND U18 e U19 Giuliano Giannichedda. © Lega Nazionale Dilettanti

La matematica promozione in Serie D del Sora non è passata inosservata agli addetti ai lavori e agli appassionati di calcio dilettantistico. Il cammino della squadra di Ciardi è stato trionfale: una sconfitta alla prima giornata e poi 24 vittorie consecutive, che hanno portato i bianconeri a mettere il Girone B di Eccellenza in cassaforte già ai primi di marzo. Tra le personalità del mondo del calcio che si sono complimentate con la società laziale per lo storico traguardo c’è anche Giuliano Giannichedda, allenatore della Rappresentativa Serie D Under 19 e dell’Under 18, nonché ex giocatore del Sora dal 1992 al 1995, che ha parlato così ai microfoni MYSP:

Mi fa molto piacere. Ho cominciato lì ed è anche grazie a loro che sono riuscito a calcare palcoscenici importanti. Ho ancora la chat con la squadra, ci siamo sentiti ed eravamo tutti contenti. Sora è una piazza calda, bellissima per fare calcio e secondo me merita questo palcoscenico. Hanno fatto un cammino incredibile, una stagione perfetta sotto tutti gli aspetti. Sicuramente andrò a vedere le partite l’anno prossimo. Di certo lo farò da tifoso, ma spero anche di poter andare a visionare dei giovani interessanti, perché già quest’anno c’erano, e una squadra che vuole crescere ha bisogno di avere un ottimo settore giovanile così da portare i ragazzi in Prima Squadra”.

 

Eccellenza, Gaeta-Sora 0-2: bianconeri in Serie D grazie a Corsetti

 

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Vicovaro, Lillo: "Prioteasa ci ha dato una grande mano. Ora c'è entusiasmo"

Vicovaro, ribaltone in panchina: si dimette Lillo

Il Vicovaro affronterà la prossima partita del Girone B di Eccellenza con un nuovo allenatore in panchina: Lillo saluta i verdiarancio

Vicovaro, Lillo: "Prioteasa ci ha dato una grande mano. Ora c'è entusiasmo"
Gianluca Lillo, allenatore del Vicovaro ©ASD Vicovaro Calcio

Vicovaro cambia la sua guida tecnica, Gianluca Lillo non è più l’allenatore dei verdiarancio. Decisione arrivata dopo l’ultima sconfitta, nella venticinquesima giornata del Gruppo B Eccellenza Distretti Ecologici, contro il Certosa in casa.

Lillo ha rassegnato le sue dimissioni e non è la prima volta che accade in stagione, era già successo lo scorso novembre a seguito di un inizio di stagione complicato della squadra laziale, ma in quel caso la società si era opposta. Questa volta invece non si torna indietro. La comunicazione ufficiale è arrivata sui canali social del Vicovaro.

Ieri nel tardo pomeriggio ci sono pervenute le dimissioni del Mister Gianluca Lillo della prima squadra.
La società dopo una lunga e difficile riunione preso atto di tale comunicazione ha deciso nostro malgrado di accettare le dimissioni, si interrompe quindi da oggi il rapporto con Mister Gianluca Lillo ,con stima e affetto legato ai nostri colori lasciando dei bellissimi ricordi principalmente alla cavalcata della vittoria del campionato della scorsa stagione , per la sua serietà e professionalità la società fa un grandissimo in bocca al lupo al Mr Lillo e all’allenatore in seconda Jari Niro augurandogli ogni bene in futuro.
Il Presidente
MP”.

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Eccellenza, Vicovaro-Certosa 1-2: Jukic e Colasanti valgono i tre punti

Eccellenza, Vicovaro-Certosa 1-2: Jukic e Colasanti valgono i tre punti

Nella 25ª giornata del Girone B di Eccellenza i neroverdi vincono e mantengono il secondo posto in classifica

Eccellenza, Vicovaro-Certosa 1-2: Jukic e Colasanti valgono i tre punti
L’esultanza dei giocatori del Vicovaro dopo la rete di Colasanti © MySoccerPlayer

La 25ª giornata per Vicovaro e Certosa è molto importante per gli obiettivi delle due squadre. I padroni di casa devono tentare di uscire dalla zona playout, mentre i neroverdi vogliono allungare in classifica per tenersi stretti la zona playoff.

La partita comincia con ritmi molto alti con il Vicovaro che spaventa il Certosa all’8′ con un tiro di Copponi parato in due tempi da Storti. Neroverdi che non si lasciano impensierire e, pochi minuti dopo, si rendono pericolosi con Ferri che con un tiro a giro impegna Maiorani. Al 32′ ancora occasione per i verdearancio che su calcio di punizione Chavez sfiorano la rete. Proprio l’attaccante al 45′ serve su calcio d’angolo Lopez che di testa fa 1-0.

Al 49′ arriva il pareggio del Certosa che trova la rete con Jukic che porta il risultato 1-1. Poco dopo i neroverdi spingono ancora con la punizione di Dovidio, che trova la grande risposta di Maiorani. Ci prova di nuovo la squadra di casa con un passaggio in verticale per Ciaramelletti che scavalca il portiere con un tocco sotto, ma trova una chiusura sulla linea. Il Certosa passa in vantaggio al 72′ con Colasanti che dopo aver scartato due avversari salta anche il portiere e appoggia il pallone in rete per il suo 5° gol stagionale firmando l’1-2. Finisce così una partita molto divertente con il Vicovaro che perde ancora e compromette il suo cammino verso l’uscita dai playout, mentre sorride la Certosa che si tiene stretta la zona playoff.

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Eccellenza, Vicovaro-Certosa 1-2: il tabellino

Vicovaro: Maiorani, Mauroni, Ilari, Di Fausto, Lopez, Ianzi, Giocondi (68′ Ferrari), Copponi (76′ Cesarini), Attili (63′ Prosperini), Chavez, Ciaramelletti. A disp. Bussi, Langiotti, D’Urbano, Fratini, Picconi, Cesarini, Taverna. All. Lillo.

Certosa: Storti, Amici, Dovidio, Ferrari, Desideri, Passiatore, Ferri (86′ Santoro), Bernardi, Jukic, Colasanti (91′ Morgante), Santelli (61′ Tursi). A disp. Marini, Mingote, Donadio, Angelini, Colagrossi, All. Russo.

Arbitro: Angelo di Marsala. Assistenti: Puccia di Frosinone e De Lucia di Frosinone.

Reti: 45′ Lopez (V), 49′ Jukic (C), 72′ Colasanti (C).

Ammoniti: Giocondi 67’, Prosperini 69’, Ianzi 82’.