UniPomezia, Di Mauro: "Conosciamo la forza dell'Indomita Pomezia"

UniPomezia, Di Mauro: “Ci manca quel guizzo per trovare il gol”

Il giocatore dell’UniPomezia sul derby: “Non meritano di stare in quella posizione in classifica. Conosciamo le qualità dell’Indomita”

UniPomezia, Di Mauro: "Ci manca quel guizzo per trovare il gol"
Diego Di Mauro in un allenamento dell’UniPomezia ©ASD UniPomezia

Domenica va in scena il derby con l’UniPomezia che affronta in casa l’Indomita Pomezia. La stracittadina della città pontina mette a confronto due squadre che stanno vivendo momenti simili nel Girone A di Eccellenza della Regione Lazio. I padroni di casa hanno accusato una flessione dei risultati con la vittoria che manca da sette giornate. I gialloneri, invece, sono ultimi in classifica e hanno in totale 10 punti. Vincere significherebbe fare passi in avanti per la salvezza, ma non sarà facile. Della difficoltà della gara ne ha parlato Diego Di Mauro, giocatore dell’UniPomezia ai nostri microfoni.

Venite da tre pareggi per 0-0. L’Indomita è ultima Pomezia. È questa l’occasione del riscatto?
“Ormai i punti mancano da tanto. La  gara di domenica che sia con  l’Indomita ultima o col Civitavecchia. che sia un derby o un meno comunque noi abbiamo un obiettivo, cercare di uscire da questa situazione e vincere. Conosco bene l’ambiente, so che la classifica non gli appartiene e sarà difficile, molto più delle altre. Faranno di tutto per ostacolarci”.

Cosa sta succedendo che non arrivano gol?
“Non c’è un problema, ci sta mancando quel guizzo che prima avevamo con più facilità. È dovuto al momento che sta passando la società in generale. Poi se comincia perdere entri in un loop più grande di te. Problemi con i giocatori che abbiamo non ci sono fortunatamente. È un periodo no. Le cose non stanno girando”.

Quali sono gli obiettivi dell’UniPomezia?
“Ad oggi è tutto lontano. Col mister abbiamo detto di vedere partita dopo partita. Siamo in questa situazione e dobbiamo uscirne. Manca ancora tanto e noi crediamo nei miracoli. È giusto sognare, ma siamo consapevoli della classifica. Dobbiamo credere in qualcosa e avendo tanti punti a disposizione è giusto che noi crediamo in qualcosa. Il campionato oltre a essere lungo è anche tosto, si può vincere e perdere con tutte”.

Cosa significa questo derby per la città?
“Il derby è sempre il derby. Dalla Terza Categoria alla Serie A sono sentiti. Si rumoreggia, è normale”.

L’Indomita ha fermato in casa squadre importanti. Come si arriva ad appuntamenti del genere?
“Dobbiamo stare attenti a tutte le dinamiche. Conosciamo i giocatori nella squadra e i dirigenti. È una società organizzata, sono una grande squadra che ha avuto dei problemi come tutti. Dobbiamo rispettarla perché conosciamo il loro potenziale. Sono gli stessi che la scorsa stagione sono arrivati quarti, tranne qualche individuo”.

Voi rivedete le partite o le studiate tramite immagini?
“Sì. Il nostro secondo allenatore è anche match analyst e lo fa settimanalmente. Ogni settimana andiamo ad analizzare i punti di forza e di debolezza in modo da migliorarci e per far male agli avversari. Questa piattaforma ha creato una situazione che prima non c’era. Ora si può rivedere tutto, anche una stupidaggine come un movimento. Parlarne è un conto, rivederla un altro. Questo comporta che anche altre società facciano la stessa cosa. Ora c’è un qualcosa dove controllare. C’era la partita di cartello per cui c’erano le telecamere, ma poi basta”.

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