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Favl Cimini, Moro Junior: “Sono qui per fare la differenza”

L’attaccante della Favl Cimini: “Academy Ladispoli? Dobbiamo restare concentrati per fare una grande partita in casa e vincere”

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L’attaccante della Favl Cimini Tadeu Moro Junior. © Polisportiva Favl Cimini

Nella 22esima giornata del Girone A di Eccellenza Distretti Ecologici, la Favl Cimini si prepara per affrontare lo scontro diretto contro l’Academy Ladispoli. I due club sono in piena zona Playout, ma i gialloneri sono a un passo da uscire dal pantano. La partita sarà molto difficile e lo sa bene anche il nuovo attaccante arrivato a Vignanello, Tadeu Moro Junior, intervistato ai nostri microfoni.

Come ti trovi alla Favl Cimini?
“Sono felice di essere arrivato qui. I compagni sono bravi, lavorano molto e il mister mi aiuta per muovermi bene in campo e per fare gol importanti per la squadra”.

Piano piano stai trovando le reti.
“Sì, è importante. Come punta di esperienza, avendo giocato tanti anni in Serie A, sono qui per fare la differenza. Ho bisogno di tempo, sto imparando i movimenti. Insieme possiamo fare un buon lavoro”.

Come è la situazione nello spogliatoio?
“Stiamo bene. Abbiamo sbagliato quattro partite e i compagni erano arrabbiati e tristi. Nel calcio è così. Il mister, però, ci ha detto che l’importante è allenarci bene, il Presidente ha parlato bene di noi e ci ha detto che stiamo lavorando nel modo giusto. Sappiamo che se domenica giochiamo male cambia tutto. Dobbiamo restare concentrati per fare una grande partita in casa e vincere“.

Che partita ti aspetti domenica?
“Sarà dura. Sono due squadre che stanno cercando di uscire dai Playoff. Giocare in casa è un vantaggio, siamo pronti e lavoriamo duro. Tutti insieme vogliamo fare una grande partita. Il Ladispoli ha fatto due vittorie nelle ultime due gare come noi e mi aspetto una gara combattuta. Siamo concentrati per fare un buon lavoro e ottenere i tre punti”.

Avete avuto modo di studiare gli avversari?
“Sì, il mister ci ha parlato di loro e ci ha detto che sono bravi. Ci ha detto come giocano tatticamente e ci siamo preparati per fare una bella partita e vincere”.

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Favl Cimini, Puccica: "Con la Boreale è difficile. Costretti a rivoluzionare la rosa"

Favl Cimini, Puccica: “Con la Boreale è difficile. Costretti a rivoluzionare la rosa”

L’allenatore della Favl Cimini: “A novembre sono andati via almeno 11 giocatori. Dei nuovi l’unico che conoscevo era De Fato, è un professionista serio”

Favl Cimini, Puccica: "Con la Boreale è difficile. Costretti a rivoluzionare la rosa"
Lillo Puccica, allenatore della Favl Cimini © Polisportiva Favl Cimini

Tredicesimo posto in classifica nel Girone A di Eccellenza Distretti Ecologici, 19 punti conquistati e quattro vittorie in 19 partite. Il cammino in campionato della Favl Cimini non è stato dei migliori, ma i gialloneri hanno affrontato diverse difficoltà durante il percorso. La prima riguarda la rosa, che a inizio dicembre 2022 si è ritrovata priva di tanti giocatori, che hanno lasciato la società. I risultati ne hanno risentito, ma questo non ha abbattuto Lillo Puccica, allenatore della squadra, che domenica affronta la Boreale Don Orione.

Arrivate dalla partita con il Sezze con cui avevate accorciato nel secondo tempo. Che partita è stata?
“Un po’ la fotocopia di quelle che stiamo facendo ultimamente. Abbiamo sempre il pallino del gioco, anche domenica è stato così. Per 42 minuti la squadra avversaria non ha passato la metà campo. Purtroppo, ci capita di subire gol particolari e non riusciamo a finalizzare il possesso che abbiamo. C’è da tenere presente che noi dal primo di dicembre abbiamo avuto una rosa nuova. Sono andati via 10 o 11 giocatori, praticamente la squadra che era stata costruita in estate, e ci siamo ritrovati a rifarla con ragazzi che non conoscevamo. La difficoltà viene anche da questo. Sono convinto che possiamo solo crescere e migliorare perché stiamo lavorando bene e con grande intensità. Speriamo possa bastare per invertire la rotta di quest’ultimo momento”.

Come mai la Favl non riesce a finalizzare?
“Non è che non finalizziamo perché non arriviamo. Domenica abbiamo fatto 33 cross, magari non tutti puliti, e abbiamo battuto più di 10 angoli. Il calcio è fatto di momenti. Abbiamo preso un attaccante dal Brasile due settimane fa, di grande statura e abbiamo pensato di sviluppare la fase offensiva in un’altra maniera. Al momento però non ci sta dando risultati. Il calcio si basa sulla finalizzazione e se non segni è difficile che vinci. A volte è anche una questione di cattiveria. Ho giocato a calcio prima di fare l’allenatore, l’ho fatto con tanti compagni, poi ho allenato tanto attaccanti anche importanti e avevano questa qualità. Quando vedevano la porta era come se vedessero la miglior donna del mondo. Ci si buttavano a capofitto. Qui vedo troppa leggerezza, aspettano che la palla gli caschi in testa quando invece se è in aria si va a prendere”.

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Il calciomercato come è stato fatto?
“Intanto io sono arrivato alla Favl perché l’allenatore precedente chiesto di essere lasciato libero il 29 novembre. La società si è trovata spiazzata da questa situazione, ma il problema è che 5 giocatori lo hanno seguito. Poi altri membri della rosa importanti hanno preferito andarsene perché non vedevano la progettualità dell’inizio. La società non ha colpe, l’unica è aver lasciato andare via giocatori con troppa facilità. Il Direttore Sportivo è stato bravo, ma ha dovuto prendere e cercare giocatori in fretta e furia. Qualcuno lo abbiamo indovinato perché era pronto, un paio sono venuti in condizioni non ottimali. La squadra ha bisogno di trovare quella scintilla che dia un po’ di autostima. Sono convinto che fino alla fine diremo la nostra. Non vogliamo accettare il verdetto attuale del campo. Lavoriamo con grande impegno, abbiamo speranza e fiducia che domenica possiamo fare grande risultato e così andremo avanti”.

Dalla Serie D avete preso qualcuno?
“L’unico che ho portato alla Favl che conoscevo è Patrizio De Fato, che non giocava a Tivoli. Siccome abbiamo un bel rapporto perché abbiamo già lavorato insieme ha deciso di venire con me. È un atleta e un ragazzo serio. Purtroppo anche lui è stato colpito dal Covid ed è stato circa 10 giorni fuori. Patrizio per noi è uno degli elementi di spicco. Altri giocatori importanti come Lazzarini, ex Flaminia, non ne abbiamo. Abbiamo preso giocatori dalla Promozione e dall’Eccellenza, quelli bravi però a dicembre non te li dà nessuno. Trovi giocatori che per un motivo o un altro lasciano le squadre. Alcuni ragazzi sono di qualità, sono moralmente bravi e stanno lavorando bene. Ci crediamo e possiamo solo affidarci al lavoro. Altro non possiamo fare“.

Domenica c’è la Boreale che vuole agganciare le zone alte della classifica e voi volete uscire dalla zona playout. Che gara ti aspetti?
“Per noi sono tutte difficili. Sono quinti e hanno la miglior difesa del campionato. Tra l’altro in questo momento abbiamo grande difficoltà a fare gol e sulla carta potrebbe essere uno 0-0. Nel calcio ogni partita è una storia a sé e domenica potremmo fare più di un gol o prenderne due. Sappiamo che la Boreale sta facendo un ottimo campionato. Uno su tutti che conosco è Toscano, che ha segnato in ogni categoria. È una partita difficile ma dobbiamo provarci“.

 

 

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Luiss, Le Rose: “La finale un risultato non solo calcistico. Qualificazione non scontata”

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Il centrocampista della Luiss Ludovico Le Rose © AS Luiss Calcio

La LUISS, forte dell’ampia vittoria per 3-0 dell’andata, si prepara per l’impegno nella Semifinale di ritorno di Coppa Italia Eccellenza in trasferta contro la Favl Cimini. Ai microfoni di MYSP è intervenuto il centrocampista Ludovico Le Rose, che ha raccontato l’approccio alla gara della sua squadra, che, in caso di vittoria, raggiungerebbe un traguardo storico.

 

Ciao Ludovico. All’andata è finita 3-0 per voi. Come affrontate questa gara di ritorno?

Come se fosse una partita di campionato. Il risultato dell’andata ci permette di avere meno pressioni, ma la nostra prestazione deve essere uguale a quella che facciamo la domenica. Non ci sarà nessuna predisposizione difensiva, pensiamo a vincere la partita. Siamo molto concentrati, sappiamo che sarà molto difficile, sono una buona squadra. Giocheranno in casa, non siamo abituati al campo in erba naturale, poi ha piovuto tanto e quindi questo non sarà nelle migliori condizioni. Non bisogna dare per scontata la qualificazione.

 

Cosa significa per voi andare in finale di questa competizione?

Ne abbiamo parlato tutti insieme. Sarebbe un risultato storico, mai raggiunto, che darebbe grande lustro alla Luiss. Teniamo tanto a quest’ultimo aspetto, perché rappresentiamo non solo una squadra di calcio, ma il nostro Ateneo. Poi anche solo andare in finale permetterebbe di dare una spinta a ciò che facciamo. Non siamo calciatori, ma anche studenti e portiamo avanti il progetto della dual career (doppia carriera). La nostra Università è l’unica a portare avanti questa iniziativa. La finale avrebbe quindi un grande valore, perché non si tratterebbe solo di un risultato calcistico. Per noi ragazzi sarebbe una bellissima soddisfazione: verremmo ripagati dei grandi sacrifici fatti.

 

La Favl parte come svantaggiata. Che partita ti aspetti?

Avranno l’obbligo di provare a capovolgere il risultato, e potranno farlo solo con una partita offensiva. Credo che all’inizio non si sbilanceranno più di tanto, perché dovranno stare anche attenti a non subire gol. È una partita complicata per loro, sicuramente. Però una squadra con grandi motivazioni e con episodi a favore può fare di tutto, noi ne siamo consapevoli e staremo molto attenti.

 

Arrivare in semifinale era tra i vostri obiettivi o è un traguardo raggiunto col tempo?

Volevamo fare un buon campionato per eguagliare o migliorare i buoni risultati dell’anno scorso. La Coppa non era un obiettivo di inizio stagione, ma piano piano abbiamo visto che si trattava di un traguardo raggiungibile. Il doppio impegno ha fatto sì che si perdesse qualcosa in campionato, ma quando abbiamo capito di poter andare avanti ci abbiamo creduto fino alla fine. Adesso siamo qui e proveremo a raggiungere la finale.

 

Domenica ci sarà il Ferentino. La terza partita in una settimana. Pensi che questo possa essere un fattore?

La fatica inciderà, ma è un discorso che vale per tutte le squadre. Non cerchiamo alibi e siamo sempre pronti a vincere ogni partita.

 

 

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