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Boreale, Granieri: "Segniamo poco. Zero sconfitte? È anche fortuna"

Boreale, Granieri: “Segniamo poco. Zero sconfitte? È una casualità”

“A gennaio non cambieremo la rosa, compreremo in attacco solo se si presenterà un’occasione per la Boreale. Vogliamo raggiungere la salvezza”

Boreale, Granieri: "Segniamo poco. Zero sconfitte? È anche fortuna"
Mirko Granieri, allenatore della Boreale Don Orione

Quarto posto in classifica, 19 punti totali e zero sconfitte in undici partite. La Boreale Don Orione ha cominciato al meglio la prima metà del Girone A del campionato di Eccellenza del Lazio. Fino ad ora, infatti, i neroviola non sono mai stati sconfitti in campionato, anche grazie alle filosofie di gioco di Mirko Granieri, tecnico del club. L’allenatore della squadra che gioca in Via della Camilluccia 120 ha le idee chiare per quello che aspetta il club. Tra gli obiettivi finali, quelli del calciomercato e il segreto per le zero sconfitte, ecco le parole di Granieri:

Fino ad ora siete arrivati alla 12ª giornata con zero sconfitte. Come avete fatto?
“Ci siamo arrivati cercando di sfruttare il principio del calcio moderno: attaccare e difendere con più giocatori possibili. Poi, al di là dei complimenti, c’è un po’ di casualità in questo perché tante partite le abbiamo pareggiate. Noi giochiamo per rimanere in categoria, non è  mai facile. Dobbiamo stare attenti. Il dato che emerge è dato dal fatto che per noi è importante anche un solo punto. Anche se poi questi pareggi hanno una componente casuale importante. Non entriamo in campo con l’idea di pareggiare”.

Quindi l’obiettivo della Boreale è salvarsi?
“Il nostro obiettivo, come lo scorso anno, è mantenere la categoria evitando i Play-Out. La scorsa stagione ci siamo riusciti e quest’anno siamo partiti bene, ma dobbiamo avere continuità. Questo girone è complicato. Le squadre sotto di noi a gennaio si rinforzeranno molto. Sarà complicato fino alla fine”.

Boreale Don Orione-Campus Eur 1-0, la cronaca della partita

A gennaio volete rinforzarvi?
“Se dovessimo fare qualcosa lo faremo davanti, ma non è sicuro. Se dovesse capitare l’occasione irrinunciabile bene, altrimenti rimarremo così, aspettando il rientro di Petrini che si è operato al ginocchio e ha lavorato un po’ di tempo con noi. Aspetteremo il suo rientro e speriamo che per gennaio possa tornare”.

Guardando i numeri, la difesa è la migliore mentre l’attacco no. Preferirebbe migliorare questo dato?
“Quello che voglio dalle partite è equilibrio e poi cercare di vincerle. Davanti dobbiamo migliorare però, perché non segniamo quanto creiamo. La fortuna è avere una solidità difensiva altrimenti sarebbe stato tutto più complicato. Se dovessimo fare qualcosa sul mercato sarà davanti perché è lì che mancano i gol. Boreale-Campus Eur è finita 1-0, ma abbiamo creato anche altre occasioni importanti. Altre volte le partite sono terminate 0-0 o 1-1 perché abbiamo sprecato delle possibilità”.

C’è una preparazione precisa dietro questa solidità difensiva?
“Prendere pochi gol non è una casualità. Lavoriamo tanto con tutti i giocatori che partecipano alla fase difensiva e questo è il motivo per cui le cose ci riescono bene. Nel calcio moderno, come dicevo, bisogna attaccare e difendere con tanti giocatori. Io ho una grande disponibilità da parte loro e questo diventa un vantaggio importante. Ci lavoriamo tanto e manteniamo l’attenzione alta, cercando di affrontare gli avversari individuando i loro punti di forza”.

Quando arriverà una sconfitta potrà causa un po’ di malumore?
“Credo che cambierà poco perché la mia è una squadra che ha una forte mentalità. Non cambierà niente anche perché sappiamo per cosa lottiamo, dobbiamo salvarci e raggiungere i punti necessari. Se fino ad ora ne abbiamo quasi 20 dobbiamo essere ottimisti, perché sappiamo che stiamo facendo bene e stiamo lavorando nella direzione giusta. Siamo in linea con l’obiettivo perché i punti dobbiamo raggiungerli, adesso o dopo. Non ci sarà nessun contraccolpo con la sconfitta perché sappiamo cosa vogliamo, non cambiamo obiettivo perché stiamo facendo bene”.

Alla prossima c’è l’UniPomezia. Vi state preparando in qualche modo particolare?
“Noi prepariamo le gare nello stesso modo, cerchiamo di limitare gli avversari conoscendo i loro punti di forza e cercando di mettere in campo quelle che sono le nostre qualità, che non sono poche. Sappiamo che squadra è l’UniPomezia, per cosa giocano loro e non abbiamo molto da perdere. Giocheremo con le nostre armi, senza paura cercando di ottenere qualcosa. Chiaramente abbiamo rispetto e conosciamo il valore della squadra”.

L’UniPomezia in casa ha fatto 15 punti, segna molto e subisce poco. Giocare da loro è uno svantaggio?
“Se giocano su un campo dove hanno sempre vinto e fatto bene non è casuale. Sicuramente sono abituati a stare su questo campo, quindi un vantaggio per loro c’è altrimenti non avrebbero avuto un percorso netto come quello che hanno avuto. A noi però non ci interessa, dobbiamo dobbiamo pensare a noi e cercare di dare ilo meglio anche in questa partita. Non abbiamo nulla da perdere. Non è uno scontro diretto, quindi andiamo a giocarcela mentalmente liberi dando il 180% e vediamo che succede”.

Eccellenza Girone B, Nohman: "Sora? Sono stati bravi. Vogliamo più tifosi"

Eccellenza Girone B, Nohman: “Sora? Sono stati bravi. Vogliamo più tifosi”

L’attaccante: “Nel Girone B di Eccellenza abbiamo un tifo molto caldo. Vogliamo vincere il titolo, a maggio tireremo le somme”

Da Sora all’Itri con una sconfitta in campionato da vendicare e un’eliminazione dalla Coppa Italia Eccellenza che ancora brucia. Il Gaeta domenica affronta i biancocelesti con la voglia di riscatto per le due sconfitte. La scorsa settimana, contro i bianconeri è arrivata una pesante sconfitta che ha allontanato gli uomini di Andrea Bellamio dal primo posto. Il 4-0 ha sorpreso tutti, compreso Daniele Nohman, attaccante del Gaeta, che ha archiviato subito la delusione per la gara del Tomei e ha intenzione di tornare al gol proprio contro i biancocelesti nella prossima giornata. Un derby importante a cui il numero 9 vorrebbe arrivare con una grande spinta del pubblico.

Fino a ora hai segnato 5 gol. Vuoi vincere il titolo di capocannoniere?
“Farebbe piacere, ma l’importante è vincere il campionato. Alla mia età i trofei individuali vengono dopo. L’importante è l’obiettivo del gruppo, della società e dello staff. Tutti insieme vogliamo raggiungere qualcosa di importante. I gol lo sono, ma vengono dopo”.

Parlando di obiettivi di squadra, volete tutti vincere il campionato o i play-off vanno bene?
“Il campionato è ancora lungo, noi stiamo facendo bene, ma dobbiamo migliorarci giorno dopo giorno. A maggio tireremo le somme e capiremo dove siamo arrivati. L’obiettivo è fare il meglio possibile negli allenamenti e riproporlo in partita. Facendo questo, i risultati arriveranno e di conseguenza potremmo arrivare più in alto in classifica”.

Hai segnato un terzo dei gol della tua squadra, ti piace che la squadra giochi con te o sei uno che si rende molto utile per i compagni?
“Sinceramente mi piace giocare per la squadra. Non sono un attaccante che staziona nell’area di rigore. Faccio anche quello, ma a me piace aiutare la squadra anche in fase di non possesso, nella manovra di costruzione, quindi preferisco giocare così”.

Sei uno dei più esperti. Come è cambiato il campionato di Eccellenza?
“L’anno scorso c’era una situazione particolare, con tre gironi e tante retrocessioni. Era competitivo per un discorso di squadre che non volevano scendere e c’era una situazione particolare con le prime che avrebbero fatto un triangolare. Quest’anno però lo vedo molto più competitivo rispetto allo scorso anno. Facendo due gironi è aumentata la qualità del campionato”.

In carriera hai giocato anche in altre regioni, che differenze hai trovato tra quelle e il Lazio?
“Io ho fatto quasi tutta la mia carriera nel Nord Italia. Diciamo che c’è una mentalità diversa, curano molto il settore giovanile, i campi, devono essere d’erba e fatti in un certo modo. I presidenti ci tengono proprio al manto erboso. C’è una cultura diversa, tutti provano a giocare a calcio. Qui è molto più aggressivo sulle seconde palle. Si lotta molto. È un discorso di cattiveria agonistica, lì si prova sempre a palleggiare a cercare la giocata, anche sbagliando, ma si prova sempre a giocare. C’è una filosofia diversa di gioco”.

Che differenze ci sono tra il Girone A e il B di Eccellenza?
“Qui mi sembra ci siano più piazze blasonate, più agonismo perché ci sono squadre del Frusinate con tanti derby. Questa domenica noi incontriamo l’Itri, poi andiamo a Terracina. Di tifo il Girone B è più caldo, ma le difficoltà ci sono da entrambe le parti”.

Parlando di tifosi, a Gaeta che aria si respira?
“L’anno scorso a dicembre e non veniva tanta gente. Con i risultati di quest’anno il pubblico si sta riavvicinando alla squadra e noi ne abbiamo bisogno. Nell’ultima partita a Sora c’era un ambiente caldo, una squadra spinta dai propri tifosi e secondo me nel calcio è fondamentale perché è un aiuto in più. Dobbiamo essere bravi a continuare così a fare risultati e ad avvicinare la gente. Fa piacere vedere sempre più persone al seguito ogni domenica. Nell’aria della città si sente che stiamo facendo un buon campionato. Speriamo di continuare così”.

Interviste d’Eccellenza, Andrea Bellamio

La sconfitta con il Sora ha lasciato qualche scoria? Come l’avete vissuta?
“Diciamo che è stato un risultato pesante e dico anche meritato perché hanno fatto una partita importante. Dispiace che noi non siamo riusciti a entrare in partita e gli abbiamo reso la via facile. Però bisogna ripartire, il campionato non finisce a Sora. Non abbiamo fatto una buona prestazione e dobbiamo continuare ad allenarci bene. Sono sciuro che i risultati arriveranno e quando verrà il Sora da noi cercheremo di riscattarci”.

Ti aspettavi di subire 4 gol?
“No”.

Cosa vi è mancato?
“Non siamo proprio entrati in partita. Abbiamo iniziato col freno a mano tirato, mentre loro sono passati subito in vantaggio dopo nove minuti. hanno avuto anche altre occasioni dove Riccardo è stato bravo, poi c’è stato un fuori gioco dubbio che hanno fischiato. Però non siamo mai entrati in partita e non siamo stati in grado di sfruttare le occasioni che ho avuto insieme a Zonfrilli. Poi siamo andati sul 2-0 e nel secondo tempo siamo rimasti in 10 e quindi la partita ci è scappata di mano. Hanno meritato e non c’è da aggiungere nulla, bisogna ammettere la sconfitta e dire che ad oggi il Sora è più bravo di noi. Poi a maggio vedremo dove sono loro, dov’è il Gaeta e tireremo le somme”.

Come vi state preparando per la prossima giornata?
“Sicuramente sappiamo che giochiamo contro l’Itri che è un derby. In Coppa Italia Eccellenza ci hanno sconfitto e vogliamo ripartire forte perché vogliamo lasciarci alle spalle la partita con il Sora. La nostra intenzione è ripartire più forte di prima e continuare con la nostra marcia e con il nostro miglioramento che vogliamo fare di settimana in settimana”.

marcatori

Eccellenza Distretti Ecologici: la classifica marcatori dopo l’ottava giornata

L’ottava giornata del campionato di Eccellenza Distretti Ecologici è ufficialmente terminata, le gare hanno dato vita a risultati inaspettati e sorprendenti (trovate qui l’articolo dedicato) ed i marcatori più forti dei gironi hanno timbrato nuovamente il cartellino. A fine anno si eleggerà il capocannoniere del rispettivo gruppo, dunque abbiamo pensato di aggiornarvi sull’andamento dei vari attaccanti.

Tuttavia, prima di entrare nel dettaglio, vi ricordiamo che per seguire in diretta o in differita tutte le partite del campionato Eccellenza Distretti ecologici vi basterà registrarvi gratuitamente sulla nostra piattaforma dedicata accessibile da questo link.

Classifica marcatori ottava giornata

Girone A

  1. Vittorini (Civitavecchia): 14
  2. Fofi (Aurelia Antica Aurelio): 9
  3. Racaniello (Aurelia Antica Aurelio): 5
  4. Sbordone (Nettuno): 5
  5. Mancini (Astrea): 4
  6. Danieli (UniPomezia): 4
  7. Rossi (UniPomezia): 4
  8. Damiani (W3 Maccarese): 4
  9. Catese (Academy Ladispoli): 3
  10. Castro (Astrea): 3

Girone B

  1. Compagnone (Monte San Biagio): 6
  2. Accrachi (Ferentino): 6
  3. Nohman (Gaeta): 5
  4. Mastromattei (Fonte Meravigliosa): 5
  5. Ciotoli (Audace): 5
  6. Bellante (Gaeta): 4
  7. Tozzi (Sora): 4
  8. Laurato (Villalba): 4
  9. Fioretti (Terracina): 4
  10. Federici (Torrenova): 4

Queste sono entrambe le classifiche marcatori dei gironi, che come vedete trovano al comando Vittorini e Compagnone, con il primo che continua a tenere un rullino di marcia davvero impressionante. Sicuramente il girone A sta macinando più gol, visto e considerato che Fofi dell’Aurelia Antica Aurelio sembra davvero in gran forma, ma siamo sicuri che anche Rossi dell’UniPomezia tornerà presto a segnare come ci ha abituati la scorsa stagione.

Discorso fondamentalmente diverso per quanto concerne il Girone B, che vede Compagnone e Accrachi in testa, ma a solo una marcatura di distanza rispetto a tutti gli altri contendenti. In questo gruppo la lotta per il vertice ad ora è sensibilmente più combattuta, vedremo alla lunga chi riuscirà a spuntarla.

Prima di lasciarvi, inoltre, vi ricordiamo che se non volete perdervi gli highlights di tutte le partite del campionato di Eccellenza e del settore giovanile dei vari campionati Élite, vi basterà iscrivervi al nostro canale YouTube.

Salvatore Sasà Cangiano si presenta al Città di Anagni Calcio

Città di Anagni, Cangiano: “Il sedicesimo posto non ci compete”

L’allenatore approda al Città di Anagni: “Da oggi si azzera tutto e si ricomincia. Contro il Fonte Meravigliosa vogliamo vincere”

Salvatore Cangiano è il nuovo allenatore del Città di Anagni Calcio. In precedenza, il tecnico ha guidato in Eccellenza il Campus Eur, da cui ha deciso di separarsi nei giorni scorsi. Il 17 ottobre, infatti, è arrivato l’addio al club bianconero dopo due anni sulla panchina. Nell’ultima parentesi, però, i risultati sono venuti a mancare con soli 7 punti conquistati in 6 giornate e una differenza reti negativa con 7 gol segnati e 10 subiti. Con la squadra a un passo dai Play Out, Cangiano ha deciso di dimettersi e ora ha abbracciato il progetto del Città di Anagni. I biancorossi sono attualmente sedicesimi nel Girone B di Eccellenza con soli 6 punti nonostante i soli 7 gol subiti. L’allenatore si è presentato ai canali ufficiali del club, ecco le sue parole:

Come ha deciso di accettare questo progetto?
“Ci ho messo poco ad accettare la proposta del direttore Tomassi perché Anagni è una piazza importante nel Lazio. È una squadra che conoscono tutti. Arrivo qui con molto entusiasmo, sono contento di cominciare ad allenare un club che secondo me è molto forte. La piazza nella regione, poi, è importante”.

Partenza difficile, ma c’è tutto il materiale per far bene
“Sì, da oggi si azzera tutto e si ricomincia da capo. È evidente che in questo momento l’Anagni ha una posizione in classifica che non gli compete e già da domenica inizieremo a lavorare per cercare di rialzarci”.

Domenica ci sarà una partita difficile, su un campo particolare
“Il caso ha voluto che la mia prima partita fosse su un campo che da due anni e mezzo ho calpestato e lavorato, quello del Campus Eur. Incontriamo il Fonte Meravigliosa che è una squadra ostica, ma noi abbiamo esperienza e da giocatori importanti dobbiamo essere consapevoli di andare lì e cercare di vincere”.

Ringraziamo i canali ufficiali del Città di Anagni per averci fornito il materiale foto e video.

Daniele Scarfini

Zona MYSP, intervista a Daniele Scarfini: “Sono molto motivato perché fa sempre piacere essere richiamato da una società in cui hai lavorato in passato”

Da poco è arrivata l’ufficialità che Daniele Scarfini è il nuovo allenatore dell’Eccellenza del Campus Eur, questo si tratta di un vero e proprio ritorno al passato per le Tigri dell’Eur che, dopo le dimissioni di Cangiano, hanno già provveduto a trovare un successore. Per l’occasione abbiamo avuto modo di scambiare quattro chiacchiere con il nuovo tecnico, di seguito trovate l’intervista integrale.

Sappiamo che già in passato ha guidato il Campus, come sta vivendo questo ritorno?

Sono molto motivato perché fa sempre piacere essere richiamato da una società in cui hai lavorato in passato, questo vuol dire che sicuramente hai lasciato un buon ricordo. In quel periodo abbiamo fatto bene, sono stati due anni importanti: un terzo posto il primo anno ed una salvezza altrettanto importante nel secondo, con una squadra giovane. Essere stato richiamato è veramente motivo di grande orgoglio, il Campus Eur è una società che in questo momento ha delle basi forti ed è ambita un po’ da tutti quanti, giocatori e allenatori.

La rosa generale è cambiata di molto rispetto al suo precedente corso, cosa pensa della squadra attuale?

La rosa di quest’anno è di primissimo livello, quindi indipendentemente dalla problematiche che ha avuto fino a questo momento è una squadra che avrebbe il dovere di competere quanto meno tra le prime tre o quattro squadre.

Ci sono stati diversi infortuni che, a parer nostro, sono stati decisivi per i risultati attuali, ha già un’idea di come fare prima di avere nuovamente tutta la rosa a disposizione?

Gli infortuni chiaramente fanno parte del gioco, ti limitano un po’, anche perché non sai mai quando andrai a mettere la squadra che, magari, hai ideato all’inizio del campionato. Sicuramente sotto questo aspetto è un pochettino limitante nelle partite che si vanno ad affrontare.

Abbiamo una settimana per preparare una partita importante, vediamo come trovare il giusto equilibro con i giocatori. Soprattutto in virtù del fatto che ci sono degli infortunati, è un motivo in più per i ragazzi che scenderanno in campo di dimostrare il proprio lavoro. Io credo molto nelle motivazioni e credo molto che se vuoi ottenere qualcosa, se sei un giocatore valido, quando hai la tua opportunità la devi sfruttare.

Ci può raccontare come è nata l’idea del ritorno? Aveva anche altre offerte o è stato facile accettare?

Ti dico la verità, mi aspettavo di trovare squadra prima, anche perché dopo il campionato fatto lo scorso anno credevo di trovare subito una sistemazione. Così non è stato, ma allo stesso tempo non pensavo di avere diverse offerte nel corso della settimana, quindi sotto questo aspetto sono stato contento. Tuttavia conoscendo la società, il direttore sportivo e la squadra, non ho esitato ed ho accettato immediatamente.

Ha già un’idea su dove intervenire per migliorare la situazione, magari proponendo un tipo di gioco diverso oppure cercando di creare una squadra più solida?

Quando subentri devi capire subito i punti forti ed i punti deboli della squadra, a me personalmente piacciono le squadre solide, quelle che prendono pochi gol. Andremo a lavorare su questo, perché poi, vedendo i dati riguardanti la squadra, forse ci sono troppi gol subiti, questo spesso determina l’andamento della partita. Lavoreremo sicuramente su qualcosa di più solido, non so quanto tempo ci vorrà ma bisognerà essere bravi tutti ad applicarci, io devo essere veloce perché siamo in una fase del campionato importante, poi i ragazzi devono essere bravi ad applicarsi il prima possibile, cercando di dare il meglio durante la settimana.

Che obiettivi si pone da qui a fine anno?

L’obiettivo adesso è quello di uscire da questa situazione, quindi di trovare nelle prestazioni di ogni domenica la continuità di risultati. Poi è chiaro che l’obiettivo una volta alzata l’asticella sarà quello di stare tra le prime in classifica, sicuramente non è semplice in questo momento però questo deve essere il nostro obiettivo.

Sappiamo che molti allenatori che ora stanno fermi avrebbero desiderato la chiamata del Campus, come la fa sentire essere stato scelto?

So benissimo che si tratta di una società ambita da tanti allenatori, questo per me è motivo di orgoglio ed in virtù di quanto detto sono stato velocissimo ad accettare.

Quanto è cambiato a parer suo il campionato rispetto lo scorso anno?

Negli ultimi anni ho visto squadre forti ed un campionato che si è alzato di livello. Questo comporta che anche gli allenatori siano sempre più preparati e sempre più attenti a quello che può essere un modulo, uno schema o la gestione del gruppo. L’Eccellenza è un campionato veramente difficile, nel Girone A ci sono squadre che erano date subito per favorite e invece stanno faticando.

Il suo esordio avverrà in casa in una partita importante contro il Civitavecchia, squadra che tra le sue fila ha un bomber implacabile come Vittorini. Cosa si aspetta da questo avvio importante?

Il Civitavecchia è un test davvero molto importante, è una squadra forte ed una tra le favorite. Ha un attacco di primissimo livello, quindi per noi, ma soprattutto per me, è un banco di prova in cui valutare la squadra. Io mi aspetto sicuramente una grande prestazione, così da capire quali possano essere gli errori ed i nostri possibili punti di forza. Da una parte avremo un compito molto difficile ma dall’altra sono contento di incontrare una squadra forte, così da capire subito di che pasta siamo fatti.

Vuole lasciare un piccolo messaggio prima di chiudere?

Ci tenevo a fare un in bocca a lupo a Cangiano, che reputo un allenatore importante per queste categorie e che, fortunatamente, con la nuova regola potrà subito allenare.

salvatore cangiano

Zona MYSP, intervista a Salvatore Cangiano: “Ho salutato il gruppo con la consapevolezza di aver lasciato in loro qualcosa di me”

Nei giorni scorsi abbiamo appreso la notizia che Salvatore Cangiano ha presentato le dimissioni per quanto concerne la guida della panchina del Campus Eur, decisione che l’allenatore ha maturato in queste settimane in cui i risultati per la sua ormai ex squadra non sono stati quelli sperati.

Proprio in virtù di questo abbiamo scambiato quattro chiacchiere con il tecnico, cercando di comprendere il suo punto di vista e di capire come ha maturato la decisione di lasciare il Campus. Di seguito trovate l’intervista integrale: 

Salve mister, mi può dire qualcosa riguardante le ultime settimane?

Il mio più grande rammarico è non aver mai avuto a disposizione tutta la squadra, ci sono stati tanti infortuni di molti giocatori presi quest’anno. Avrei voluto davvero schierare la rosa che avevamo in testa io ed il direttore, ma gli infortuni ci sono stati e anche importanti: si sono fatti male entrambi i portieri Foschini e Spezi, poi anche La Rosa, Manga, Rondoni, Otero, Cano, D’Urso è mancato nelle le prime due giornate, per fortuna abbiamo preso Giusto in tempo per la terza.

Il problema è che in sole sei partite di campionato più la Coppa Italia non ho mai avuto davvero a squadra a disposizione nella sua interezza e, siccome i risultati non stavano arrivando, si stavano per creare i primi malumori. Per questo ho preferito dare io le dimissioni per salvaguardare il bellissimo rapporto che ho con la società, così da non rovinare quanto di bello fatto in questi anni.

Quando ha maturato la decisione di andar via?

Il mio staff sapeva che già avevo preso questa decisione, sarei andato via anche dopo una vittoria, ho salutato i giocatori uno ad uno sapendo che stavano tutti dalla mia parte. Mi sono arrivati anche dopo i loro messaggi, alcuni hanno provato a farmi cambiare idea ma avevo già preso la mia decisione. Alla fine quello che resta è proprio questo, il rapporto con i giocatori per me è fondamentale, ho salutato il gruppo con la consapevolezza di aver lasciato in loro qualcosa di me, questa è una cosa che mi porterò sempre nel cuore.

Ha alcuni rimpianti su determinate scelte tecniche? Avrebbe potuto fare qualcosa di diverso?

Rimpianti sulle scelte? Assolutamente no, purtroppo come detto non ho mai avuto la rosa davvero a disposizione causa infortuni, questi hanno ridotto le scelte a mia disposizione. Non sono mai riuscito a schierare la squadra che avevo in testa, è stata principalmente una corsa alle emergenze. Questa situazione ha sicuramente contribuito a non far andare le cose per il verso giusto, ma quando te ne vai ed i giocatori cercano di farti cambiare idea vuol dire che in cuor loro sanno che tu hai fatto il massimo e non bisogna avere rimpianti.

Già idee sul futuro?

Con la nuova regola posso andare ad allenare in tutte le squadre tranne in quelle del girone in cui ho già allenato, quindi attualmente sono sul mercato ma solo per quanto concerne le società del Girone B. Dunque se dovesse arrivare l’occasione mi farò trovare pronto, ma per adesso non c’è ancora niente.

Vuole rilasciare delle ultime parole per la sua ex squadra?

Ovviamente faccio un grande in bocca a lupo ai ragazzi ed al nuovo mister, vedrete che quando tra qualche settimana avrà tutta la rosa a disposizione il Campus tornerà a lottare per i vertici, perché non ho mai nascosto che il valore della rosa a disposizione è quello. Per il livello dei giocatori a disposizione, i primi posti sono abbordabilissimi. Io purtroppo, come detto, non ho avuto la fortuna di schierarli tutti insieme, ma sono sicuro che una volta che la rosa tornerà completa al 100% faranno vedere di che pasta sono fatti.

campus eur scarfini

Campus Eur: Daniele Scarfini è il nuovo allenatore dell’Eccellenza

Dopo la separazione tra Cangiano ed il Campus Eur avvenuta nei giorni scorsi (qui trovate l’articolo in questione), era inevitabile un nuovo volto sulla panchina delle Tigri dell’Eur. Vi avevamo già parlato del possibile ritorno di Scarfini, la trattativa era ai dettagli ma adesso è arrivata l’ufficialità. 

Il Campus Eur quindi, anche tramite i suoi canali social, ha ufficializzato questo ritorno, visto che in passato Scarfini aveva già guidato la squadra. Adesso il mister si troverà una rosa ben più competitiva rispetto al passato, a lui l’arduo compito di raddrizzare la nave e risollevare le sorti dell’attuale classifica che non sorride ai bianco-neri.

campus eur cangiano

Campus Eur: Cangiano non è più l’allenatore dell’Eccellenza

Tramite i canali ufficiali del Campus Eur abbiamo appreso della separazione tra il tecnico Salvatore Cangiano e la società, causa gli ultimi risultati negativi della squadra. Da una nostra costatazione è emersa che l’ormai ex tecnico delle Tigri dell’Eur ha dato lui stesso le dimissioni dopo l’ultima giornata di campionato, partita in cui il Campus Eur ha rimediato una nuova sconfitta (qui potete recuperare la cronaca della partita).

Dopo un mercato estivo scoppiettante ci si aspettava una partenza ben diversa dal Campus che, dopo un avvio importante nella prima giornata contro l’UniPomezia, non è riuscito a mantenere la rotta. Attualmente la panchina resta vacante, ma voci insistenti danno come successore di Cangiano il tecnico Daniele Scarfini, che già in passato si è seduto sulla panchina della società.

coppa italia eccellenza

Coppa Italia Eccellenza: tutti i risultati dei sedicesimi di finale

I sedicesimi di finale si sono finalmente conclusi e, come da prassi, in alcuni campi si sono visti risultati davvero inaspettati. Primi di scendere nel dettaglio, vi ricordiamo che per seguire le partite in diretta o in differita, sia di Coppa Italia che di campionato, vi basterà registrarvi gratuitamente alla nostra piattaforma che trovate al seguente link.

Di seguito tutte le partite con i relativi risultati: 

Academy Ladispoli – Campus Eur 2-0
Terracina – Pol. Insieme Formia 0-2
Audace 1919 – Colleferro 1-3
Centro Sportivo Primavera – Anzio Calcio 1924  4-1
Certosa – Vicovaro 1-1 (6-5 dcr)
Ferentino – Sora 0-4
Fonte Meravigliosa – Astrea 0-0 (2-4 dcr)
Indomita Pomezia – Boreale Don Orione 1-1 (2-4 dcr)
Itri Calcio – Gaeta 2-0
Luiss – Atletico Torrenova 1986 2-1
Nettuno – Falaschelavinio 2-1
Pol. Faul Cimini – Città di Cerveteri 2-0
Pro Calcio Tor Sapienza – Villalba Ocres Moca 1952 1-2
UniPomezia 1938 – IV Municipio 2-0
Vis Sezze – Città di Anagni 2-2
W3 Maccarese – Civitavecchia Calcio 1-2

eccellenza 12

Eccellenza Distretti Ecologici: le gare di cartello del fine settimana

La sesta giornata del campionato Eccellenza Distretti Ecologici racchiude delle gare molto interessanti, visto e considerato che ormai le squadre pian piano stanno prendendo le misure tra loro. Le quattro gare che come vi consueto vi proponiamo saranno ricche di sorprese, oltre che in alcuni casi si rivelano essere match già decisivi in ottima classifica. Prima di entrare nel dettagli, vi ricordiamo che per seguire in diretta o in differita vi basterà registrarvi gratuitamente alla nostra piattaforma dedicata che trovate a questo link.

Anzio Calcio 1924 – UniPomezia 1938 

Terza contro sesta, ma la classifica è ancora corta e sono entrambe a nove punti. L’Anzio viene da una grande vittoria in trasferta ai danni del Campus Eur, mentre l’UniPomezia anche è uscito vittorioso per 3-0 dalle proprie mura. Ci aspettiamo una gara ricca di azioni, tra due squadre che sulla carta si equivalgono e vorranno cogliere l’opportunità di scavalcarsi in classifica.

Centro Sportivo Primavera – Campus Eur 1960 

Da una parte il Centro Sportivo Primavera che sta sorprendendo tutti, inizio davvero sorprendente certificato dall’attuale secondo posto in classifica, dall’altra invece il Campus Eur, dalla quale ci si aspettava tutt’altro avvio e, nonostante l’enorme valore della rosa, la squadra di Cangiano si ritrova all’undicesima posizione. Il Centro Sportivo Primavera non avrà voglia di fermarsi, mentre il Campus deve necessariamente rialzare la testa, sia dopo la sconfitta nell’ultima giornata di campionato che dopo l’eliminazione al primo turno di Coppa Italia avvenuta mercoledi.

Colleferro – Gaeta 

Per il Colleferro vale lo stesso discorso del Campus Eur, ci si aspettava un’altra partenza ma ad ora non sta rispettando le aspettative. Nell’ultima giornata di campionato è arrivata una sconfitta proprio nei minuti finali, adesso proveranno sicuramente a sfruttare le mura amiche per ritornare alla vittoria. Il Gaeta invece deve obbligatoriamente restare in corsa, dato che attualmente sono secondi a pari punti con il Sora che sembra proprio non volersi fermare.

Sora – Audace 1919 

Sora contro Audace è probabilmente la partita più attesa, dato che si tratta di prima contro quarta con solo due punti di differenza. Il Sora potrà sicuramente fare affidamento sul suo bomber Tozzi, che in questo avvio di campionato sta segnando a raffica. L’Audace invece vuole continuare a stupire e, dopo la vittoria dell’ultima giornata, vorranno sicuramente bissare il successo.