Eccellenza Girone B: Vigor Perconti – Colleferro

Colleferro a forza 5 ma può fare meglio: primo punto, per la giovane Vigor Perconti.

Vigor Perconti
Paolizzi, Campanella, Trinca, Placidi, Tiravia (77’ Ottaviani), Castellini (42’ Compagnucci), Galli (50’ Grimaldi), Micheli, Finucci, Rante (72’ Moro), Antonazzi.
A disp: Esposito, Casoli, Merola, Muhammad, Costatini.
Allenatore: Francesco Bellinati.

Colleferro
Ercoli, Bianchi, Virdis, Parfait, Moriconi, Porcu (68’ Cerioni), Valentino (68’ Oriano), Criscuolo, Casazza, Amici (68’ Tuta), Oduamadi.
A disp: Proietti, Calenne, Di Mauro, Oriano, Zewuiri, Giustini.
Allenatore: Enrico Baiocco.

Arbitro: Sig. Zangrilli di Frosinone.
Assistenti: Sigg. Falcetta di Aprilia e Fiore di Roma 1.

Note: ammoniti Castellini, Valentino, Trinca, Compagnucci, Casazza e il tecnico ospite, Baiocco.

Testo a cura di Max Cannalire

Vigor Perconti e Colleferro non vanno oltre lo 0-0, nonostante l’insistita intraprendenza dei calciatori casilini, oggi in versione grigia come la latente rifinitura e la mancanza di precisione negli ultimi 20-25 metri che ne ha limitato le enormi potenzialità.

Alla formazione del volenteroso Baiocco non basta Amici che può giocare persino da terzino in fase di interscambio con i compagni di avventura, né può puntare sul solo Criscuolo, tra i rari che abbia provato a limitare un’idea troppo individualista e prendere l’intero collettivo in mano.

La Vigor Perconti ha fatto il suo rischiando in un paio di circostanze nel primo periodo, in cui ha ballato come nelle migliori discoteche dei tempi di “Grease”, con un centrocampo che va rivisto in più situazioni, in cui il primo a naufragare è stato un irritante Castellini, ammonito in maniera ingenua, il modesto numero 6 che er poco non si fa cacciare per una protesta espressa all’assistente, che nel secondo tempo ha badato più a discutere con i partecipanti che a badare con precisione alle reali vicende di applicazione del regolamento. In questo Zangrilli, in un’assurda circostanza, gli è pure andato dietro…

L’occasione più ghiotta è capitata dieci minuti prima dell’intervallo a un Parfait che spreca, una volta sfruttato un vistoso buco del difensore centrale Tiravia, per il resto autore di una grintosa gara. Il tiro del numero 13 del Colleferro, espresso con un improbabile esterno destro, ha visto carambolare la palla sul fondo, tra i sospiri dei dirigenti romani.

Sull’altro lato Finucci verso la fine del primo periodo, ha guadagnato la linea di fondo saltando due avversari, ma il suo passaggio centrato non ha trovato nessuno per battere il pallone verso il secondo palo a quel punto incustodito.

Nella ripresa bene la Vigor Perconti nel primo quarto d’ora poi è stato un assolo costante, del Colleferro, che ha dimenticato ogni concetto mediano per provare a giocare con tre, quattro attaccanti, una volta inseriti, correva il 23’, Tuta, Cerioni e Oriano, in luogo di Valentino, Amici e Porcu, che avevano dato molto se non tutto. Una partita dispendiosa, più vissuta di fioretto, che di clava, con due conclusioni ravvicinate, una dal limite a botta sicura, di Oduamadi, finita alta di un nulla, hanno accarezzato il successo pieno, per il Colleferro. Che dovrà lavorare e parecchio, per partecipare al banchetto delle grandi, quando si trova di fronte una squadra ben messa in campo e da corsa.

L’errore clamoroso due esponenti della terna l’hanno commesso facendo rientrare un giocatore con il pallone in gioco proprio sulla tre-quarti difensiva della Vigor Perconti. Facendo infuriare un pubblico di solito calmo. A parte un cartellino giallo al dirigente accompagnatore di casa, l’arbitro nel primo tempo ha provato a dialogare ma nella seconda parte ha dovuto rincorrere le eccessive chiacchiere figlie di palese default in fatto di benzina di diversi calciatori. Ma avrebbe dovuto gestire meglio, alcune situazioni. Prestazione comunque discreta, quella del giovane e deciso fischietto frusinate.

La Vigor Perconti? Ottiene il primo punto in campionato, con quello che passa il convento. E di questi tempi, non è poco.

Un’altra cosa evidente che oggi non c’è più piaciuta: le troppe svirgolate con i piedi del portiere Ercoli. E’ giovane, crescerà, ma ci vorrà una buona scorta di attenzione, a passare i palloni in orizzontale, di fronte a un certo ordine nel forcing che i ragazzi percontiani hanno saputo attuare con metodo. Non a caso Bellinati è uno dei più bravi allenatori da almeno 10 anni.

Baiocco sa di poter ottenere tanto di più, dai suoi. Perché non è una macchina costruita così, a casaccio, da un gruppo dirigenziale che potrebbe riproporre Colleferro a certe altitudini, in un medio lasso di tempo.

Finisce 0-0. Con diverse riflessioni, ambo i fronti.

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