Città di Cerveteri, Superchi: "Con il Ladispoli sarà difficile"

Città di Cerveteri, Superchi: “Con il Ladispoli sarà difficile”

L’allenatore del Città di Cerveteri: “Noi non sentiamo il peso della classifica. Nello spogliatoio si respira un’aria elettrica”

Città di Cerveteri, Superchi: "Con il Ladispoli sarà difficile"
Giampaolo Superchi, allenatore del Città di Cerveteri. © Asd Città di Cerveteri

Domenica il Città di Cerveteri gioca in casa contro l’Academy Ladispoli in un derby del litorale che vale la salvezza per le due squadre. I verdeblù dopo la precedente giornata sono scesi nella zona retrocessione e sono alla rincorsa di una salvezza almeno tramite i Playout. A dividere le due squadre ci sono solo 6 punti e una vittoria cambierebbe il volto della parte bassa del Girone A. La posizione del Cerveteri, però, non impensierisce troppo Giampaolo Superchi, come confessa ai nostri microfoni.

Che partita è stata con l’Astrea?
“Un po’ particolare, perché siamo riusciti ad andare in vantaggio giocando anche bene. Poi su una loro ripartenza, vista la qualità che hanno davanti, sono riusciti a trovare il pareggio. Poi una nostra azione in velocità ci ha riportato davanti, ma la partita è girata alla fine del primo tempo e all’inizio del secondo. Negi ultimi minuti della prima frazione abbiamo avuto un’occasione per trovare il 3-1, ma non siamo riusciti a segnare. Poi loro dopo 40 secondi hanno avuto la stessa azione e hanno fatto il 2-2. Sono riusciti ad andare avanti poi con Castro, ma noi non ci siamo dati per vinti, abbiamo continuato a spingere e trovato il pareggio. Purtroppo poi è finita la partita, perché abbiamo una ottima preparazione atletica. Per bravura loro e perché siamo giovani, pecchiamo un po’ nelle situazioni in cui l’ultima decisione conta. Non abbiamo trovato il 4-3, ma per quello visto in campo è un pareggio giusto“.

Quanto è stato importante pareggiare pensando alla classifica?
Noi abbiamo un vantaggio: la classifica non ci spaventa. Non giochiamo con l’assillo. Avevamo già preventivato tutto, anzi stiamo andando oltre tutto quello a cui avevamo già pensato. Il pareggio è stato importante e la vittoria lo sarebbe stato ancora di più. Così facendo i ragazzi entrano all’interno di una categoria che fino a quattro o cinque mesi fa non era nostra. Questo punto è importante, perché ad ogni risultato positivo capisci che si sta andando nella direzione giusta”.

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Domenica c’è il Ladispoli, che gara ti aspetti?
Difficile e complicata. Credo si trovino in una posizione che non avevano preventivato visti gli sforzi economici fatti. Vogliono sistemare la squadra e quindi sappiamo che giochiamo contro un club con giocatori bravi per la categoria”.

Hai già pensato a qualche modo per affrontarli?
Sia io sia i colleghi ci documentiamo e cerchiamo di capire cosa si può fare per metterli in difficoltà. Ciò che conta è la risposta del campo. A tavolino puoi preparare mille cose, ma senza vederle trasformate in campo non hanno grande valore. In questo momento lavoriamo giorno dopo giorno e miglioriamo. Va portato in campo quello che prepariamo”.

Cosa state cercando di fare per rimediare alla classifica?
“Come stanno lavorando i ragazzi, con impegno eccezionale, allenamento dopo allenamento. Rimanendo leggeri, senza mettere addosso a un gruppo giovane un peso che non merita di portare. Continuare così. Quello che abbiamo fatto fino ad adesso è tanto. Noi quando siamo arrivati in categoria tutti si sono chiesti se avessimo fatto punti e chissà quando. Stiamo tenendo viva la lotta per la salvezza e il nostro intento è lottare fino alla fine. Non ci tireremo mai indietro“.

Che aria si respira nello spogliatoio?
Abbastanza elettrica e fiduciosa. L’ottima partita giocata in casa con l’Astrea ci dà convinzione, come ce la dà il fatto che chiunque sia venuto qui in casa nostra ha sofferto. Mi riferisco alle grandi squadre che sono venute a giocare qui e che ci hanno lasciato punti. Sappiamo che a casa nostra abbiamo tanto da mettere in campo e questo ci porta ad essere fiduciosi“.

Tu cosa stai facendo per mantenere alta la concentrazione?
Come tutti i gruppi giovani, hanno bisogno in alcuni momenti della voce alta e in altri del sorriso. Cerco di dividere le due cose nella maniera più giusta in base al momento. Non ci sono segreti particolari, è la comunità di intenti che si respira tra noi e la voglia di lavorare e migliorare ad ogni allenamento. Andiamo avanti lavorando e credendo in quello che stiamo facendo”.

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