Eccellenza Girone A, Di Rauso: "Coppa Italia? Potevamo passare. Dobbiamo vincerle tutte"

Eccellenza Girone A, Di Rauso: “Coppa Italia? Potevamo passare. Dobbiamo vincerle tutte”

“In Serie D il calcio è un po’ più veloce dell’Eccellenza. Mi hanno stupito il Civitavecchia e il W3, giocano un calcio tecnico. In squadra i più esperti ci aiutano molto”

Classe 2003, grande talento e anche un gol nell’ultima giornata. Luca Di Rauso è uno degli Under più interessanti del campionato di Eccellenza – Girone A della Regione Lazio. Arrivato all’Astrea dal Trastevere, si è piano piano ritagliato un piccolo spazio nelle gerarchie di Andrea Zappavigna, tecnico dei biancoblu, che sono settimi in classifica. Contro l’Anzio Calcio è arrivato un pareggio molto importante per la classifica, ma anche per Luca, che ha siglato di testa la rete del 2-2. Ecco le sue parole:

Qual è stato il tuo percorso fino ad ora?
“Negli ultimi anni, ho giocato per tre anni a Trastevere, ho fatto l’Under 17 e due anni di Juniores. L’ultimo lo scorso sanno facendo il capitano. Abbiamo giocato fino ai quarti con l’Ostia mare con cui abbiamo perso e qualche volta ho fatto qualche presenza in prima squadra. Il Trastevere mi ha aiutato a crescere sia come giocatore che come ragazzo e persona. È un ambiente sano e tutti ti aiutano anche a far crescere. Poi ho fatto il ritiro con loro e comunque erano cambiati tanti calciatori, avevo poche possibilità di giocare e mi hanno mandato in prestito all’Astrea”.

Che attenzione c’è al Trastevere per i giovani?
“Il Trastevere ha un settore giovanile fortissimo, in prima squadra ci sono metà giocatori che vengono da lì. Degli under ce ne sono alcuni forti come Semprini. Poi ci sono altri che giocano fissi in Serie D e sono molto bravi. Alcuni giocatori vengono dal settore giovanile e altri da fuori, ma sono giovani forti che crescono grazie alla prima squadra. Se i grandi sono forti allora cresci anche tu”.

Come hai vissuto questo passaggio in Eccellenza?
“Bene, mi sono trovato molto bene con tutti sin dall’inizio. Sia con quelli più piccoli, con alcuni che conoscevo perché ci avevo già giocato qualche anno fa, sia con quelli grandi. Mi sono trovato bene sin dall’inizio. Ci sono giocatori forti e d’esperienza che hanno giocato in eccellenza ma anche in Serie D, quindi gente che il campo l’ha vissuto ed è forte. Mi aiutano e sanno cosa devono dirti negli allenamenti e nelle partite.

Questo tuo passaggio in una categoria inferiore, ha significato qualcosa per te? Sai che puoi giocare bene?
“Sapevo ci sarebbe stato più spazio. Ci sono molte squadre forti e giocatori forti anche da Serie D. È un campionato di alto livello, ti aiuta a crescere perché fai più partite, cosa che non avrei potuto fare in Serie D. Un campionato di Eccellenza fatto bene ti aiuta”.

Che idea ti sei fatto del campionato?
“Secondo me il livello è abbastanza equilibrato, ci sono alcune squadre che sono forti come il Civitavecchia, ma non perché è prima, ma per i giocatori che ha. Anche il W3 Maccarese è forte, propone un calcio molto tecnico, così come l’UniPomezia, che ha comprato molti giocatori di livello. Anche le altre che sono meno considerate sono pericolose perché quando le affronti sono organizzate e fastidiose”.

All’Astrea che gruppo hai trovato?
“All’Astrea c’è un gruppo ampio di giocatori grandi che penso si conoscano da qualche anno e sono tutti bravi . Ti aiutano tutti a mantenere il livello dell’attenzione alto e ti danno dei consigli sia in allenamento, sia in partita. Anche gli Under sono forti. La squadra è buona e può puntare a vincere tutte le partite, poi è ovvio che queste sono decise dagli episodi”.

Sei contento dello spazio che ti stai ritagliando?
“Giustamente all’inizio dovevo farmi conoscere dallo staff e dai giocatori, ma sin da subito mi hanno trattato bene e consentito di lavorare al massimo. Piano piano sto giocando con continuità e cerco di dare sempre il massimo e aiutare la squadra”.

Nell’ultima partita sei andato in gol. Come ti sei sentito?
“È il primo gol che ho fatto in Eccellenza, non sono uno che segna tanto per il ruolo che faccio, ma riuscire a pareggiare una partita, soprattutto in casa dove non riusciamo a vincere e che dovremmo tornare a fare al più presto, è stata una bella soddisfazione. Il cross del capitano è stato perfetto, l’importante è che abbia fatto un bel gol per la squadra”.

In Coppa Italia siete stati eliminati
“Sì, in casa loro eravamo riusciti a fare 2-2 con un’espulsione. Eravamo riusciti a non perdere e a fare due gol per pareggiare. Ieri abbiamo preso un gol su calcio di punizione. Abbiamo avuto un’occasione clamorosa con Stanzione che però ha preso il palo. In contropiede poi hanno fatto il 2-0, ma potevamo passare, ci è mancata un po’ di lucidità in generale. L’impegno però c’è stato da tutti”.

Ottavi di finale di Coppa Italia, Astrea-Villalba 0-2: gli highlights

C’è stata amarezza? Ora su cosa vi concentrerete?
“Sul campionato. Tutte le partite che facciamo dobbiamo cercare di vincerle. In Coppa Italia andare avanti è sempre bello perché partite diventano più difficili e incontri altra gente. Aver perso ci aiuterà a concentrare tutte le forze sul campionato. Secondo me è stata una brutta sconfitta visto che potevamo passare.”.

Questo fine settimana c’è il Centro Sportivo Primavera con cui siete a pari punti e a soli due dal terzo posto. Quanto è importante vincere?
“Molto, come è farlo nelle altre partite. L’Anzio ha recuperato la partita col Cerveteri e ci ha scavalcato. Ogni gara è importante soprattutto con quelli che sono al nostro stesso livello e hanno gli stessi punti. Dobbiamo dare sempre il massimo e cercare di vincere”.

Ci sono altre squadre che ti hanno sorpreso?
“Ho visto un livello medio-alto in generale. Ogni squadra ha due o tre giocatori più forti rispetto agli altri. ovviamente quello garantisce un livello più alto del campionato e della squadra. Ci sono sempre due o tre giocatori forti forti. Abbiamo fatto fino ad ora solo 9 partite e ce ne sono di forti da affrontare. Quella più forte secondo me è la W3 di quelle che abbiamo affrontato”.

Ilo rapporto che hai con i calciatori più esperti presenti in rosa
“Mi trovo bene con tutti, anche con il capitano Mollo, che ora sta male, che ci aiuta tutti i giorni e ci dice cosa fare e come comportarci, cosa fare. Secondo me è quello che riesce a trasmettere di più gli aspetti più importanti sia fuori che dentro il campo. Adesso anche Bonavolontà o Amoroso, anche Spilabotte, hanno tutti esperienza e con loro mi trovo molto bene. Loro sono quelli secondo me più importanti per questo”.

Sul passato al Trastevere. Differenze di preparazione atletica e di approccio tra Serie D ed Eccellenza
“Ho fatto il ritiro con il Trastevere, con l’Astrea no quindi non conosco il livello di intensità. Dal punto di vista dell’intensità nelle partite è indubbio che nella Serie D, essendo una categoria più avanti, è più veloce, devi pensare di meno, sicuro da quel punto di vista è più difficile. Però anche qui in eccellenza 9i giocatori sono forti le le partite difficili. Qualche differenza c’è nella velocità di gioco e nei pensieri, ma anche qui il livello è alto.

Sulle tue tracce c’è stato il Monterosi, cosa ne pensi?
“Sinceramente non penso ad altro che a giocare ogni settimana e a dare il massimo provando a vincere tutte le partite con l’Astrea, visto che gioco con loro. Poi i futuro quello che sarà sarà, l’importante ora è concentrarsi sulle partite, sugli allenamenti e dare tutto. Il resto ha poca importanza”.

Start a Conversation

Il tuo indirizzo email non sarà pubblicato. I campi obbligatori sono contrassegnati *