Falaschelavinio, Cassioli: "Dobbiamo vincere, abbiamo bisogno di punti"

Falaschelavinio, Cassioli: “Dobbiamo vincere, abbiamo bisogno di punti”

Il nuovo allenatore del Falaschelavinio: “Il Nettuno ha giocatori importanti. Conosco il mister, mi ha allenato”

Falaschelavinio, Cassioli: "Dobbiamo vincere, abbiamo bisogno di punti"
Cristian Cassioli, allenatore del Falaschelavinio © Francesco Cenci

Domenica alle 11 va in scena Nettuno-Falaschelavinio, con i rossoverdi che hanno intenzione di fare punti per uscire dalla zona retrocessione. Il sedicesimo posto dista sei punti e accedere negli spareggi per cercare di mantenere la categoria sarà difficile per il club del litorale romano. Lo sa bene Cristian Cassioli, nuovo allenatore del club da meno di una settimana. Ecco le sue parole.

Come ha trovato la rosa?
“Onestamente, dal punto di vista psicologico ho trovato i ragazzi un po’ giù. La posizione è quella che è. Per quanto riguarda l’aspetto tecnico, tattico e fisico non mi sento di dire nulla sull’operato dei miei predecessori. La squadra era giù di morale e aveva delle insicurezze che cercheremo di colmare con il lavoro e con l’intensità. Cercheremo di alzare l’asticella su ogni livello, magari per provare a raggiungere qualche risultato positivo e creare un ambiente più sereno”.

La tua ricetta per migliorare la classifica qual è?
“Io ho avuto delle esperienze nei professionisti, anche se mi occupavo della parte atletica, e ho sempre amato la tattica. Ho avuto modo di lavorare con una persona che ha fatto la Serie A. La metodologia che apporto ai dilettanti, con i dovuti accorgimenti, è quella di una squadra professionistica. Chi ha giocato fa differenziato, gli altri lavorano. Il mercoledì analizziamo la partita con sedute video, guardando sia a noi stessi sia all’avversaria. Poi cerchiamo di migliorare in tutti i modi sotto ogni punto di vista, soprattutto fisico, perché vorrei che la squadra avesse più intensità. Vorrei che ci fosse un miglioramento soprattutto nell’intensità”.

La squadra quindi si adatta bene alla tua filosofia di gioco?
“Ovviamente ci sono dei giocatori nuovi. Ce ne sono una decina che ho allenato lo scorso anno e per me sono dei figli. La squadra era una famiglia. In questo senso sono facilitato perché conosco la società e gran parte dei ragazzi. Ho trovato dei giocatori disponibili e spero che quelli che già conosco trascinino gli altri. Io cercherò di mettermi a disposizione al 100% per cercare di uscire da questa difficoltà. Ovviamente non è facile. La squadra ad oggi è già retrocessa. Speriamo di fare qualcosa di positivo”.

Quindi affronterai le prossime partite senza pressione?
“No, la pressione me la creo da solo. Senza vado a casa. Anzi, il fatto stesso che il Falaschelavinio sia in questa posizione è uno stimolo in più. Io ci credo. Onestamente quello che mi ha mosso è il dispiacere di questi ragazzi, vederli così abbattuti. Quello è stata una motivazione, anche quelli che non conoscevo perché immagino la situazione che stanno vivendo. Io ho detto dal primo giorno che darò l’anima e insieme ce la possiamo fare. Spero di trasmettere questa voglia. Mi piace vivere la pressione, il calcio è anche questo. Con la pressione giusta, però, stiamo sempre facendo calcio tra i dilettanti”.

Quanto sarà difficile raggiungere i Playout?
“La classifica è quello che è. Non abbiamo parlato di classifica, ma solo del Nettuno e delle sue caratteristiche. Abbiamo fatto analisi video, vedendo le particolarità dei giocatori. Dobbiamo pensare partita per partita. Non possiamo guardare la classifica, dobbiamo vincere. Neanche il pareggio è utile, per noi è una mezza sconfitta. Farlo con una top va bene, ma dobbiamo fare punti. Cercheremo di raggiungere questo miracolo sportivo. Dobbiamo solo guardare al campo, al lavoro e cercare di prendere i punti”.

Proprio dalla gara col Nettuno cosa ti aspetti?
“È una delle squadre che ho seguito di più perché conosco il mister, che mi ha allenato. Fa giocare bene le sue squadre e ha anche giocatori importanti come Scardola, Sbordone e Pallocca. Hanno anche dei giovani forti come Caronti e Valentini. I giocatori possono cambiare ruolo in campo, sono molto duttili e questo in una partita è complicato, perché se sanno cambiare modulo ti mettono in difficoltà. Stiamo cercando di affrontarli con un paio di moduli che sono adatti alle caratteristiche e che abbiamo visto nelle scorse partite. Se loro cambieranno ancora, cercheremo di adattarci, perché il Nettuno ci è superiore. Non è il massimo come prima partita, qui è anche sentita visto che è una specie di derby“.

Per preparare questa partita stai utilizzando i servizi di MySoccerPlayer?
“Certo, l’app l’ho scaricata e le partite le ho viste quasi tutte lì. A volte non sono potuto andare al campo, qui hanno chiuso i campi e non potendo andare a vedere le partite dal vivo me la sono vista a casa grazie all’app. Anche lo studio delle squadre lo sto facendo con un ragazzo che mi fa da match analyst. Lui utilizza i servizi MYSP per fare i tagli e quant’altro. Complimenti per quello che state facendo. Conosco anche tante persone anziane che hanno scaricato l’app per vedere le partite non potendo andare di persona. Tutti i ragazzi che conosco ce l’hanno”.

 

 

Per guardare le partite del Falaschelavinio e di tutte le altre squadre di Eccellenza Distretti Ecologici scarica l’applicazione LND MySP, disponibile su App Store e Google Play.

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