Eccellenza Girone B, Nohman: "Sora? Sono stati bravi. Vogliamo più tifosi"

Eccellenza Girone B, Nohman: “Sora? Sono stati bravi. Vogliamo più tifosi”

L’attaccante: “Nel Girone B di Eccellenza abbiamo un tifo molto caldo. Vogliamo vincere il titolo, a maggio tireremo le somme”

Da Sora all’Itri con una sconfitta in campionato da vendicare e un’eliminazione dalla Coppa Italia Eccellenza che ancora brucia. Il Gaeta domenica affronta i biancocelesti con la voglia di riscatto per le due sconfitte. La scorsa settimana, contro i bianconeri è arrivata una pesante sconfitta che ha allontanato gli uomini di Andrea Bellamio dal primo posto. Il 4-0 ha sorpreso tutti, compreso Daniele Nohman, attaccante del Gaeta, che ha archiviato subito la delusione per la gara del Tomei e ha intenzione di tornare al gol proprio contro i biancocelesti nella prossima giornata. Un derby importante a cui il numero 9 vorrebbe arrivare con una grande spinta del pubblico.

Fino a ora hai segnato 5 gol. Vuoi vincere il titolo di capocannoniere?
“Farebbe piacere, ma l’importante è vincere il campionato. Alla mia età i trofei individuali vengono dopo. L’importante è l’obiettivo del gruppo, della società e dello staff. Tutti insieme vogliamo raggiungere qualcosa di importante. I gol lo sono, ma vengono dopo”.

Parlando di obiettivi di squadra, volete tutti vincere il campionato o i play-off vanno bene?
“Il campionato è ancora lungo, noi stiamo facendo bene, ma dobbiamo migliorarci giorno dopo giorno. A maggio tireremo le somme e capiremo dove siamo arrivati. L’obiettivo è fare il meglio possibile negli allenamenti e riproporlo in partita. Facendo questo, i risultati arriveranno e di conseguenza potremmo arrivare più in alto in classifica”.

Hai segnato un terzo dei gol della tua squadra, ti piace che la squadra giochi con te o sei uno che si rende molto utile per i compagni?
“Sinceramente mi piace giocare per la squadra. Non sono un attaccante che staziona nell’area di rigore. Faccio anche quello, ma a me piace aiutare la squadra anche in fase di non possesso, nella manovra di costruzione, quindi preferisco giocare così”.

Sei uno dei più esperti. Come è cambiato il campionato di Eccellenza?
“L’anno scorso c’era una situazione particolare, con tre gironi e tante retrocessioni. Era competitivo per un discorso di squadre che non volevano scendere e c’era una situazione particolare con le prime che avrebbero fatto un triangolare. Quest’anno però lo vedo molto più competitivo rispetto allo scorso anno. Facendo due gironi è aumentata la qualità del campionato”.

In carriera hai giocato anche in altre regioni, che differenze hai trovato tra quelle e il Lazio?
“Io ho fatto quasi tutta la mia carriera nel Nord Italia. Diciamo che c’è una mentalità diversa, curano molto il settore giovanile, i campi, devono essere d’erba e fatti in un certo modo. I presidenti ci tengono proprio al manto erboso. C’è una cultura diversa, tutti provano a giocare a calcio. Qui è molto più aggressivo sulle seconde palle. Si lotta molto. È un discorso di cattiveria agonistica, lì si prova sempre a palleggiare a cercare la giocata, anche sbagliando, ma si prova sempre a giocare. C’è una filosofia diversa di gioco”.

Che differenze ci sono tra il Girone A e il B di Eccellenza?
“Qui mi sembra ci siano più piazze blasonate, più agonismo perché ci sono squadre del Frusinate con tanti derby. Questa domenica noi incontriamo l’Itri, poi andiamo a Terracina. Di tifo il Girone B è più caldo, ma le difficoltà ci sono da entrambe le parti”.

Parlando di tifosi, a Gaeta che aria si respira?
“L’anno scorso a dicembre e non veniva tanta gente. Con i risultati di quest’anno il pubblico si sta riavvicinando alla squadra e noi ne abbiamo bisogno. Nell’ultima partita a Sora c’era un ambiente caldo, una squadra spinta dai propri tifosi e secondo me nel calcio è fondamentale perché è un aiuto in più. Dobbiamo essere bravi a continuare così a fare risultati e ad avvicinare la gente. Fa piacere vedere sempre più persone al seguito ogni domenica. Nell’aria della città si sente che stiamo facendo un buon campionato. Speriamo di continuare così”.

Interviste d’Eccellenza, Andrea Bellamio

La sconfitta con il Sora ha lasciato qualche scoria? Come l’avete vissuta?
“Diciamo che è stato un risultato pesante e dico anche meritato perché hanno fatto una partita importante. Dispiace che noi non siamo riusciti a entrare in partita e gli abbiamo reso la via facile. Però bisogna ripartire, il campionato non finisce a Sora. Non abbiamo fatto una buona prestazione e dobbiamo continuare ad allenarci bene. Sono sciuro che i risultati arriveranno e quando verrà il Sora da noi cercheremo di riscattarci”.

Ti aspettavi di subire 4 gol?
“No”.

Cosa vi è mancato?
“Non siamo proprio entrati in partita. Abbiamo iniziato col freno a mano tirato, mentre loro sono passati subito in vantaggio dopo nove minuti. hanno avuto anche altre occasioni dove Riccardo è stato bravo, poi c’è stato un fuori gioco dubbio che hanno fischiato. Però non siamo mai entrati in partita e non siamo stati in grado di sfruttare le occasioni che ho avuto insieme a Zonfrilli. Poi siamo andati sul 2-0 e nel secondo tempo siamo rimasti in 10 e quindi la partita ci è scappata di mano. Hanno meritato e non c’è da aggiungere nulla, bisogna ammettere la sconfitta e dire che ad oggi il Sora è più bravo di noi. Poi a maggio vedremo dove sono loro, dov’è il Gaeta e tireremo le somme”.

Come vi state preparando per la prossima giornata?
“Sicuramente sappiamo che giochiamo contro l’Itri che è un derby. In Coppa Italia Eccellenza ci hanno sconfitto e vogliamo ripartire forte perché vogliamo lasciarci alle spalle la partita con il Sora. La nostra intenzione è ripartire più forte di prima e continuare con la nostra marcia e con il nostro miglioramento che vogliamo fare di settimana in settimana”.

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