Eccellenza Girone A: Vis Sezze – Aurelia Antica Aurelio 1-2

La prima giornata di un nuovo campionato è sempre un’incognita per chiunque: il primo impegno ufficiale al termine della preparazione estiva, nuovi interpreti da amalgamare in un gruppo già ampiamente collaudato, quel poco tempo trascorso insieme per conoscersi, cercarsi e vedere il futuro. Al “Tasciotti”, nella prima domenica mattina della nuova stagione ci si mette anche la pioggia battente ad accogliere la Vis Sezze e l’Aurelia Antica Aurelio, protagoniste di una sfida dai tre volti, imprevedibile come una folata di tramontana in una giornata assolata.

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Testo a cura di Lidano Orlandi

Vis Sezze (4-2-3-1): Ciammaruconi, Cecconi, Di Trapano, Ranellucci (42’ st Bono), Marchetti (15’ st Bosco), Zaccaria (8’st Haxhi), Compagno (35’ st Valente), Romani, Onorato, Palluzzi, Zimbardi.
A disp: Cenci, Valle, Siscan, Giovannola, Anastasia.
All: R. Giannone.

Aurelia Antica Aurelio (4-3-3): Proietti Graffi, Saccuti, Del Moro, Perutti, Cruciani (49’ st Mastrodonato), Ciampini, Nannini, Mazzone, Fofi (36’ st Soumah), Costantini, Racaniello (24’ st Damba).
A disp: Langelotti, D’Orazio, Tamburrini, Begliuti, Romagnoli, Chesne.
All: Q. Mastrodonato.

Marcatori: 32’ pt Zimbardi (VS), 1’ st Nannini (A), 14’ st Racaniello (A).

La Vis spicca in mezzo al campo, non solo per la nuova tenuta bianca con ampie bande rosse lungo spalle e braccia: lo fa fin da subito per l’intraprendenza dei leoni di mister Giannone nel cercare varchi stretti, nel sondare appoggi corti e fulminei, soprattutto dalle parti di Onorato e Romani. Proprio di Onorato il primo squillo di tromba, quando cerca l’angolo più lontano con un bel calcio piazzato dopo otto minuti.
Nonostante l’ansia da debutto, le due formazioni non si perdono in convenevoli e si corre veloci sul manto erboso del “Tasciotti”. Al 14’ pt l’Aurelia attacca a testa bassa e facendo leva sull’esuberanza della retroguardia rossoblù, guadagna un calcio di rigore. Sul dischetto si staglia Racaniello, prode nelle intenzioni, ma mollo nel finalizzare e Ciammaruconi sterza a destra col mantello da supereroe, si accovaccia e stoppa sul nascere il tentativo degli ospiti di portarsi in vantaggio.

Il vantaggio lo conquisterà la Vis con eleganza e intraprendenza al 32’ pt, a conclusione di un’azione semplicemente bellissima, una danza sul velluto, imbellettata da un cross sopraffino di Romani dal lato corto dell’area e chiusa col botto dall’incornata di Zimbardi, che non tradisce al suo primo appuntamento col gol e rischiara il cielo grigio sopra il “Tasciotti”.
Con Compagno e Zaccaria a macinare chilometri, filtrando tutti i palloni che l’Aurelia tenta di far passare per il centrocampo, le frecce rossoblù alzano l’asticella dell’intrattenimento: Onorato e Romani si cercano e duettano con piacere, mentre al 39’ pt Palluzzi si mangia mezzo campo palla al piede, inseguito da mezza difesa dell’Aurelia come a guardia e ladri, per poi lasciar partire un sinistro velenoso che Proietti Graffi annulla con un intervento non molto pulito, ma tanto efficace. Per gli ospiti da segnalare solo una conclusione ostica di Nannini, quasi al posto giusto nel momento giusto in piena area di rigore, su sviluppo da calcio d’angolo; allo stesso modo, una girata di testa di Cruciani, troppo velleitaria per poter impensierire Ciammaruconi.

Dopo i primi quarantasei minuti della nuova stagione, la Vis che battezza il secondo tempo non è certo quella scattante e corta della prima frazione di gioco. Il castello costruito da Zimbardi e compagni trema pericolosamente dopo soli sessanta secondi, quando Nannini avanza palla al piede sulla trequarti e, una volta in prossimità dell’area setina, calcia senza paura una sassata curva che scavalca Ciammaruconi e costringe i tifosi rossoblù a mille imprecazioni tenute strette tra i denti. Un gol a freddo è sempre più pesante di ciò che sembra; così il ritmo in campo cala drasticamente, tutto è da rifare e l’Aurelia può difendere con più serenità. Ma è la Vis che sembra infastidita dal ritorno degli ospiti e tra centrocampo e attacco non sembra esserci più quella carica sprigionata nel primo tempo. Anzi, come una tipica narrazione ciclica, è l’Aurelia a ritrovarsi tra le mani il bandolo della matassa: al 14’ st Racaniello incrocia col sinistro, quasi schiaffeggiando la palla, che carambola pigramente verso l’angolino basso alla sinistra di Ciammaruconi, il quale si lancia per intercettarla, ma non ci arriva per un millimetro inesistente. È una mazzata inattesa, la quintessenza del cinismo. Nonostante ci sia ancora più di mezz’ora da giocare, la fatica prende presto possesso di gambe e nervi dei protagonisti in campo e quel che accade si esaurisce in non più di una manciata di tentativi da calcio d’angolo, conclusioni velleitarie da distanza siderale ed errori grossolani, dovuti più dalla fretta, che da errori tecnici.

I loeni di mister Giannone cadono alla prima giornata, contro un avversario cinico e tonico, ma non di certo irresistibile. Ma nulla di importante è mai stato costruito in un giorno – figuriamoci in una sola giornata di campionato – e il giovane gruppo rossoblù avrà modo di affinare l’intesa tra i reparti e trovare la via maestra. È solo un nuovo primo giorno di scuola. Ce ne restano un’infinità.

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