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Zona MYSP, intervista al DS del Civitavecchia, Daniel D’Aponte: “In questa stagione abbiamo deciso di alzare l’asticella”

Abbiamo avuto modo di scambiare quattro chiacchiere con il Direttore Sportivo del Civitavecchia, Daniel D’Aponte. Gli abbiamo chiesto di questo momento magico della società che, anno dopo anno, sono sempre cresciuti sotto il profilo sia tecnico che di risultati.

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Ormai il Civitavecchia è una corazzata dell’eccellenza, manca ancora qualcosa per fare il salto definitivo?

Credo che il Civitavecchia in questo momento stia bene così, abbiamo un parco di giocatori che offrono la possibilità a mister Bifini di avere ampie scelte in tutte le zone del campo, quindi siamo ampiamente soddisfatti del nostro roster a disposizione. Lo eravamo anche prima ma è chiaro che la posizione di classifica che ricopriamo adesso ci ha fatto valutare l’idea di fare ulteriori investimenti, così da aumentare ancora di più il valore della squadra. Mi sentivo al completo prima, mi sento tanto più al completo adesso.

Chiaramente colgo l’occasione per ringraziare la società che ha dimostrato per l’ennesima volta di credere fortemente in questo progetto, di credere fortemente che il Civitavecchia possa giocarsi le sue carte per fare il salto di categoria. Dunque è merito loro se adesso veniamo aditati come potenziale squadra in grado di poter vincere il campionato del girone A.

Siamo al giro di boa del campionato, Vittorini è sicuramente l’uomo che più di tutti sta facendo la differenza, ci può raccontare come è riuscito a portarlo al Civitavecchia e quanto un top player come lui incida sulla squadra al di là dei gol?

Manuel è un calciatore importante che non scopriamo di certo noi in questa stagione, è un calciatore che da qui a qualche anno sta avendo numeri da extraterrestre perché parliamo di un atleta che, ad ogni stagione, riesce a superare con facilità la sogna dei 25-30 gol. Anche quest’anno è sul binario giusto per poter emulare e forse fare anche meglio di quanto fatto gli anni scorsi, visto e considerato che da quando lui fa l’Eccellenza non ha mai avuto un inizio così e mai era riuscito a fare 19 gol in 13 gare, per cui auguro ovviamente a lui di poter continuare. Anche perché se continua così vuol dire che abbiamo più possibilità di rimanere agganciati al treno della vetta.

In realtà la trattativa per portarlo al Civitavecchia non è stata neanche così complicata, visto e considerato che Manuel è un top player della categoria, ma anche il Civitavecchia è una squadra top della categoria. Per cui convincere calciatori del calibro di Manuel a venire al Civitavecchia in Eccellenza non è affatto complicato. Parliamo di una realtà storica, di una realtà di cui anche io in primis sono onorato, visto la mia età di soli 26 anni, di rappresentare. Quando porti il nome del Civitavecchia in giro e ti metti seduto al tavolo delle trattative, anche con calciatori importanti, non hai difficoltà poi a portarle a termine. Possiamo fare il nome di Manuel, ma anche quello di Fatati, così come Ferrari e Pucino, che sono comunque calciatori importanti che quando hanno sentito il nome Civitavecchia si sono subito messi in condizioni di mandare in porto la trattativa. Questo discorso vale anche per i giocatori che abbiamo trattenuto questa estate perché giocatori some Serpieri, Funari, Proietti, Cerroni o anche Ruggiero, sono più facili da trattenere quando rappresenti una società come il Civitavecchia.

A gennaio è tempo di rinforzi, avete ufficializzato da poco due centrocampisti come Ferrari e Fatati, mentre per il reparto arretrato è stato preso Pucino. Arriveranno altri rinforzi o pensate di essere già abbastanza competitivi così?

Per quanto riguarda il mercato in entrata, al di là di un’operazione under che andremo ad effettuare, il nostro mercato è chiuso, e chiaramente ci siamo posti l’obiettivo di non effettuare uscite. Si è parlato molto spesso in queste ore che il Civitavecchia, visto gli acquisti fatti, potesse fare qualche cessione illustre. Ti smentisco subito la cosa, il Civitavecchia ha assolutamente voglia e desiderio di proseguire questa stagione con i giocatori già presi ad agosto. Chiaramente Pucino, Ferrari e Fatati devono dare man forte per raggiungere il risultato prefissato ad inizio stagione. L’unica operazione in più sarà quella under ma per il resto il mercato può definirsi chiuso.

Il girone A è sicuramente il più combattuto ed equilibrato, si aspettava però di arrivare a questo momento del campionato lottando ancora punto per punto?

Il Girone A è sempre stato storicamente un girone equilibrato, dove fino alla fine ci sono duelli tra 3-4 squadre che si lottano primo e secondo posto. Forse peer trovare l’ultima volta che una squadra ha fatto un po’ quello che sta facendo il Sora nell’altro girone dobbiamo tornare di parecchio indietro negli anni, quando l’SFF Atletico stravinse il Girone A.

Da quel momento in poi tutti i campionati di Eccellenza del Girone A sono stati particolarmente equilibrati, quindi questo non mi stupisce più di tanto. Chiaramente prendendo coscienza di questo, che sarà un campionato in cui ogni punto farà la ifferenza, sappiamo che dobbiamo dare il 100% in ogni partita, perché nessun incontro ha il risultato scontato. La dimostrazione di questo è che quest’anno le cosiddette big, stanno perdendo tante punti con le cosiddette piccole. Questa è la dimostrazione lampante che sarà un campionato aperto fino all’ultimo.

Lo scorso anno avete vinto la Coppa Italia, quest’anno siete primi in classifica, quanto incide la progettualità sui successi della squadra?

Vincere la Coppa Italia è stata un’emozione fortissima e bella, perché vincere al Civitavecchia è sempre speciale. Chiaramente quella è una vittoria figlia di una programmazione che parte esattamente 4 anni fa, quando c’è stato il cambio societario che ha visto l’ingresso di Patrizio Presutti come Presidente. Da quel momento sono state gettate delle basi, è stato fatto un progetto poi interrotto solo dal Covid, perché l’obiettivo che ha sempre dichiarato la società era quello di raggiungere la Serie D nel giro di 2/3 anni. Vero, ne sono passati quattro, ma è vero anche che di mezzo ci è stato il Covid. Questo rallentamento è stato dovuto, purtroppo, a questa pandemia che ha colpito tutto il mondo, ma siamo contentissimi del percorso che stiamo facendo.

Io credo che la progettualità che ha messo in campo il Civitavecchia in questi anni è sia assolutamente da lodare, perché in questi anni ci siamo affermati come società che voleva ritornare ai fasti di un tempo. Tre anni fa siamo arrivati quarti, lo scorso anno uguale, ma con la differenza che abbiamo vinto una Coppa Italia che ha reso la stagione memorabile. In questa stagione abbiamo deciso di alzare l’asticella sperando di raggiungere una posizione valida per il salto di categoria, sicuramente molto del merito va dato alla società che quattro anni fa ha gettato le basi per arrivare agli obiettivi che ci eravamo prefissati.