Boreale, Leonardi: "Con la W3 sarà ostica. Terzo posto? Non celo aspettavamo"

Boreale, Leonardi: “Con la W3 sarà ostica. Siamo un gruppo unito”

Il capitano della Boreale: “Con i bianconeri non è uno scontro diretto perché ci sono grandi differenze di organico. Volevamo salvarci”

Boreale, Leonardi: "Con la W3 sarà ostica. Terzo posto? Non celo aspettavamo"
Giuseppe Leonardi, capitano della Boreale Don Orione © ASD Boreale

Domani alle 11.00 in Via della Camillucia va in scena uno scontro diretto per le zone alte della classifica, si tratta di BorealeDonOrione-W3 Maccarese. I padroni di casa sono terzi a pari punti con il Civitavecchia, mentre i bianconeri sono quinti a -3 dalla seconda piazza. Una partita che può cambiare il volto delle zone alte della classifica e che promette molto spettacolo. Sull’importanza della gara ne ha parlato Giuseppe Leonardi, capitano della Boreale.

Nell’ultima partita avete vinto contro il Quarto Municipio. Che gara è stata?
“Di sicuro complicata, perché ce la siamo mesa in salita da soli. Dopo una trentina di minuti eravamo uno in meno, ma abbiamo continuato a giocare a girare la palla per cercare uno spazio. Abbiamo cercato di dare loro meno possibilità. La partita l’avevamo preparata bene. sapevamo che avrebbero portato il gioco sugli esterni e abbiamo cercato di creare superiorità. Nonostante l’uomo in meno abbiamo cercato di contrastarli. Poi il gol viene perché abbiamo giocatori come Toscano che hanno un’esperienza quasi illimitata. Si è preso un rigore di estrema furbizia e astuzia. Da lì in poi abbiamo cercato di mantenere il risultato. Alla fine ci si mettono anche i nostri giovani che sono bravissimi e si allenano forte tutti i giorni. Santarelli ha due partite in Eccellenza, è stata una scoperta ed ha fatto un grandissimo gol da solista. Questa comunque è stata una vittoria del gruppo, fondata sulle giocate dei singoli che hanno indirizzato la partita, ma soprattutto di squadra”.

Ora siete terzi insieme al Civitavecchia. Ve lo aspettavate?
“Sinceramente no. Siamo coscienti che il duro lavoro paga, anche se è difficile non guardare la classifica, noi cerchiamo di non farlo ed evitare di parlarne. Cerchiamo solo di preparare partita per partita e continuare a fare quello che ci ha portato ai risultati ottenuti fino adesso. Non siamo partiti per arrivare in alto, quello che viene in più è un regalo che ci facciamo. Anche domenica con la W3 non sarà uno scontro diretto perché ci sono grandi differenze a livello di organico. Loro hanno una squadra che lotta ogni anno per arrivare prima o seconda, lo scorso anno hanno sfiorato la Serie D. Quest’anno volevamo salvarci, lavorando bene di squadra e facendolo piano piano siamo arrivati a questo risultato. Per ora non ci entusiasmiamo perché ci saranno delle partite complicate”.

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Che aria si respira nello spogliatoio?
“Quella di un gruppo unito. Quando arrivano questi risultati cresce la fiducia e aumenta la considerazione di quello che puoi fare e raggiungere. Migliora la fiducia che hai nei mezzi non solo personali, ma anche del gruppo”.

Che partita ti aspetti con la W3?
“Sicuramente ostica, abbiamo anche qualche defezione perché Massimiani non sarà dei nostri per l’espulsione della settimana scorsa. Toscano ha accusato dei problemini in settimana, Casavecchia anche. Sarà complicata. Poi loro avranno il dente avvelenato perché sono una squadra che parte con l’obiettivo di arrivare seconda e sono ancora lì. Quindi punteranno a fare punti e se la giocheranno con tutte le loro carte”.

Sapete già quali sono i loro punti di forza? Avete un piano per arginarli?
“Anche a causa delle assenze che abbiamo avuto, ancora non abbiamo preparato al meglio la partita. Il mister avrà escogitato qualcosa che ci spiegherà. Cercheremo di arginare la W3 e le sue individualità, anche il loro costante gioco della palla in cui sono molto bravi”.

In questa sfida c’è un aspetto in particolare che ti stuzzica?
“Sicuramente è una bella partita così come le prossime. Giocare queste gare con squadre così forti ti da sempre una motivazione in più perché ci sono grandi giocatori per questi livelli e rose costruite per vincere. Trovarsi lì in quelle posizioni e giocarsela quasi alla pari è sempre qualcosa che ti stimola a fare di più, a fare quel metro in più per il compagno e per la squadra per arrivare al risultato. Gli scontri diretti con il proprio avversario, io gioco sulla fascia e avrò dei clienti scomodi. Sarà una motivazione in più”.

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