Colleferro, Di Cori: "Troppi punti regalati. Scaricamazza? Grande allenatore"

Colleferro, Di Cori: “Troppi punti regalati. Scaricamazza? Grande allenatore”

Il direttore sportivo del Colleferro: “Gli arbitri spesso sbagliano contro di noi. Vogliamo il secondo posto nel Girone B di Eccellenza”

Colleferro, Di Cori: "Troppi punti regalati. Scaricamazza? Grande allenatore"
Pino Di Cori, direttore sportivo del Colleferro

Quinto posto a 29 punti, gli stessi del Monte San Biagio terzo, 33 gol fatti e 24 subiti. Il cammino nel Girone B di Eccellenza del Colleferro Calcio fino ad oggi non ha rispettato i programmi della società, che sperava di lottare per altri palcoscenici, ma dal calciomercato invernale è arrivata una grande mano. Il merito è di Pino Di Cori, direttore sportivo dei rossoneri:

Il Colleferro è quinto in classifica, a pari punti col Monte San Biagio terzo. Siete soddisfatti?
“Diciamo che il percorso che avremmo dovuto fare non è questo. Saremmo dovuti essere più in alto e avere qualche punto di distacco in meno dal Sora. Abbiamo fatto qualche errore e quindi va bene così. Finito il girone di andata c’è moto rammarico per alcuni punti lasciati per strada. L’obiettivo è quello di centrare il secondo posto. Per il secondo anno della proprietà Coviello vogliamo fare un campionato al vertice, considerando anche il Sora che sono tre anni che arrivava secondo. Poi ci sono squadre blasonate come il Città d’Anagni, che ha investito bene, e l’Insieme Formia che è stato retrocesso dalla Serie D. Peccato per i punti lasciati indietro altrimenti saremmo stati secondi “.

Qual è stata la partita per cui avete avuto più rammarico?
“Se ricordo bene la prima del girone di andata. Con il Ferentino vincevamo 2-1 e al 95′ abbiamo preso un gol evitabile. Poi abbiamo lasciato punti con la Vigor Perconti, un pareggio amaro. Ricordo anche la sconfitta in casa col Gaeta al 95′. Vincevamo 2-0 poi hanno vinto in pieno recupero. Il pareggio con il Fonte Meravigliosa, senza aver mai tirato in porta. Contro i bianconeri vincevamo fino al 94′ e poi abbiamo avuto un calcio di rigore contro particolare. A noi gli arbitri non guardano di buon occhio. Abbiamo perso punti anche col Sora, in cui siamo stati superiori. L’arbitro nel primo tempo non ci concede un rigore e loro, all’unica occasione fanno gol. Un’altra è quella col Villalba. Partite da raccontare per cui avremmo potuto avere punti in più ci sono”.

Parlando degli arbitri, vi sentite penalizzati?
“Posso capire che gli arbitri sono giovani. Va cambiato qualcosa perché sono sempre più difficili da trovare perché è un ruolo particolare. Magari alcuni fanno fatica perché non hanno mai giocato a calcio. Gli arbitri ci mettono buona volontà e l’errore umano ci può stare, ma non capisco perché contro di noi si accaniscano. Già da come arrivano si vede, hanno una sorta di presunzione. Su altri campi tutto è permesso, da noi arrivano e pretendono, forse si sentono protetti dallo stadio. A volte però mi viene un pensiero per cui questo paese possa dare fastidio a qualcuno. Non ne capisco il motivo anche perché stiamo facendo degli investimenti importanti. Vorrei che ci fosse sempre giustizia ed equità, che vincesse sempre il più bravo. L’errore poi ci può stare, ma va sempre a svantaggio nostro”.

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Anche dopo il presunto calcio di rigore non dato con il Sora?
“Sì, ma comunque continuiamo perché noi dobbiamo fare la nostra rincorsa nel girone di ritorno, che sarà un altro campionato. La squadra all’inizio di dicembre si è rinforzata col mercato riparatorio con giocatori di spessore. C’è stato anche il cambio tecnico, mi dispiace per Baiocco a cui faccio gli auguri di un futuro migliore. Ora c’è un nuovo allenatore, Scaricamazza, con cui è stato deciso di portare a Colleferro alcuni giocatori che lui già conosceva. Quando arriviamo noi tutti ci aspettano, forse perché abbiamo una grande visibilità. Siamo pronti per battagliare su ogni campo e per dimostrare a tutti chi siamo”.

Come è stato scelto Scaricamazza?
“Perché a noi occorreva un profilo vincente, in un momento in cui c’era il mercato riparatorio. Quale occasione migliore di scegliere un tecnico che già conoscevo. Sapevo era circondato da giocatori pronti a seguirlo. La scelta è stata data da conoscenze e da quello che potevamo portarci dietro. Giovane importante, ambizioso, è un martello in campo e fuori. Ha grandi capacità lavorative e umane. Più avanti sentiremo parlare ben di questo ragazzo”.

Qual è la forza del Colleferro per convincere questi giocatori di livello ad accettare le vostre offerte?
“Io credo che sia merito della proprietà Coviello, che in due anni si è insediato nel mondo del calcio e ha dimostrato di essere affidabile. Poi i calciatori si conoscono e sanno che la dirigenza promette e mantiene. Il calciatore così è più felice di accettare. Se non c’è continuità e serietà, soprattutto nei pagamenti, fa più fatica. Coviello ha dimostrato e dimostrerà a tutto il territorio che è una persona seria che può fare calcio”.

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Sei contento dell’impatto degli innesti?
“Non avevamo dubbi. Fiorentini, Gallo e  Celli, che seguivamo da tempo, a cui vanno aggiunti Laghigna, Aglietti, Cano e Odero. Sapevamo che erano stati alle dipendenze di Scaricamazza. Conosco bene le loro qualità, altrimenti non avrei potuto fare questo mestiere. Abbinandoli ad Oduamadi, ad Amici e agli altri vogliamo creare un gruppo importante.

Nel calciomercato estivo avete preso tanti giocatori importanti, ma c’è l’impressione che non sia andata come speravate.
“In estate abbiamo preso giocatori come Cardillo e Cedric, che è un giocatore importante. Lui però ha fatto fatica ad inserirsi nel contesto e non abbiamo potuto approfondire la sua cresciuta. Per il primo non sto qui a parlare del suo valore, Tutti gli anni va in doppia cifra in Serie D. Qui alla prima col Ferentino si  è infortunato ed è rimasto fuori per tre gare. nelle altre non era pronto e a noi serviva qualcuno subito. Per quanto riguarda Parfait la scelta è stata dolorosa. Con l’arrivo di Scaricamazza è arrivato anche Fiorentini, che ha vinto diversi campionati e abbiamo dovuto scegliere”.

Il 3-0 al Terracina quanto è stato importante?
“Dà forza per cominciare bene il campionato. Il Terracina è una squadra importante, fatta di elementi importanti. Purtroppo per loro però quel giorno davanti avevano una squadra che aveva bisogno di fare punti. La partita ci da autostima per la gara di domenica col Ferentino. Non possiamo sbagliare e non dobbiamo fare sconti a nessuno. Non ci interessa chi incontriamo. Dobbiamo entrare con la mentalità che tutti qui conoscono e giocarcela con tutti. Sono convinto che possiamo fare il nostro percorso”.

Visto che il Sora è scappato. Cercherete di ragiungere e mantenere il secondo posto?
“Sì, non ci nascondiamo. Vogliamo il secondo posto, non sarà facile perché il Gaeta non è da meno”.

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