Il centrocampista del Città di Cerveteri: “Ci troviamo ogni giorno sempre meglio. Vincere domenica è importante”
Domenica sarà una partita da dentro o fuori, una di quelle che può cambiare il corso del campionato. Alle 11.00 va in scena lo scontro diretto tra Campus Eur e Città di Cerveteri, che può cambiare le zone basse della classifica. I bianconeri sono fuori dalla zona Playout e distano solo tre punti proprio dai verdeblù, quattordicesimi a quota 20. Una distanza non incolmabile che può cambiare la stagione di Patrizio Manzari e compagni. Proprio il centrocampista e capitano del Cerveteri ha parlato ai nostri microfoni.
Che partita ti aspetti domenica?
“Sarà difficile, perché loro hanno cambiato tanto dopo l’andata, ma anche noi. Stiamo preparando la nostra partita senza pensare a loro per cercare continuità dopo quanto fatto contro il Civitavecchia”.
Quanto è stata importante quella vittoria?
“Molto, perché veniamo da un periodo difficile. I risultati non venivano, le sconfitte erano pesanti. Ci ha dato morale, ma anche fiducia nei nostri mezzi. Abbiamo visto i risultati del lavoro fatto”.
L’avete preparata in un modo particolare?
“È stato diverso il nostro approccio, ma non perché fosse il Civitavecchia, ma perché ci eravamo stancati di subire questi gol e fare poco all’atto pratico”.
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Il Campus Eur ha tre punti in più di voi. Quanto siete stimolati per questa partita?
“È molto importante proprio per questo. La classifica è stretta e vincere significa andare a pari punti. Farlo per la nostra posizione è importante. Guardiamo partita dopo partita e ci prendiamo quello che viene. Di sicuro andiamo lì per vincere“.
Adesso siete in zona Playout. Gli obiettivi sono cambiati oppure sapevate di dover fare questo cammino?
“Con il cambio societario c’è stato anche un cambio di prospettiva. Non ci eravamo mai posti obiettivi alti. L’obiettivo era la salvezza e tutto quello che sarebbe arrivato in più sarebbe stato tanto di guadagnato. Non ci eravamo prefissati quarto o quinto posto, ad esempio”.
Se dovessi indicare una cosa che vi è mancata fino ad adesso cosa diresti?
“Noi abbiamo fatto due cammini, uno iniziale e uno intrapreso adesso. ci è mancato il fatto di non aver cominciato da subito con queste persone. Ci siamo dovuti conoscere meglio, e anche se siamo un gruppo di persone giovani c’è voluto poco. Non abbiamo avuto tempo di fare gruppo in campo nella preparazione e abbiamo dovuto farlo in campo. Non è stato neanche troppo difficile. Il tempo perso di chi non era in preparazione in quel momento lì è pesato”.
Che aria si respira nello spogliatoio?
“Nonostante la posizione in classifica possa essere delicata, siamo tranquilli e allegri. Abbiamo fiducia nei nostri mezzi perché siamo giovani. Ogni partita va meglio, approcciamo meglio la gara e ci troviamo meglio tra di noi. Siamo positivi”.
Come avete vissuto il cambio societario?
“Chi è subentrato non ha messo pressione, anzi ha cercato di lasciare l’ambiente tranquillo, non è stato pesante. Comunque l’interazione primaria c’è con i compagni, l’allenatore è disponibile e tranquillo. Chi è rimasto poi si è trovato bene”.
Campus Eur, Calveri: “Domenica sarà difficile. Da ora tutte finali”
Statistiche alla mano, in trasferta soffrite: subite molto e segnate poco. A cosa è dovuto?
“Penso sia ricollegabile al fatto che dovevamo conoscerci. Vedi le squadre avversarie, all’inizio giocavamo e poi quando subivamo due o tre azioni ci spaventavamo. Alcuni ragazzi rientravano in categoria dopo tempo. Abbiamo avuto bisogno di adattarci, adesso siamo pronti e cercheremo di dare il massimo”.