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Il presidente del Nettuno Calcio

Nettuno, Tosoni: “Staffa? L’ho esonerato per un grave errore tecnico”

Il presidente del Nettuno risponde a mister Staffa: “Abbiamo giocato più di 15 minuti senza un Under in campo”

Il presidente del Nettuno Calcio
Stefano Tosoni, il presidente del Nettuno Calcio. 

Stefano Tosoni, il presidente del Nettuno, ha replicato alle parole di Gianluigi Staffa, ai microfoni di MYSP, provando a fare chiarezza sui motivi che hanno portato all’esonero del tecnico durato in verdeazzurro soltanto tre giornate. Pesa un grave errore tecnico, così come la mancanza di risultati. Ma c’è dell’altro, perché le parole dell’allenatore non sono piaciute per niente al ‘numero uno’ della squadra sportiva dilettantistica laziale, che attualmente occupa il tredicesimo posto nel Girone A di Eccellenza Distretti Ecologici.

Vuole rispondere a Gianluigi Staffa?
“Le dichiarazioni rilasciate da mister Staffa sono state alquanto velenose. Credo che questo sia ingiustificato e non il suo esonero. Lui nell’intervista dice che i giocatori non erano presenti agli allenamenti, ma se non c’erano era solo ed esclusivamente per infortunio o per altri motivi di salute. Anche perché solo un nostro giocatore, che tra l’altro è il nostro capitano, Matteo Cioè, ha il permesso di non partecipare all’allenamento del mercoledì per esigenze lavorative. Vorrei ricordare a mister Staffa che parliamo sempre di ragazzi dilettanti e che quindi alcuni, fortunatamente per loro, lavorano.

Ci smentisce quindi il fatto che i giocatori avessero delle deroghe?
“Assolutamente sì. Non c’è alcuna deroga, se non per il giocatore che ho già menzionato. Gli altri solo per motivi d’infortunio e purtroppo quest’annata è stata molto sfortunata per il Nettuno, sotto questo punto di vista. I ragazzi ci hanno sempre messo l’impegno giusto fin dal primo giorno. Sia con il mister Panicci, sia con Staffa e ora con Gianfranco Neroni“.

E quindi quali sono i motivi legati all’esonero?
“Lui dice di non capire il perché di questa scelta, oltre ad attribuire i problemi della squadra al campo e alle luci. Ma lo scorso anno con questo stesso campo, e queste luci, abbiamo vinto a mani basse un campionato di Promozione. Il campo potrebbe essere un problema, ma non è un alibi. Tornando al suo esonero, vorrei precisare che con lui in panchina abbiamo perso 3-0 con l’ultima in classifica, l’Indomita Pomezia. Questo commettendo un errore non grave, ma un errore tecnico gravissimo per un allenatore del suo blasone e con il suo curriculum. Non ha dato modo né ai ragazzi in campo, né a chi era in panchina di poter recuperare i gol di svantaggio, visto dato che a inizio secondo tempo, preso probabilmente dal panico dato dal risultato, ha tolto in corsa il portiere Under per far entrare l’estremo difensore Over e abbiamo giocato per più di 15 minuti senza un Under in campo. Qualcosa che io, in tanti anni di esperienza, non avevo mai visto”.

E voi non glielo avete fatto notare?
“Abbiamo cercato di farglielo notare anche noi che eravamo fuori. Urlavamo e strillavamo di non fare quel cambio, il dirigente in panchina lo aveva avvisato, così come i giocatori in campo. Ma ripeto, probabilmente era stato preso dal panico del risultato e non ha ascoltato nessuno. Appoggiato con la spalla alla panchina e le mani in tasca, ha comunque continuato per la sua strada. E anche se avessimo ribaltato il risultato, sarebbe arrivata la sconfitta a tavolino e in Eccellenza questo grave errore non lo riesco a concedere. Ecco perché è stato esonerato. Perché, alle difficoltà che noi abbiamo e che stiamo affrontando, non ci possiamo permettere un mister che commette questi gravi errori tecnici”.

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Quindi è questo il motivo e non la mancanza di risultati?
“Oltre al fatto che non sono arrivati i risultati, non lo abbiamo visto così partecipe. Lui ci chiedeva sempre di fare cene e apericene con i ragazzi per fare gruppo, ma questo non è mai mancato. Anzi, c’è sempre stato. Perché il nostro è un gruppo consolidato e di certo quelle richieste non servivano per portare punti al Nettuno. Serviva un duro lavoro e nelle tre settimane dove lui è stato sul campo non lo abbiamo visto. Poi il grave errore tecnico contro l’Indomita Pomezia pesa e ha compromesso tutto quanto. Non posso accettare in questo momento, così difficile, un condottiero che possa commettere questi errori tecnici inaspettati“.

E il rapporto della squadra con mister Staffa invece com’era?
“Era sereno. Con le giuste e dovute distanze e vicinanze tra tecnico e giocatori. I calciatori si erano messi a disposizione pur avendo perso mister Panicci, ed è stato lui a fare un passo indietro per il bene della squadra. Ricordo, infatti, che non è stato esonerato ma si è dimesso lui per dare una scossa allo spogliatoio, un incentivo e una motivazione differente. Questa non è stata una decisione facile, né per lui né per noi, ma il calcio è cinico e paga sempre l’allenatore purtroppo. Uno non può cambiare venti giocatori e quindi si prova a cambiare la guida tecnica. Ma ripeto: i giocatori si erano messi a completa disposizione e il gruppo non è disunito e non lo è mai stato. Si sono sempre allenati, la loro preparazione atletica inoltre è iniziata lo scorso primo di agosto”.

È arrivato Gianfranco Neroni in panchina. 2-2 all’esordio, ha già visto un piccolo cambio di marcia, una scintilla durante gli allenamenti?
“Diciamo che con mister Neroni abbiamo ritrovato un po’ l’atteggiamento che aveva in campo durante le gare Aldo Panicci. Presente con le parole, pronto a spronare i suoi giocatori con l’atteggiamento agonistico giusto, quello che uno vuole vedere da un allenatore, e non con le mani in tasca appoggiato alla panchina, rassegnato com’era Staffa. I ragazzi lo hanno percepito e recepito. Quest’anno poi ci ha detto male anche dal punto di vista degli errori arbitrali, ci stanno un po’ massacrando. Domenica scorsa un rigore nettissimo non è stato dato da un arbitro, poco competente, per non dire incompetente. E questo purtroppo lo abbiamo trovato molto spesso. Poi noi siamo molto sfortunati nella fase conclusiva, durante la stagione non abbiamo mai avuto una punta di ruolo e questo ci ha un po’ tenuto il freno tirato. Ma ad oggi io, a figurine, non cambio i miei giocatori con nessuno della stessa categoria e del mio stesso girone. Io sono soddisfatto dei miei ragazzi, sono sicuro che daranno il massimo, fino alla fine e sono sicuro che riusciremo a sfangare questa problematica grazie anche a mister Neroni. Sono, invece, molto rammaricato per le parole di Gianluigi Staffa. La prima cosa che ha fatto è stata quella di depositare il contratto in Lega per essere comunque retribuito per il suo lavoro fino alla fine, in base a quello che avevamo pattuito. Questa è stata la sua unica preoccupazione, però adesso vedremo in fase giudiziaria, noi daremo le nostre ragioni, dato che è stato esonerato per un grave errore tecnico“.

Ce la farà il Nettuno a salvarsi?
“Io sono sicuro che i ragazzi porteranno a compimento la salvezza per quest’anno. Noi veniamo da tanti anni di assenza dall’Eccellenza e quindi paghiamo anche l’inesperienza, ma ce la metteranno tutta”.

Nettuno

Staffa: “In bocca al lupo Neroni. A Nettuno organizzazione poco professionale”

L’ex allenatore del Nettuno sul suo esonero: “Sono rimasto molto sorpreso, perché non ha nessuna spiegazione logica”

Eccellenza
L’ex allenatore del Nettuno Gianluigi Staffa.

Parla Gianluigi Staffa dopo l’esonero con il Nettuno. Fatale la sconfitta per 3-0 contro l’Indomita Pomezia per il mister, nella ventiquattresima giornata del Girone A di Eccellenza Distretti Ecologici. Al suo posto è stato scelto Gianfranco Neroni, che arriva dall’Under 19 e che al suo esordio contro in casa contro il Quarto Municipio ha pareggiato 2-2. La decisione ha lasciato sorpreso lo stesso Staffa, che ha parlato così ai microfoni MYSP.

Mister, come commenta la scelta fatta dal Nettuno?
“Sono rimasto molto sorpreso, perché non ha nessuna spiegazione logica per chi fa parte del mondo del calcio. Se tu chiami un allenatore per fare un cambiamento, non è che questo avviene dall’oggi al domani, quando c’è una situazione così gravemente compromessa nel passato dalle gestioni precedenti. Era già preventivato che al mio lavoro sarebbe servito del tempo per ricostruire la condizione atletica e mentale della squadra. Evidentemente hanno cambiato idea, è una loro scelta, ma non c’è nessuna logica calcistica. Io mi auguro per loro che porti qualche risultato”.

In tre partite ha guadagnato solo un punto.
“Il trend della squadra è lo stesso da prima del mio arrivo. Non vincono da dicembre, e con me non sono cambiati i risultati, ma il tipo di prestazione. In casa (contro la Favl Cimini, ndr.) meritavamo di vincere, qualche giocatore ha sbagliato delle occasioni e abbiamo pagato anche questa volta un errore del portiere. Diciamo che il cambiamento si vedeva in casa, forse abbiamo fatto anche la miglior prestazione dall’inizio dell’anno. Questo l’hanno detto gli altri, non io. Si iniziava a vedere un lavoro di ricostruzione, un processo al quale serviva tempo. Non è che si arriva in una situazione organizzativa così poco professionale e si riesce a cambiare tutto, facendo di colpo risultati. Può anche succedere, se sei fortunato. Ma quando alleni una squadra dove non tutti sono a disposizione, perché qualcuno ha un impegno, c’è chi ha una deroga, uno va via, uno ritorna…”.

Mancavano giocatori agli allenamenti? 
“Spesso sì”.

E com’era il rapporto con loro al riguardo?
“Io porto un tipo di lavoro che è professionalmente quello che si fa quando uno fa il calciatore. Serve allenarsi tutti i giorni, non mancare al campo e dare la disponibilità ad apprendere determinate cose. Invece per qualche motivo qualcuno era abituato a non presentarsi, senza che nessuno gli dicesse qualcosa. Oppure magari potevano avere una deroga, per loro era tutto giustificato. Con me questa cosa non accadeva. Questa non è la mia metodologia per allenare una squadra che si deve salvare. Io pretendo che la gente venga al campo e si alleni. Che posso dirti sui calciatori? Loro sanno che faccio il professionista e quindi chi viene con me si deve allenare. Sicuramente per chi non ha voglia di lavorare sono scomodo. Ma non so se questa sia una motivazione da esonero, sarebbe squalificante per loro”.

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Quali altri problemi ha riscontrato?
“Onestamente il campo non è da Eccellenza, ti alleni al semi-buio. Non lo dico io, basta andare lì alle 18:00 e ti accorgi che non si vede il pallone. C’è bisogno di altre cose se si vuole fare il salto di qualità, e magari ti riesci anche a salvare. Però voglio anche aggiungere che questa non è colpa della società, perché ognuno lavora con quello che ha. Negli ultimi anni ho sempre salvato tutte le squadre che ho preso, anche in situazioni peggiori del Nettuno. Dico però che la situazione non era il massimo per lavorare, anche se non mi sono mai lamentato di questo. Purtroppo è una realtà alla quale bisogna adeguarsi”.

Come giudica la scelta del Nettuno di affidarsi a Neroni?
Ovviamente gli faccio un in bocca al lupo. Non lo conosco personalmente, ci siamo incontrati al campo e non posso certo dare un giudizio su di lui. Spero che abbia le caratteristiche adatte per allenare il Nettuno e che possa soddisfare le esigenze della società. Magari sarà anche più adatto di me per il ruolo”.

 

Eccellenza

Eccellenza, Aurelia Antica Aurelio-Favl Cimini 2-1: Fofi torna al gol

L’attaccante dei rossoblù ha siglato la rete della vittoria nel finale conquistando i tre punti nel Girone A di Eccellenza

Eccellenza
Aurelia Antica Aurelio-Favl Cimini, il goal di Fofi © MySoccerPlayer

L’Aurelia Antica Aurelio non muore mai e rimonta uno svantaggio per l’ennesima volta nella sua stagione, la seconda consecutiva in casa. Finisce 2-1 per i blaugrana la sfida contro la Polisportiva Favl Cimini valida per la venticinquesima giornata del Girone A di Eccellenza Distretti Ecologici. Un risultato che permette alla squadra di casa di rilasciarsi nella corsa al secondo posto.

Il match si apre con alcune occasioni sia da una parte che dall’altra, con la squadra di Mastrodonato che colpisce la traversa dopo una mischia in area di rigore. Bussi fa le prove generali di quello che poi combinerà nel secondo tempo. Al 40′, però, è la Favl Cimini a passare in vantaggio grazie a un colpo di testa sul primo palo di Cuccioletta su calcio d’angolo.

Nel secondo tempo l’Aurelia Antica Aurelio affonda il colpo all’11’. Bussi si fa trovare pronto sul secondo palo e con una zampata trafigge Grussu e porta il risultato sull’1-1. Tutto in equilibrio e la partita continua con i gialloneri che non sono in grado di rendersi molto pericolosi. I blaugrana creano ma non concretizzano, soprattutto con il grande ex Costantini che spara alto a porta vuota.

Ai padroni di casa serve un colpo di testa di Fofi in pieno recupero per ribaltare la situazione e chiudere la partita. Cross di Nannini all’altezza del dischetto e zuccata vincente dell’ex Fortis Juventus che si toglie la maglia e va a prendersi l’abbraccio della tribuna dello Sbardella al 92’. L’attaccante era a digiuno dalla gara contro il Campus Eur, dello scorso 23 dicembre.

Ennesima rimonta dell’Aurelia Antica e secondo posto ancora possibile, dato che lì davanti la corsa per i playoff è ancora tutta da scrivere. Settimana prossima, i blaugrana saranno di scena a Pomezia contro l’ultimissima Indomita. Per i viterbesi, invece, è in programma la trasferta di Fiano Romano, uno scontro diretto vero e proprio per una salvezza difficile, ma possibile per entrambe.

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Eccellenza, Aurelia Antica Aurelio-Favl Cimini 2-1: il tabellino

Aurelia Antica Aurelio: Proietti Gaffi, Pecci, Del Moro, Ponzi (77′ Fofana), Cruciani, Ciampini (63′ Albanese), Carboni, Mazzone, Fofi, Costantini (73′ Nannini), Bussi (83′ Tani). A disp. Langellotti, Saccuti, De Luca, Aglietti, D’Orazio. All. Quintiliano Mastrodonato.

Polisportiva Favl Cimini: Grussu, Paletta, Scialanga, Strasser (46′ Mariani), Gemini, Lazzarini, Todora (90′ Cifarelli), Moro Jr (83′ Giurato), Menna, Cuccioletta. A disp. De Vellis, Rombola, Kepi, De Vitis, Lo Zito, Guzman. All. Rosolino Puccica.

Marcatori: 40′ Cuccioletta (FC), 56′ Bussi (A), 90’+2 Fofi (A).

Arbitro: Sig. Andrea Testani di Frosinone.

Assistenti: Giovanni Martino e Gianluca Scipione.

Note: ammoniti Fofi (A), Scialanga (FC), De Fato (FC).

Eccelenza

Eccellenza, Academy Ladispoli-W3 Maccarese 2-2: Colace ferma i bianconeri

Non sfruttano la superiorità numerica gli uomini di mister Manelli per vincere, il W3 Maccarese pareggia nell’ultima giornata di Eccellenza

La partita si sblocca subito, alla prima occasione. Azione insistita del Academy Ladispoli con Pietrobattista che mette il cross in mezzo, Paruzza appoggia per Colace che al 3′ lascia partire un destro da fuori area imparabile per D’Alessandro. Dopo qualche minuto ci provano i padroni di casa con un tiro da fuori ancora di Paruzza che però non trova la porta.

Al 17′ alla prima occasione, gli ospiti pareggiano. Azione nello stretto che libera Damiani in area di rigore, il suo sembra un cross ma la traiettoria beffarda del pallone inganna De Angelis con la palla che s’infila all’angolino. Il Ladispoli però non sembra risentire del pareggio e continua a macinare gioco. Al 25′ arriva il nuovo vantaggio dei rossoblù: Colace al limite dell’area vince un rimpallo e calcia verso la porta trovando l’incrocio dei pali della porta difesa da D’Alessandro che incolpevole può solo guardare la sfera finire in fondo al sacco.

Al 33′ arriva l’episodio che condiziona la partita dei rossoblu. Colace commette un fallo in scivolata all’altezza del centrocampo e per l’arbitro Corona è rosso diretto. L’espulsione ovviamente da una spinta in più alla W3 che si riversa nella metà campo del Ladispoli per cercare subito il pareggio ma i padroni di casa riescono a resistere fino all’intervallo.

La ripresa inizia come la fine del primo tempo con gli ospiti stabilmente nella metà campo rossoblù alla ricerca del gol. Mister Manelli butta nella mischia Russo e Di Giovanni per rinforzare il reparto offensivo mentre Castagnari toglie una punta, Pietrobattista, per inserire il rientrante Tollardo a rinforzare la mediana. E proprio il nuovo entrato Di Giovanni al 61′ si procura il calcio di rigore, su fallo di Aracri, che Starace trasforma per il 2-2.

Raggiunto il pareggio la W3 prova anche a vincerla ma De Angelis risponde prima a Di Giovanni e poi a Starace, negando il vantaggio alla formazione ospite. Il Ladispoli però si difende e riparte. All’ 80’ ha addirittura un’ occasione per trovare il vantaggio con Catese che calcia di sinistro in area di rigore ma trova la risposta di D’Alessandro. Nel finale doppia clamorosa occasione per i bianconeri con Madeddu e La Rosa che da due passi non trovano la rete.

Punto importante per il Ladispoli, soprattutto considerando l’inferiorità numerica per più di un ora di gioco. W3, invece, recrimina sicuramente una mancata vittoria che poteva accorciare il distacco dalle prime posizioni.

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Eccellenza, Academy Ladispoli-W3 Maccarese 2-2: il tabellino

Academy Ladispoli: De Angelis, Aracri, Guida (62′ Perez), Ferazzoli (87′ Giustini), Crocchianti (63′ Giustini), Salvato, Paruzza (83′ D’Aguanno), Catese, Di Curzio (56′ Nuti), Colace, Pietrobattista (46′ Tollardo). A disp. Mogliè, Pennacchi, Buonanno, Ceralli. All. Castagnari.

W3 Maccarese: D’Alessandro, Frasca (83′ Finucci), Treccarichi, Pellegrino, Di Loreto (53′ Di Giovanni), Starace (83′ Cafarelli), Buonamano (39′ Russo), Troccoli, Madeddu, La Rosa, Damiani. A disp. Esposito, Bussone, Romeo, Lo Monaco, Ambrogi. All. Manelli.

Arbitro: Corona di Roma 1.

Assistenti: Ciufoli di Albano Laziale e Capece di Ciampino.

Reti: 3‘ Colace (L), 17′ Damiani (W), 25′ Colace (L), 61’ Starace rig. (W)

Note: espulsi Colace (L). Ammoniti Aracri (L), Salvato (L), La Rosa (W).

Eccellenza, Campus Eur-Fiano Romano 1-1: Paolocci la pareggia in extremis

Eccellenza, Campus Eur-Fiano Romano 1-1: Paolocci la pareggia in extremis

Il difensore rossoneri è riuscito a trovare la rete dell’equilibrio nel finale trovando un punto prezioso per il piazzamento in Eccellenza 

Eccellenza, Campus Eur-Fiano Romano 1-1: Paolocci la pareggia in extremis
Alessio Amadio esulta per il gol dell’1-0 al Fiano Romano © MySoccerPlayer

Finisce 1-1 la sfida salvezza fra Campus Eur e Fiano Romano, in una gara ricca di emozioni e tensione. Parte forte la squadra di casa con Chimenti che in avvio impegna prima Nasti e poi Manga, che evitano la rete del vantaggio al 9 del Campus. Al 15′ ci prova Baronci direttamente da calcio di punizione, ma il portiere degli ospiti è bravo a parare coi pugni. Il bianconeri spingono e la sbloccano al 21′ con Amadio che finalizza una ripartenza con un bolide sotto la traversa. Al 29′ ancora Campus in avanti, con Nasti nega il gol a Giusto con un intervento non bello, ma efficace. Un minuto più tardi si fa vedere il Fiano con Nardecchia che, però, calcia alto.

Nella ripresa subito occasione per Chimenti, che non mette a fuoco la porta. Al 54′ ancora l’attaccante bianconero flirta col gol, ma Madonna salva sulla linea. Nella fase centrale del secondo tempo sale la tensione, in virtù dell’elevata importanza della posta in palio. Nel Fiano viene espulso Maggese, mentre nel Campus Eur Baronci si becca il giallo a seguito di un diverbio proprio col numero 11 rossonero e salteranno entrambi la prossima sfida per squalifica. Gli ospiti ci credono nonostante l’inferiorità e all’82′ Foschini nega il gol a Nardecchia. La rete, però, arriva cinque minuti dopo con Paolocci che gonfia la rete dopo un errore in uscita difensiva del Campus. Un punto a testa, che per la classifica forse accontenta più il Campus ma che lascia entrambe in una posizione ancora troppo calda per dormire sonni tranquilli.

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Eccellenza, Campus Eur-Fiano Romano 1-1: il tabellino

Campus Eur: Foschini, Pattelli, Baronci (85′ Necci), Rossi, Rondoni (90′ Ranucci), La Rosa, Calveri, Amadio (80′ Visconti), Chimenti (71′ Di Mario), Giusto (63′ Fagioli), Marini. A disp.: Santi, Pacetti, Cimaglia, Piscitelli. All. Daniele Scarfini

Fiano Romano: Nasti (85′ Attanasio), Braccio (46′ Paolocci), Manga, Madonna, Passeri, Baldinelli, Serratore (85′ De Simone), Fiorucci (93′ Gentili), Nardecchia, Delgado (76′ Pileri), Maggese. A disp.: Graziani, Politano, Stillo, Trovarelli. All. Fabio Gentili

Marcatori: 21′ Amadio (C), 87′ Paolocci (F).

Arbitro: Alessandro Iudicone (Formia). Assistenti: Rosati – Ruggieri.

Ammoniti: Maggese (F), Pattelli (C), Chimenti (C), Baronci (C), Calveri (C), Manga (F).

Espulso: Maggese (F).

 

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Eccellenza, Nettuno-Quarto Municipio 2-2: l’esordio di Neroni porta un punto

Tornano a fare punti le squadre di Neroni, all’esordio sulla panchina del Nettuno, e di Lo Monaco nell’ultima giornata di Eccellenza

Eccellenza
Sbordone segna il primo gol del Nettuno al Quarto Municipio © MySoccerPlayer

Non riesce più a vincere il Nettuno, a secco da dicembre, dalla partita in casa contro l’UniPomezia, ed è  costretto ad accontentarsi di un solo punto contro un Quarto Municipio troppo discontinuo. Per i padroni di casa pesa l’assenza di Pallocca e l’addio di Daniele Piro. Ma i padroni di casa passano subito in vantaggio al 2’ con Sbordone, bravo ad accentrarsi e a liberare il destro per l’1-0.

La risposta del Quarto Municipio arriva con Di Rollo, Alfieri, però, blocca in due tempi.  Al 18’ gli ospiti trovano l’1-1 con Tofa, bravo a metterla in mezzo ancora per Di Rollo che da due passi non sbaglia. Poco dopo sono ancora pericolosi i biancorossi con Mortaroli ma il portiere verdeazzurro in spaccata s’immola e tiene il risultato in parità. Al 38’ Sbordone, servito da Caronti, si accentra provando il tiro a giro che finisce di poco alto sopra la traversa. Un minuto dopo su una ripartenza ospite è ancora Alfieri a negare la gioia del gol agli ospiti, stavolta intervenendo su Tofa. La prima frazione di gioco si chiude così con il parziale fermo sull’ 1-1.

Il Quarto Municipio apre al meglio la ripresa, i biancorossi passano subito in vantaggio. Al 2′ Consalvi grazie a una deviazione, trova l’1-2 con un tiro dalla distanza. Cinque minuti dopo i padroni di casa trovano il pareggio: Sbordone sugli sviluppi di un corner è bravo a cercare la conclusione favorendo poi il colpo decisivo di D’Auria, che sul secondo palo ribadisce in rete. Al 7′ del secondo tempo il risultato è di 2-2. Poi è il turno di Ronci, ma il traversone per Sbordone è deviato in corner.

Il Nettuno prova in tutti i modi a trovare la rete del vantaggio, ma deve affidarsi nuovamente ad Alfieri per non capitolare. L’estremo difensore è bravo a opporsi sul tiro di Giordano. Il portiere verdeazzurro si ripete poco dopo su Mortaroli e al triplice fischio del direttore di gara il risultato non cambia. La squadra di Neroni, al suo esordio in panchina dopo l’esonero di mister Staffa, torna così a fare punti ma resta in zona playout al sestultimo posto in classifica nel Girone A di Eccellenza Distretti Ecologici. Mentre il Quarto Municipio si riprende dopo tre sconfitte di fila.

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Eccellenza, Nettuno-Quarto Municipio 2-2: il tabellino

Nettuno: Alfieri, Ronci A., Valentini, Uznanski(45’ Santese), Scardola, D’Auria, Cavallin(56’ Attianese), Cioè, Frezza(78’ Veroni), Caronti, Sbordone. A disp. Bracconi, Nardelli, Finotti, Ronci M, Carnevale, Di Legge. All. Neroni

Quarto Municipio: De Luca, Leonardi, Giordano, Rossi, Boninsegna, Luciani, Consalvi(81’Ippoliti), Mastrantonio, Mortaroli, Di Rollo(81’ Cericola), Tofa(81’ Piccirilli). A disp. Bisconti G., De Santis, Ortiz, Bisconti C., Fabiani, Settembre. All. Lo Monaco

Marcatori: 2’ Sbordone (N), 18’ Di Rollo (Q), 2′ st Consalvi (Q), 7’ st D’Auria (N).

Arbitro: sig.Scarati (Termoli).

Assistenti: Salvatori e Fadale.

Ammoniti: D’Auria, Cioè, Attianese (N), Leonardi, Mastrantonio (Q).

Eccellenza, Boreale-Anzio 2-2: pari tra nervosismo e spettacolo

Eccellenza, Boreale-Anzio 2-2: pari tra nervosismo e spettacolo

Giordani recupera la partita nel finale di gara su rigore e permette ai biancoblù di rimanere in vetta al Girone A di Eccellenza

Eccellenza, Boreale-Anzio 2-2: pari tra nervosismo e spettacolo
I giocatori di Boreale e Anzio durante il match finito 2-2 © MySoccerPlayer

Finisce 2-2 il big match tra Boreale e Anzio, con pari dosi di spettacolo e nervosismo. La gara vede partire meglio i padroni di casa, che però non riescono a sfondare. Al 26′ gli ospiti sfruttano bene un contropiede e guadagnano un calcio di rigore grazie alla deviazione di mano di Buccioni. A siglare con precisione lo 0-1 è Giordani, che calcia potentemente a mezza altezza. Gli uomini di Granieri però non perdono la calma e al 28′ trovano immediatamente il pari, grazie ad Amico, abile sul secondo palo a sfruttare di testa un bel traversone di Leonardi. Sul finale della prima frazione l’espulsione per doppio giallo di Irkov scatena la rabbia dei tifosi ospiti.

L’intervallo procede tra urla e nervosismo, ma la ripresa inizia con buoni ritmi e, al 60′, la Boreale realizza il sorpasso grazie a Barbarella, lucido sotto porta a sfruttare una respinta miracolosa di Rizzaro su Leonardi. A quel punto Guida chiama alla carica i suoi per tentare di acciuffare il pari, anche grazie all’espulsione di Barbarisi per un intervento a centrocampo. In ogni caso l’Anzio trae coraggio e all’89’ agguanta il 2-2 grazie a Giordani, che realizza il secondo penalty di giornata.

La partita sembra conclusa, ma proprio sullo scadere arriverebbe il 2-3 di Busti per gli ospiti, con il colpo di testa che viene però annullato per fallo in attacco. Al triplice fischio si scatena il parapiglia per un big match conclusosi in parità, ma che permette in ogni caso ad entrambe le squadre di poter continuare ad inseguire ancora il sogno Serie D.

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Eccellenza, Boreale-Anzio 2-2: il tabellino

Boreale: Salvati; Pesciallo, Casavecchia, Buccioni; Leonardi (66′ Barbarisi), Fonte (82′ Cannillo), Massimiani, Amico; Petrini (66′ Rega), Barbarella (73′ Castellano), De Montis (73′ Tondi). A disposizione: Papa, Santarelli, Spizzichino, Romani. All. Granieri.

Anzio: Rizzaro; Buatti (80′ Zimbardi), Galati (76′ Di Carlo), Busti, Irkov; Bencivenga, Mauro (46′ Ruggieri), Gennari; De Gennaro; Damiani (22′ Gamboni), Giordani. A disposizione: Papagna, Bruno, Sama, Farulla, Falessi. All. Guida.

Marcatori: 26′ rig. Giordani (A), 28′ Amico (B), 60′ Barbarella (B), 89′ rig. Giordani (A).

Arbitro: Vazzano di Catania.

Espulsi: 45′ Irkov (A), 77′ Barbarisi (B).

Nettuno

Nettuno, Neroni: “A un punto dai playout, penso solo al campo”

Il nuovo allenatore del Nettuno: “Servono 10-12 punti da qui alla fine del campionato per uscire da questa situazione”

Nettuno
L’allenatore del Nettuno, Gianfranco Neroni © ASD Nettuno Calcio

Mister Gianfranco Neroni si prepara al suo esordio sulla panchina del Nettuno. Ha preso in mano le redini della squadra dopo l’esonero di Gian Luigi Staffa. Arriva dall’Under 19 della società verdeazzurra e domenica 5 marzo al “Filiberto De Franceschi”, insieme ai suoi ragazzi, affronterà il Quarto Municipio nella 25ima giornata del Girone A di Eccellenza Distretti Ecologici. Neroni ha chiesto il massimo impegno ai suoi giocatori, come raccontato ai microfoni MYSP dallo stesso allenatore

Come ha trovato la squadra al suo arrivo?
“Guardi la squadra l’ho presa martedì, anche se alleno la Juniores da due anni, quindi bene o male la conoscevo. Ma un conto è vederla così durante gli allenamenti, uno conto è viverla da dentro gli spogliatoi. Non possiamo nasconderci, perché qualche problema c’è sennò non avrebbero avuto i risultati deludenti dell’ultimo periodo.

“È comunque una squadra con alcuni giocatori molto importanti. Abbiamo cercato di ricompattare la situazione, di parlare con i ragazzi più esperti con l’obiettivo di darci una mano per tirarci fuori da questa situazione ecco”.

Quale pensa possa essere la chiave per risalire la china?
“Io arrivo a dieci partite dal termine del campionato, non è che posso arrivare e stravolgere il lavoro fatto dai mister precedenti per quanto riguarda tattiche, tecniche e moduli. L’unica cosa è cercare di lavorare sulla testa dei ragazzi e di fargli capire che la società ha investito tanto e ha acquisto giocatori importanti. Non ci dimentichiamo che il Nettuno Calcio ha in rosa gente come Scardola, Porcari, Sbordone. Ragazzi di categorie superiori, anche lo stesso Piro. E poi ci sono giovani che sono bravi, per me questa squadra merita di stare nella parte medio-alta della classifica. Non dove siamo adesso”.

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Dopo tre partite è arrivato l’esonero per mister Staffa, quanto ci può voler per intervenire sulla testa dei ragazzi. Quanto spazio ha di manovra per poter cambiare qualcosa?
“La società mi ha dato piena fiducia fino a fine campionato. Le motivazioni per le quali Staffa è stato esonerato dopo sole tre giornate sono interne. Quindi non intervengo su questo argomento, noi allenatori, quando vinciamo siamo bravi, ma quando si perde… Poi magari sono subentrate altre cose, non è facile prendere una squadra in corsa e non conoscendo i calciatori. A mio favore c’è questo: il 60% dei giocatori li ho già allenati negli anni precedenti. Gli altri calcisticamente li conosco, quindi io sono avvantaggiato diciamo per quanto riguarda questo aspetto. Conosco l’ambiente, conosco i calciatori, ma credo che per Staffa magari ci sono colpe da entrambe le parti. Poi di preciso non lo so e sinceramente non m’interessa. Io penso solo a cercare di fare questo miracolo”.

Perché lo chiama miracolo?
“Perché questa società è stata costruita per fare tranquillamente la medio-alta classifica, siamo a un punto dai playout. E quelle sono partite particolari, completamente diverse da quelle di campionato, gare da dentro o fuori. Non vogliamo retrocedere dopo aver fatto una promozione e dopo gli investimenti della società. Vogliamo restare in Eccellenza

“Sì è lavorato per fare un ottimo campionato. Adesso siamo sestultimi e mancano dieci partite alla fine, dobbiamo giocare ancora con squadre importanti, alcune di queste sono in lotta per il campionato e per noi quindi è già importante fare punti fin da subito, già da domenica. A noi serviranno almeno tre vittorie buone e un pareggio, 10-12 punti da qui alla fine del campionato”.

Che cosa chiede a livello di reazione ai suoi e cosa pensa del Quarto Municipio.
“Loro hanno un allenatore preparatissimo che conosco bene e le sue squadre giocano bene a calcio. Ai ragazzi ho chiesto una reazione d’orgoglio. Perché quando le cose vanno male c’è un po’ di fermento proprio nell’ambiente. Ho chiesto la stessa cosa anche nei confronti delle altre squadre, quelle che dobbiamo incontrare. Devono sapere che il Nettuno è una signora squadra”.

Boreale

Boreale, Villi: “Ci chiamano non a caso l’isola felice. Qui si gioca senza pressioni”

Il DS della Boreale: “Volevamo un campionato tranquillo, ma adesso siamo consapevoli di potercela giocare con tutte”

Boreale
Il direttore sportivo della Boreale Maurizio Villi. © Boreale ASD

La Boreale è seconda nel Girone A di Eccellenza Distretti Ecologici. Il cammino dei viola è andato oltre ogni aspettativa, visti i presupposti di inizio stagione, con una campagna acquisti non realizzata con l’obiettivo di ottenere questo piazzamento. In ogni squadra di successo, però, ci sono dei segreti. Quello della società della Camilluccia è la tranquillità, come raccontato ai microfoni MYSP dal Direttore Sportivo Maurizio Villi.

Direttore, partiamo dall’ultimo impegno contro il Cerveteri, sconfitta 3-1. Un commento sulla vittoria.
“È stata una partita a doppio senso. Devo riconoscere un primo tempo eclatante del Cerveteri, formata da ragazzi giovani che hanno messo in campo tutta la loro esuberanza. Logicamente poi nel secondo tempo è uscita fuori l’esperienza dei giocatori più navigati della Boreale, che hanno portato dalla loro la partita. Mi hanno fatto un’ottima impressione“.

La prossima partita sarà contro l’Anzio, prima in classifica. Cosa si prova ad affrontarla da seconda della classe?
“Sapevamo dall’inizio che loro avrebbero occupato quella posizione, mentre noi stiamo andando oltre ogni aspettativa. Ci troviamo in questa posizione in classifica e ce la godiamo, seppur ben consapevoli che ci sono squadre attrezzate per occuparla, come il Civitavecchia. Devo riconoscere l’ottimo campionato del C.S. Primavera, anche loro stanno facendo qualcosa di importante. Godiamoci questo piazzamento, è già una soddisfazione aver raggiunto i punti necessari per scongiurare i Playout. Bisogna essere ambiziosi, ma allo stesso tempo umili. Abbiamo allestito una squadra per fare un campionato tranquillo, ma adesso c’è la consapevolezza del fatto che ce la possiamo giocare con tutte, su questo non ci nascondiamo. Lo dimostra il fatto che abbiamo battuto l’Anzio e il Civitavecchia”.

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Che contributo ha dato la società al raggiungimento dell’attuale piazzamento?
“Abbiamo cercato di fare un programma a media distanza per fare campionati tranquilli, confermando ogni anno i nostri pezzi pregiati. Strada facendo, ci siamo accorti di poter mettere qualche tassellino per ritrovarcelo l’anno dopo. Nella scorsa stagione, ad esempio, ci siamo resi conto che serviva qualcosa in più davanti e abbiamo preso Toscano, che sta dando un grandissimo contributo, anche se al momento dovremo farne a meno. È stato un altro valore aggiunto“.

Che clima si respira nello spogliatoio in questo momento?
“La Boreale viene chiamata non a caso “l’isola felice”. Lo slogan è “giocatore chiama giocatore”: giocatori importanti non fanno che chiedere ai nostri come si sta qui, perché è una società che fa lavorare bene, non ci sono pressioni, c’è un Presidente come Leonardi, una persona serissima che mantiene fino all’ultimo qualsiasi accordo preso con gli atleti. Questi sono i dettagli che fanno la differenza. Lo spogliatoio è coeso, sano, si respira un’aria tranquilla. A parecchi giocatori importanti farebbe piacere giocare con noi, e questa è una soddisfazione per il Presidente e per tutti noi che mettiamo tanta passione e dedichiamo tanto tempo a questa società”.

Tornando alla gara contro l’Anzio, le statistiche dicono che in casa la Boreale fa fatica a segnare. Come mai?
“Il nostro fiore all’occhiello è la difesa. Facciamo difficoltà, ma, come dicono quelli bravi, anche i professionisti, l’importante è non prenderli, che a fare gol si fa sempre in tempo. Manteniamo questa linea: l’importante è non prendere gol e farne uno più degli altri”.

Civitavecchia, D’Aponte: “Dobbiamo rimanere concentrati e pensare a noi”

Il direttore sportivo del Civitavecchia: “Contro il Campus Eur abbiamo fatto un grande secondo tempo. Ripartiamo da questo”

Daniel D’Aponte, direttore sportivo del Civitavecchia

Domenica il Civitavecchia scende in campo per la venticinquesima giornata del Girone A di Eccellenza contro l’UniPomezia. La partita è una delle più attese del fine settimana visto che vede affrontarsi due grandi squadre. Nonostante i rossoblù stiano giocando sotto tono, i nerazzurri sono al secondo posto e hanno tutte le intenzioni di rimanere in quella posizione per sognare una promozione in Serie D. Degli obiettivi della squadra e del momento del Civitavecchia ne ha parlato anche il direttore sportivo Daniel D’Aponte. Ecco le sue parole:

Col Campus Eur che partita è stata?
“È stata una partita dai due volti. Nel secondo tempo abbiamo fatto una prestazione importante che ci ha portato meritatamente a vincere la gara. Nel primo tempo, invece, eravamo più contratti e macchinosi nelle giocate che i ragazzi provano con lo staff nella settimana. Nel secondo tempo siamo riusciti dopo il risultato finale dell’1-1 siamo riusciti a trovare la rete tre volte. Dobbiamo assolutamente ripartire dal bellissimo secondo tempo fatto domenica”.

Come commenti le due doppiette di Vittorini e Hrustic?
“Quella di Manuel è quella un po’ più abituale. Nell’arco di questi primi cinque mesi con noi ci ha confermato quello che aveva dimostrato negli anni precedenti. È abituato a chiudere la stagione sempre tra i 30 e i 35 gol. Numeri pazzeschi per la categoria. Alla sua doppietta eravamo abituati. A quella di Hrustic un po’ meno perché con quella di domenica ha segnato anche il primo gol col Civitavecchia. Ci ha anche raccontato che erano più di quattro anni che non segnava una doppietta. I suoi due gol sono una piacevole sorpresa. Al di là di chi ha segnato, l’importante è che siamo riusciti a trovare la via del gol con più facilità rispetto alle ultime uscite. Era qualche gara che il Civitavecchia non riusciva a segnare quattro reti”.

Dalla partita di domenica cosa ti aspetti?
“Al di là del risultato, che ci auspichiamo possa essere positivo, quello che mi aspetto è un atteggiamento simile avuto a quello nel secondo tempo avuto con il Campus Eur. Una mentalità propositiva e volta ad essere padroni della gara. Sono gli attributi giusti che ci potranno portare a raggiungere l’obiettivo che ci siamo prefissati, ovvero completare questa cavalcata che ci può potare nelle prime posizioni per ottenere la Serie D”.

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Nelle ultime cinque partite sono arrivate solo due vittorie, due pareggi e una sconfitta. Come mai questa flessione?
“Io credo che per vederla bisogna andare un po’ più a ritroso. Parte all’ultima giornata del girone di andata che si è giocata con l’Indomita nella prima settimana di gennaio. Dopo di quella abbiamo pareggiato con il Quarto Municipio e pareggiato con W3 Maccarese e Città di Cerveteri. Quello secondo me è stato il periodo un po’ più, passami il termine, nero della nostra annata. Nelle ultime quattro siamo stati abbastanza bravi perché sono arrivati due pareggi con due squadre che, classifica alla mano, ci sono davanti. Poi abbiamo vinto col Campus Eur. Questo, secondo me, non è un periodo di flessione, ma di ripresa. Non è facile riuscire ad avere un andamento regolare e continuo nell’arco di tutta la stagione. La dimostrazione di ciò è che tutte le squadre che sono lì su, chi prima e chi dopo, hanno avuto una flessione. Anche l’Anzio. Qualche settimana fa tutti avrebbero scommesso su una loro cavalcata in solitaria. Non come il Sora, perché stanno avendo qualcosa di ineguagliabile, ma comunque molto importante. Ora stanno passando una flessione invece. Nel Girone A non ce n’è una ammazza-campionato. Così è più probabile incontrare periodi di due o tre partite in cui non si vince”.

C’è l’Anzio che dista solo dal gruppo al secondo posto. Siete fiduciosi per raggiungere il primo posto?
“Noi in questo momento non dobbiamo perdere energie per pensare a quello che può essere il nostro piazzamento finale a fine anno. Non possiamo pensare a quello che farà l’Anzio nelle prossime gare. Dobbiamo pensare solo a noi stessi. siamo convinti che se riuscissimo a dare continuità di risultati, che arrivano dalle prestazioni, siamo sicuri che riusciremo a ottenere una piazza nobile. Ad oggi non so dire se sarà primo o secondo posto, ma è poco intelligente concentrarci a fare la rincorsa su chi ci precede. In questo mo0mento dobbiamo pensare a cercare di giocarci tutte le partite a viso aperto. Dobbiamo cercare di vincerle tutte, visto che abbiamo un organico secondo a nessuno e quindi dobbiamo cercare di ottenere più punti possibili. Poi a fine anno o a quattro giornate dalla fine possiamo tirare una linea e capire quale sarà l’obiettivo”.