Autore: Valerio Bertolelli

Colleferro-Sora, tremano le porte nello scontro al vertice

Colleferro-Sora, tremano le porte nello scontro al vertice

Colleferro e Sora, che si sfidano domenica per cambiare le sorti della vetta del Girone B, hanno segnato più di tutti fino ad ora

Colleferro-Sora, tremano le porte nello scontro al vertice
Nnamdi Oduamadi e Andrea Costantini

Le porte hanno cominciato già a tremare con l’area di rigore che si prepara a diventare teatro di una sfida che si preannuncia interessante. I portieri di Colleferro e Sora si stanno concentrando il più possibile per domenica, quando alle 11 le due squadre si affronteranno nella 15ª giornata di Eccellenza Girone B. I rossoneri, affrontano allo Stadio Andrea Caslini i bianconeri primi in classifica. Uno scontro al vertice, i rossoneri sono terzi a -14, che per i padroni di casa può significare accesso ai Play-Off. Vincere contro i primi in classifica, infatti, potrebbe permettere a Scaricamazza di raggiungere il Gatea, impegnato nel big match con il Villalba.

La partita è molto interessante non solo perché si affrontano due grandi squadre del calcio regionale laziale, ma anche perché Colleferro-Sora è la sfida tra i due migliori attacchi del Girone B di Eccellenza. Costantini e compagni, infatti, sono al primo posto della classifica con ben 48 reti segnate in 14 partite, circa 3.4 a gara. Il club capitanato da Amici è al secondo gradino dei club che hanno segnato di più: 28 gol, una media di 2 a partita. Una sfida non semplice per Ercoli e Vento che dovranno vedersela con i reparti offensivi più prolifici del campionato.

Colleferro-Sora, Costantini e Corsetti sfidano Oduamadi

I padroni di casa possono contare sul talento di Nnamdi Oduamadi che ha raggiunto quota 7 centri fino ad ora. Oltre all’ex Milan, Scaricamazza si affida a Roberto Criscuolo e Matteo Amici, due centrocampisti con il vizio del gol. Il primo, infatti, ne ha già segnati 5, mentre il capitano 4. Dall’altra parte, il Sora conta su Corsetti e Costantini, che occupano la vetta della classifica marcatori a pari merito con 9 reti. La particolarità è che il secondo è un difensore centrale con il vizio di gonfiare la rete oltre a impedire gli attacchi degli avversari. In caso i due non riuscissero a sfondare la difesa del Colleferro, in cui torna Bianchi dopo l’indisponibilità delle ultime gare, ci proveranno Tozzi (7 gol), Origlia (5) e Pagliaroli (4).

A sfavore del Colleferro non ci sono solo 20 gol in meno, ma anche il dato sui gol subiti in generale. I rossoneri, infatti, sono stati trafitti 21 volte e questo rende la loro difesa la quinta peggiore del Girone B di Ecellenza. Il Sora, invece, ha la migliore con soli 10 palloni lasciati finire nella loro porta. Un dato importante per la squadra del basso Lazio che subisce troppi gol per la posizione che occupa in classifica. Se si analizzano le partite in casa e in trasferta, i rossoneri hanno segnato 16 reti e subite 12, mentre fuori casa ne hanno fatte 12 e prese 9. Il Sora, invece, nel Tomei è andato in rete 20 volte, subendo 4 gol mentre fuori casa ne ha siglate 28 e subite 6. Uno sbilanciamento per il Colleferro che spinge e si scopre di più sotto la spinta dei propri tifosi, mentre per Costantini e compagni l’unico insuccesso della stagione è arrivato proprio lontano dal proprio stadio a Itri.

 

Eccellenza, Vittorini inarrestabile: in gol da 11 partite di fila

Eccellenza, Vittorini inarrestabile: in gol da 11 partite di fila

L’attaccante del Civitavecchia si è fermato solo alla terza giornata di Eccellenza, fino ad ora ha già segnato 20 reti

Eccellenza, Vittorini inarrestabile: in gol da 11 partite di fila
Manuel Vittorini, attaccante del Civitavecchia, è a quota 20 gol in campionato

Il campionato di Eccellenza è arrivato alla quattordicesima giornata con i due Gironi che sono quasi al giro di boa. Mancano tre partite alla fine della prima parte della stagione, con le classifiche che hanno preso forma e danno le prime sentenze. In vetta al tabellone del Girone A c’è il Civitavecchia con 31 punti conquistati e 34 gol segnati. La maggior parte di questi, porta la firma del giocatore più incisivo fino ad ora: si tratta di Manuel Vittorini, che sta trascinando i neroazzurri alla vetta grazie alle sue 20 reti fino ad ora.

Eccellenza, Civitavecchia-Falashelavinio 2-1: Di Dionisio risponde a Fatarella e Vittorini

Numeri impressionanti, quelli dell’attaccante classe 1989 che sta ripagando la società per la scelta di averlo ripreso in estate. Nella scorsa stagione, infatti, Vittorini vestiva la maglia della Polisportiva Favl Cimini. Un investimento importante quello del Civitavecchia che si è assicurato una macchina da gol capace di scrivere un nuovo record fino ad ora. Il numero 7 è finito sul tabellino dei marcatori per ben 11 partite di fila e non accenna a fermarsi. L’ultima gara in cui ha messo il timbro è quella con il Falaschelavinio vinta 2-1. La serie sarebbe potuta essere più lunga con 14 gol su 14 partite giocate, ma alla 3ª giornata con il Cerveteri il trentatreenne non ha trovato il gol che poi è arrivato una settimana dopo.

Eccellenza, record vittorini: nessuno con i suoi numeri

Se si analizzano entrambi gli gironi del campionato di Eccellenza della Regione Lazio, si può notare come Vittorini sia il più prolifico di tutta il calcio nostrano. Al secondo posto della serie di gol più lunga ci sono Andrea Sbordone e Vincenzo Compagnone. Il primo con il Nettuno è andato in rete in sei partite consecutive, ma la sua cavalcata si è fermata alla 12ª giornata quando ha affrontato il Centro Sportivo Primavera. Anche il Tiburon, che ora è al Vis Sezze, ha gonfiato la rete per 6 settimane di fila.

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Alle loro spalle c’è un Andrea Costantini, difensore atipico del Sora che guida la classifica marcatori del Girone B con ben 9 reti. Il bianconero è riuscito a segnare per ben cinque giornate consecutive, posizionandosi al terzo posto dei giocatori più prolifici in questa stagione. Piazzamento molto interessante per il centrale, che chiude la Top 3 nonostante il suo lavoro sia evitare di prendere gol, piuttosto che farli.

Eccellenza, Costantini: "Il Sora ha fame. Certosa? Sarà difficile"

Eccellenza, Costantini: “Il Sora ha fame. Certosa? Sarà difficile”

Il difensore: “Non pensavamo che avremmo avuto tutto questo distacco dalla seconda. Del Girone A di Eccellenza vorrei sfidare l’UniPomezia”

Eccellenza, Costantini: "Il Sora ha fame. Certosa? Sarà difficile"
Andrea Costantini, difensore e capitano del Sora

Primi nel Girone B di Eccellenza a 11 punti dal Gaeta secondo in classifica, 45 gol fatti e 10 subiti in tredici giornate. Il cammino del Sora in questa stagione è segnato da soli successi, ben 12 (nessuno in Italia come loro) con una sola sconfitta arrivata alla prima di campionato. Il 4 settembre, infatti, l’Itri è riuscito a vincere 1-0  contro i bianconeri che da quel giorno hanno inanellato una lunga serie di successi. Lezione imparata, come ha ammesso lo stesso difensore centrale classe 1985 che è primo nella classifica marcatori insieme a Tozzi e Federici, attaccanti di professione. Andrea Costantini, centrale con il vizio del gol – 9 fino ad ora – è stato intervistato da My Soccer Player, ecco le sue parole:

Siete primi a +11 dalla seconda, siete soddisfatti?
“Non è facile rispondere a questa domanda. Sì, siamo soddisfatti,  ma non credevamo di averte tutto questo divario. Con la squadra fatta in estate però sapevamo che saremmo stati lì sopra a dicembre. L’importante è stato non smantellare la società perché adesso è difficile non mantenere chi non gioca, ma l’obiettivo comune è vincere, quindi tutti quelli che sono importanti rimangono dentro la rosa”.

Voi non perdete dalla prima giornata, come ci siete riusciti?
“Sicuramente il post preparazione riserva sempre qualche sorpresa, per noi lo è stato a Itri. Con giocatori brevilinei, sono entrati subito in condizione. A noi è servito un po’ di tempo, ma dopo la sconfitta siamo rimasti calmi, così come la società e da lì siamo partiti. Adesso non è finita perché non è che abbiamo vinto ancora qualcosa”.

Cosa avete avuto in più rispetto alle altre squadre?
“Di sicuro il carattere. Noi ci adattiamo subito agli avversari. Quando non si può giocare accorciamo in avanti e lanciamo lungo, cosa che le altre squadre non fanno. Siamo consapevoli di avere anche una rosa forte e una panchina lunga, quindi per ogni evenienza abbiamo la soluzione pronta”.

In campionato avete fatto 12 vittorie consecutive, come la vivete?
“A noi porta allegria, con il sorriso poi le cose rendono meglio. Però, non dobbiamo abbassare la guardia, perché le squadre che incontriamo ogni domenica vogliono toglierci questo record. Dobbiamo essere più forti delle loro motivazioni perché l’obiettivo è vincere e riportare il Sora in Serie D”.

Avete il miglior attacco e la miglior difesa del campionato. Qual è più importante?
“Essendo un difensore ti direi la miglior difesa. La possibilità di fare gol ce l’abbiamo sempre e comunque. Anche quello che ci dice il mister è di non subire gol perché tanto davanti siamo forti e il gol prima o poi lo facciamo. Solo a Itri non ci siamo riusciti, ma ci è servito di lezione”.

Nell’ultima partita avete segnato 8 gol, quanta fame ha il Sora?
“Tanta perché anche chi subentra vuole dimostrare di poter giocare titolare e questa è una forza. Anche il mister se ne accorge e per lui è difficile fare la formazione lasciando fuori gente come Origlia, Di Stefano, Palombi o Lapenna. Di conseguenza è difficile per il mister, ma noi siamo forti così perché ognuno di noi vuole dimostrare qualcosa”.

Sei uno dei più esperti del campionato, cosa ne pensi del livello dell’Eccellenza?
“Rispetto allo scorso anno in cui c’erano tre gironi le rose sono più forti. Se guardi le prime sei o sette in classifica, nei titolari ci sono tutti giocatori talentuosi. Domenica affrontiamo il Certosa che ha Colasanti che è fortissimo, Dovidio e Passiatore, poi ne dimentico altri. Sono giocatori importanti, che hanno fatto categorie e penso che il campionato si è livellato verso l’alto. Ci sono molte squadre pronte a dare battaglia, come il Colleferro che si è rinforzato ora a dicembre”.

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Parlando proprio del Certosa, che partita ti aspetti?
“Scorbutica, loro vengono da 4 vittorie di fila e hanno passato un momento non facile, ma solo a livello di risultati. Il mister l’ha studiata e noi cercheremo di vincerla come abbiamo sempre fatto, tenendo sempre conto di Colasanti e Dovidio. Per nostra fortuna Passiatore è squalificato (ride ndr.). Sono una squadra importante”.

In caso dovesse arrivare la sconfitta si creerebbero malumori oppure vi siete tolti un dente?
“Io dico che la sconfitta è sempre dietro l’angolo e noi dobbiamo allontanarla il più possibile. Dovesse arrivare un risultato negativo è chiaro che dispiace, perché la striscia di vittorie consecutive porta dei record, a scrivere la storia del calcio laziale. Noi dobbiamo raggiungere il prima possibile la vittoria del campionato. Di ogni eventuale sconfitta si analizzerebbero i motivi e le cause. Poi, avendo una società dietro preparata, con ragazzi che sanno cosa significa una sconfitta, questa deve essere metabolizzata il prima possibile. Poi mercoledì abbiamo la Coppa Italia e anche quella è importante”.

Dell’altro girone ne sfideresti qualcuna?
“Del Girone A di Eccellenza mi piacerebbe sfidare l’UniPomezia, sulla carta sono i più forti dell’altro girone, anche se stanno dimostrando di meno. Poi lì ci sono tanti amici e penso sia una gara divertente da giocare”.

Quanto è importante la spinta dei tifosi?
“Di sicuro aiuta, tanto. Poi è bello vedere tanta gente appassionata che, sia ora, domenica pomeriggio o in mezzo alla settimana, ci segue. Poi Sora non la scopro di certo io per il tifo passionale dei tifosi, noi cerchiamo solo di trascinarli il più possibile”.

Che aria si respira in città?
“Si vede anche dai dirigenti. Durante la settimana qualche signore viene a vedere l’allenamento e poi la domenica li sentiamo arrivare da fuori. Lì ci guardiamo negli occhi e quando usciamo per il riscaldamento sappiamo già cosa fare”.

 

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Eccellenza, nessuno come il Sora in Italia

Eccellenza, nessuno come il Sora in Italia

Il bianconeri sono i più vincenti in questa stagione di Eccellenza, con una sola sconfitta e zero pareggi in tredici giornate

Eccellenza, nessuno come il Sora in Italia
Sora-Monte San Biagio finita 3-2 ©My Soccer Player

Il campionato di Eccellenza del Lazio è arrivato alla tredicesima giornata e ci sono già i primi verdetti, nonostante non sia ancora arrivato il giro di boa. La fine del girone di andata c’è l’8 gennaio, con le squadre della nostra regione che concludono la prima parte di campionato. A quattro giornate dall’inizio delle vacanze invernali, il Sora si avvicina come prima in classifica del Girone B, ma non solo. I bianconeri, infatti, hanno la miglior forma di tutta l’Eccellenza d’Italia.

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Alessio Ciardi è riuscito a ottenere la vetta del suo campionato con ben 36 punti conquistati in 13 partite. Quasi punteggio pieno per Costantini e compagni, che hanno perso solo la prima partita contro l’Itri per 1-0. Primo e unico passo falso del cammino dei bianconeri fino ad ora, costellato da ben 12 vittorie consecutive, con l’ultima finita 8-0 contro il Fonte Meravigliosa in trasferta. I gol segnati sono 45 (3.46 a match), mentre quelli subiti solo 10 (0.7 ogni partita). Nel Girone A, il Civitavecchia primo in classifica non vanta lo stesso ruolino di marcia, complici anche le tre sconfitte con Cerveteri, Anzio e Boreale.

Eccellenza, nessuno come il Sora: i gol e le vittorie sono da record

Se si allarga il confronto ai campionati di Eccellenza di tutta Italia si può notare come poche squadre possano vantare lo stesso numero di vittorie. Sono otto i club di tutte le regioni italiane, comprese quelle che hanno più gironi, che hanno raggiunto i 12 successi in campionato. Solo tre, poi, hanno superato questa cifra: Virtus Castelfranco Calcio, Victor San Marino e Tritium Calcio sono a quota 13 con almeno 16 gare disputate. In Molise solo il Campobasso può vantare lo stesso punteggio del Sora: 12 vittorie e una sconfitta arrivata, però, alla decima giornata contro l’Aurora Alto Casertano.

 

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Dodici vittorie di fila, quindi, che rendono il club del basso Lazio come quello con la forma migliore di tutta Italia. Nessuno, infatti, ha la stessa striscia positiva fatta di soli successi. Il Virtus Castelfranco Calcio, nel Girone A dell’Emilia Romagna, ha inanellato 13 risultati utili consecutivi, ma divisi nel mezzo da un pareggio. Ad un passo da Pagliaroli e compagni ci sono il Sassari Calcio Latte Dolce con 13 risultati utili (con quattro pareggi nel mezzo), L’Aquila 1927 con dodici partite favorevoli (con due pareggi), l’Albenga 1928 e il Campobasso con dieci vittorie.

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Infine, anche il numero di gol è da record fino a ora, ma qui il Sora è solo al secondo posto della classifica italiana. Proprio i molisani del Campobasso sono in vetta alla classifica delle squadre di Eccellenza che segnano di più. Sono ben 56 le reti segnate fino ad ora dai rossoblù nella regione in cui vengono segnati più gol di tutte. Le prime tre squadre molisane, infatti, hanno più di 50 gol all’attivo con il Campodipietra ultimo che è stato trafitto 95 volte. Il Sora, invece, ha segnato “solo” 45 reti fino ad ora, conquistando il secondo posto tra le prime.

Boreale, Granieri: "Segniamo poco. Zero sconfitte? È anche fortuna"

Boreale, Granieri: “Segniamo poco. Zero sconfitte? È una casualità”

“A gennaio non cambieremo la rosa, compreremo in attacco solo se si presenterà un’occasione per la Boreale. Vogliamo raggiungere la salvezza”

Boreale, Granieri: "Segniamo poco. Zero sconfitte? È anche fortuna"
Mirko Granieri, allenatore della Boreale Don Orione

Quarto posto in classifica, 19 punti totali e zero sconfitte in undici partite. La Boreale Don Orione ha cominciato al meglio la prima metà del Girone A del campionato di Eccellenza del Lazio. Fino ad ora, infatti, i neroviola non sono mai stati sconfitti in campionato, anche grazie alle filosofie di gioco di Mirko Granieri, tecnico del club. L’allenatore della squadra che gioca in Via della Camilluccia 120 ha le idee chiare per quello che aspetta il club. Tra gli obiettivi finali, quelli del calciomercato e il segreto per le zero sconfitte, ecco le parole di Granieri:

Fino ad ora siete arrivati alla 12ª giornata con zero sconfitte. Come avete fatto?
“Ci siamo arrivati cercando di sfruttare il principio del calcio moderno: attaccare e difendere con più giocatori possibili. Poi, al di là dei complimenti, c’è un po’ di casualità in questo perché tante partite le abbiamo pareggiate. Noi giochiamo per rimanere in categoria, non è  mai facile. Dobbiamo stare attenti. Il dato che emerge è dato dal fatto che per noi è importante anche un solo punto. Anche se poi questi pareggi hanno una componente casuale importante. Non entriamo in campo con l’idea di pareggiare”.

Quindi l’obiettivo della Boreale è salvarsi?
“Il nostro obiettivo, come lo scorso anno, è mantenere la categoria evitando i Play-Out. La scorsa stagione ci siamo riusciti e quest’anno siamo partiti bene, ma dobbiamo avere continuità. Questo girone è complicato. Le squadre sotto di noi a gennaio si rinforzeranno molto. Sarà complicato fino alla fine”.

Boreale Don Orione-Campus Eur 1-0, la cronaca della partita

A gennaio volete rinforzarvi?
“Se dovessimo fare qualcosa lo faremo davanti, ma non è sicuro. Se dovesse capitare l’occasione irrinunciabile bene, altrimenti rimarremo così, aspettando il rientro di Petrini che si è operato al ginocchio e ha lavorato un po’ di tempo con noi. Aspetteremo il suo rientro e speriamo che per gennaio possa tornare”.

Guardando i numeri, la difesa è la migliore mentre l’attacco no. Preferirebbe migliorare questo dato?
“Quello che voglio dalle partite è equilibrio e poi cercare di vincerle. Davanti dobbiamo migliorare però, perché non segniamo quanto creiamo. La fortuna è avere una solidità difensiva altrimenti sarebbe stato tutto più complicato. Se dovessimo fare qualcosa sul mercato sarà davanti perché è lì che mancano i gol. Boreale-Campus Eur è finita 1-0, ma abbiamo creato anche altre occasioni importanti. Altre volte le partite sono terminate 0-0 o 1-1 perché abbiamo sprecato delle possibilità”.

C’è una preparazione precisa dietro questa solidità difensiva?
“Prendere pochi gol non è una casualità. Lavoriamo tanto con tutti i giocatori che partecipano alla fase difensiva e questo è il motivo per cui le cose ci riescono bene. Nel calcio moderno, come dicevo, bisogna attaccare e difendere con tanti giocatori. Io ho una grande disponibilità da parte loro e questo diventa un vantaggio importante. Ci lavoriamo tanto e manteniamo l’attenzione alta, cercando di affrontare gli avversari individuando i loro punti di forza”.

Quando arriverà una sconfitta potrà causa un po’ di malumore?
“Credo che cambierà poco perché la mia è una squadra che ha una forte mentalità. Non cambierà niente anche perché sappiamo per cosa lottiamo, dobbiamo salvarci e raggiungere i punti necessari. Se fino ad ora ne abbiamo quasi 20 dobbiamo essere ottimisti, perché sappiamo che stiamo facendo bene e stiamo lavorando nella direzione giusta. Siamo in linea con l’obiettivo perché i punti dobbiamo raggiungerli, adesso o dopo. Non ci sarà nessun contraccolpo con la sconfitta perché sappiamo cosa vogliamo, non cambiamo obiettivo perché stiamo facendo bene”.

Alla prossima c’è l’UniPomezia. Vi state preparando in qualche modo particolare?
“Noi prepariamo le gare nello stesso modo, cerchiamo di limitare gli avversari conoscendo i loro punti di forza e cercando di mettere in campo quelle che sono le nostre qualità, che non sono poche. Sappiamo che squadra è l’UniPomezia, per cosa giocano loro e non abbiamo molto da perdere. Giocheremo con le nostre armi, senza paura cercando di ottenere qualcosa. Chiaramente abbiamo rispetto e conosciamo il valore della squadra”.

L’UniPomezia in casa ha fatto 15 punti, segna molto e subisce poco. Giocare da loro è uno svantaggio?
“Se giocano su un campo dove hanno sempre vinto e fatto bene non è casuale. Sicuramente sono abituati a stare su questo campo, quindi un vantaggio per loro c’è altrimenti non avrebbero avuto un percorso netto come quello che hanno avuto. A noi però non ci interessa, dobbiamo dobbiamo pensare a noi e cercare di dare ilo meglio anche in questa partita. Non abbiamo nulla da perdere. Non è uno scontro diretto, quindi andiamo a giocarcela mentalmente liberi dando il 180% e vediamo che succede”.

Eccellenza Girone A, Di Rauso: "Coppa Italia? Potevamo passare. Dobbiamo vincerle tutte"

Eccellenza Girone A, Di Rauso: “Coppa Italia? Potevamo passare. Dobbiamo vincerle tutte”

“In Serie D il calcio è un po’ più veloce dell’Eccellenza. Mi hanno stupito il Civitavecchia e il W3, giocano un calcio tecnico. In squadra i più esperti ci aiutano molto”

Classe 2003, grande talento e anche un gol nell’ultima giornata. Luca Di Rauso è uno degli Under più interessanti del campionato di Eccellenza – Girone A della Regione Lazio. Arrivato all’Astrea dal Trastevere, si è piano piano ritagliato un piccolo spazio nelle gerarchie di Andrea Zappavigna, tecnico dei biancoblu, che sono settimi in classifica. Contro l’Anzio Calcio è arrivato un pareggio molto importante per la classifica, ma anche per Luca, che ha siglato di testa la rete del 2-2. Ecco le sue parole:

Qual è stato il tuo percorso fino ad ora?
“Negli ultimi anni, ho giocato per tre anni a Trastevere, ho fatto l’Under 17 e due anni di Juniores. L’ultimo lo scorso sanno facendo il capitano. Abbiamo giocato fino ai quarti con l’Ostia mare con cui abbiamo perso e qualche volta ho fatto qualche presenza in prima squadra. Il Trastevere mi ha aiutato a crescere sia come giocatore che come ragazzo e persona. È un ambiente sano e tutti ti aiutano anche a far crescere. Poi ho fatto il ritiro con loro e comunque erano cambiati tanti calciatori, avevo poche possibilità di giocare e mi hanno mandato in prestito all’Astrea”.

Che attenzione c’è al Trastevere per i giovani?
“Il Trastevere ha un settore giovanile fortissimo, in prima squadra ci sono metà giocatori che vengono da lì. Degli under ce ne sono alcuni forti come Semprini. Poi ci sono altri che giocano fissi in Serie D e sono molto bravi. Alcuni giocatori vengono dal settore giovanile e altri da fuori, ma sono giovani forti che crescono grazie alla prima squadra. Se i grandi sono forti allora cresci anche tu”.

Come hai vissuto questo passaggio in Eccellenza?
“Bene, mi sono trovato molto bene con tutti sin dall’inizio. Sia con quelli più piccoli, con alcuni che conoscevo perché ci avevo già giocato qualche anno fa, sia con quelli grandi. Mi sono trovato bene sin dall’inizio. Ci sono giocatori forti e d’esperienza che hanno giocato in eccellenza ma anche in Serie D, quindi gente che il campo l’ha vissuto ed è forte. Mi aiutano e sanno cosa devono dirti negli allenamenti e nelle partite.

Questo tuo passaggio in una categoria inferiore, ha significato qualcosa per te? Sai che puoi giocare bene?
“Sapevo ci sarebbe stato più spazio. Ci sono molte squadre forti e giocatori forti anche da Serie D. È un campionato di alto livello, ti aiuta a crescere perché fai più partite, cosa che non avrei potuto fare in Serie D. Un campionato di Eccellenza fatto bene ti aiuta”.

Che idea ti sei fatto del campionato?
“Secondo me il livello è abbastanza equilibrato, ci sono alcune squadre che sono forti come il Civitavecchia, ma non perché è prima, ma per i giocatori che ha. Anche il W3 Maccarese è forte, propone un calcio molto tecnico, così come l’UniPomezia, che ha comprato molti giocatori di livello. Anche le altre che sono meno considerate sono pericolose perché quando le affronti sono organizzate e fastidiose”.

All’Astrea che gruppo hai trovato?
“All’Astrea c’è un gruppo ampio di giocatori grandi che penso si conoscano da qualche anno e sono tutti bravi . Ti aiutano tutti a mantenere il livello dell’attenzione alto e ti danno dei consigli sia in allenamento, sia in partita. Anche gli Under sono forti. La squadra è buona e può puntare a vincere tutte le partite, poi è ovvio che queste sono decise dagli episodi”.

Sei contento dello spazio che ti stai ritagliando?
“Giustamente all’inizio dovevo farmi conoscere dallo staff e dai giocatori, ma sin da subito mi hanno trattato bene e consentito di lavorare al massimo. Piano piano sto giocando con continuità e cerco di dare sempre il massimo e aiutare la squadra”.

Nell’ultima partita sei andato in gol. Come ti sei sentito?
“È il primo gol che ho fatto in Eccellenza, non sono uno che segna tanto per il ruolo che faccio, ma riuscire a pareggiare una partita, soprattutto in casa dove non riusciamo a vincere e che dovremmo tornare a fare al più presto, è stata una bella soddisfazione. Il cross del capitano è stato perfetto, l’importante è che abbia fatto un bel gol per la squadra”.

In Coppa Italia siete stati eliminati
“Sì, in casa loro eravamo riusciti a fare 2-2 con un’espulsione. Eravamo riusciti a non perdere e a fare due gol per pareggiare. Ieri abbiamo preso un gol su calcio di punizione. Abbiamo avuto un’occasione clamorosa con Stanzione che però ha preso il palo. In contropiede poi hanno fatto il 2-0, ma potevamo passare, ci è mancata un po’ di lucidità in generale. L’impegno però c’è stato da tutti”.

Ottavi di finale di Coppa Italia, Astrea-Villalba 0-2: gli highlights

C’è stata amarezza? Ora su cosa vi concentrerete?
“Sul campionato. Tutte le partite che facciamo dobbiamo cercare di vincerle. In Coppa Italia andare avanti è sempre bello perché partite diventano più difficili e incontri altra gente. Aver perso ci aiuterà a concentrare tutte le forze sul campionato. Secondo me è stata una brutta sconfitta visto che potevamo passare.”.

Questo fine settimana c’è il Centro Sportivo Primavera con cui siete a pari punti e a soli due dal terzo posto. Quanto è importante vincere?
“Molto, come è farlo nelle altre partite. L’Anzio ha recuperato la partita col Cerveteri e ci ha scavalcato. Ogni gara è importante soprattutto con quelli che sono al nostro stesso livello e hanno gli stessi punti. Dobbiamo dare sempre il massimo e cercare di vincere”.

Ci sono altre squadre che ti hanno sorpreso?
“Ho visto un livello medio-alto in generale. Ogni squadra ha due o tre giocatori più forti rispetto agli altri. ovviamente quello garantisce un livello più alto del campionato e della squadra. Ci sono sempre due o tre giocatori forti forti. Abbiamo fatto fino ad ora solo 9 partite e ce ne sono di forti da affrontare. Quella più forte secondo me è la W3 di quelle che abbiamo affrontato”.

Ilo rapporto che hai con i calciatori più esperti presenti in rosa
“Mi trovo bene con tutti, anche con il capitano Mollo, che ora sta male, che ci aiuta tutti i giorni e ci dice cosa fare e come comportarci, cosa fare. Secondo me è quello che riesce a trasmettere di più gli aspetti più importanti sia fuori che dentro il campo. Adesso anche Bonavolontà o Amoroso, anche Spilabotte, hanno tutti esperienza e con loro mi trovo molto bene. Loro sono quelli secondo me più importanti per questo”.

Sul passato al Trastevere. Differenze di preparazione atletica e di approccio tra Serie D ed Eccellenza
“Ho fatto il ritiro con il Trastevere, con l’Astrea no quindi non conosco il livello di intensità. Dal punto di vista dell’intensità nelle partite è indubbio che nella Serie D, essendo una categoria più avanti, è più veloce, devi pensare di meno, sicuro da quel punto di vista è più difficile. Però anche qui in eccellenza 9i giocatori sono forti le le partite difficili. Qualche differenza c’è nella velocità di gioco e nei pensieri, ma anche qui il livello è alto.

Sulle tue tracce c’è stato il Monterosi, cosa ne pensi?
“Sinceramente non penso ad altro che a giocare ogni settimana e a dare il massimo provando a vincere tutte le partite con l’Astrea, visto che gioco con loro. Poi i futuro quello che sarà sarà, l’importante ora è concentrarsi sulle partite, sugli allenamenti e dare tutto. Il resto ha poca importanza”.

Eccellenza Girone B, Nohman: "Sora? Sono stati bravi. Vogliamo più tifosi"

Eccellenza Girone B, Nohman: “Sora? Sono stati bravi. Vogliamo più tifosi”

L’attaccante: “Nel Girone B di Eccellenza abbiamo un tifo molto caldo. Vogliamo vincere il titolo, a maggio tireremo le somme”

Da Sora all’Itri con una sconfitta in campionato da vendicare e un’eliminazione dalla Coppa Italia Eccellenza che ancora brucia. Il Gaeta domenica affronta i biancocelesti con la voglia di riscatto per le due sconfitte. La scorsa settimana, contro i bianconeri è arrivata una pesante sconfitta che ha allontanato gli uomini di Andrea Bellamio dal primo posto. Il 4-0 ha sorpreso tutti, compreso Daniele Nohman, attaccante del Gaeta, che ha archiviato subito la delusione per la gara del Tomei e ha intenzione di tornare al gol proprio contro i biancocelesti nella prossima giornata. Un derby importante a cui il numero 9 vorrebbe arrivare con una grande spinta del pubblico.

Fino a ora hai segnato 5 gol. Vuoi vincere il titolo di capocannoniere?
“Farebbe piacere, ma l’importante è vincere il campionato. Alla mia età i trofei individuali vengono dopo. L’importante è l’obiettivo del gruppo, della società e dello staff. Tutti insieme vogliamo raggiungere qualcosa di importante. I gol lo sono, ma vengono dopo”.

Parlando di obiettivi di squadra, volete tutti vincere il campionato o i play-off vanno bene?
“Il campionato è ancora lungo, noi stiamo facendo bene, ma dobbiamo migliorarci giorno dopo giorno. A maggio tireremo le somme e capiremo dove siamo arrivati. L’obiettivo è fare il meglio possibile negli allenamenti e riproporlo in partita. Facendo questo, i risultati arriveranno e di conseguenza potremmo arrivare più in alto in classifica”.

Hai segnato un terzo dei gol della tua squadra, ti piace che la squadra giochi con te o sei uno che si rende molto utile per i compagni?
“Sinceramente mi piace giocare per la squadra. Non sono un attaccante che staziona nell’area di rigore. Faccio anche quello, ma a me piace aiutare la squadra anche in fase di non possesso, nella manovra di costruzione, quindi preferisco giocare così”.

Sei uno dei più esperti. Come è cambiato il campionato di Eccellenza?
“L’anno scorso c’era una situazione particolare, con tre gironi e tante retrocessioni. Era competitivo per un discorso di squadre che non volevano scendere e c’era una situazione particolare con le prime che avrebbero fatto un triangolare. Quest’anno però lo vedo molto più competitivo rispetto allo scorso anno. Facendo due gironi è aumentata la qualità del campionato”.

In carriera hai giocato anche in altre regioni, che differenze hai trovato tra quelle e il Lazio?
“Io ho fatto quasi tutta la mia carriera nel Nord Italia. Diciamo che c’è una mentalità diversa, curano molto il settore giovanile, i campi, devono essere d’erba e fatti in un certo modo. I presidenti ci tengono proprio al manto erboso. C’è una cultura diversa, tutti provano a giocare a calcio. Qui è molto più aggressivo sulle seconde palle. Si lotta molto. È un discorso di cattiveria agonistica, lì si prova sempre a palleggiare a cercare la giocata, anche sbagliando, ma si prova sempre a giocare. C’è una filosofia diversa di gioco”.

Che differenze ci sono tra il Girone A e il B di Eccellenza?
“Qui mi sembra ci siano più piazze blasonate, più agonismo perché ci sono squadre del Frusinate con tanti derby. Questa domenica noi incontriamo l’Itri, poi andiamo a Terracina. Di tifo il Girone B è più caldo, ma le difficoltà ci sono da entrambe le parti”.

Parlando di tifosi, a Gaeta che aria si respira?
“L’anno scorso a dicembre e non veniva tanta gente. Con i risultati di quest’anno il pubblico si sta riavvicinando alla squadra e noi ne abbiamo bisogno. Nell’ultima partita a Sora c’era un ambiente caldo, una squadra spinta dai propri tifosi e secondo me nel calcio è fondamentale perché è un aiuto in più. Dobbiamo essere bravi a continuare così a fare risultati e ad avvicinare la gente. Fa piacere vedere sempre più persone al seguito ogni domenica. Nell’aria della città si sente che stiamo facendo un buon campionato. Speriamo di continuare così”.

Interviste d’Eccellenza, Andrea Bellamio

La sconfitta con il Sora ha lasciato qualche scoria? Come l’avete vissuta?
“Diciamo che è stato un risultato pesante e dico anche meritato perché hanno fatto una partita importante. Dispiace che noi non siamo riusciti a entrare in partita e gli abbiamo reso la via facile. Però bisogna ripartire, il campionato non finisce a Sora. Non abbiamo fatto una buona prestazione e dobbiamo continuare ad allenarci bene. Sono sciuro che i risultati arriveranno e quando verrà il Sora da noi cercheremo di riscattarci”.

Ti aspettavi di subire 4 gol?
“No”.

Cosa vi è mancato?
“Non siamo proprio entrati in partita. Abbiamo iniziato col freno a mano tirato, mentre loro sono passati subito in vantaggio dopo nove minuti. hanno avuto anche altre occasioni dove Riccardo è stato bravo, poi c’è stato un fuori gioco dubbio che hanno fischiato. Però non siamo mai entrati in partita e non siamo stati in grado di sfruttare le occasioni che ho avuto insieme a Zonfrilli. Poi siamo andati sul 2-0 e nel secondo tempo siamo rimasti in 10 e quindi la partita ci è scappata di mano. Hanno meritato e non c’è da aggiungere nulla, bisogna ammettere la sconfitta e dire che ad oggi il Sora è più bravo di noi. Poi a maggio vedremo dove sono loro, dov’è il Gaeta e tireremo le somme”.

Come vi state preparando per la prossima giornata?
“Sicuramente sappiamo che giochiamo contro l’Itri che è un derby. In Coppa Italia Eccellenza ci hanno sconfitto e vogliamo ripartire forte perché vogliamo lasciarci alle spalle la partita con il Sora. La nostra intenzione è ripartire più forte di prima e continuare con la nostra marcia e con il nostro miglioramento che vogliamo fare di settimana in settimana”.

Eccellenza Girone B, Arduini: "Gaeta? Gara tesa. I tifosi ci aiuteranno"

Eccellenza Girone B, Arduini: “Gaeta? Gara tesa. I tifosi ci aiuteranno”

L’attaccante del Sora in vista dello scontro tra le due prime nel Girone B di Eccellenza: “Sono unici. Qui il calcio è nell’aria”

Domenica alle 14.30 comincia una delle partite più importanti del Girone B di Eccellenza: lo scontro tra le due capoliste Sora e Gaeta. Le due squadre sono prime in classifica a pari punti, 18 conquistati in 7 giornate. Ora, con l’ottava che si avvicina sempre di più, comincia ad alzarsi al temperatura, con i tifosi del Sora che preparano le corde vocali. Proprio la loro spinta è stata sottolineata da Federico Arduini, attaccante dei bianconeri e grande ex della partita, che ha raccontato le sue sensazioni alla viglia della gara.

Sora-Gaeta sarà trasmessa sull’app LND MySP, disponibile sia su dispositivi iOS che Android.

Che sensazioni alla vigilia da ex?
“Io non vedo l’ora che arrivi domani. Non vedo l’ora di giocare. La sento anche perché ho passato un anno con loro e mi sono trovato molto bene, sia a livello di gruppo che di società. Sono primi insieme a noi e sarà di sicuro bella. Per me sarà speciale per diversi motivi”.

Che partita ti aspetti?
“Una gara tesa. Secondo me entrambe le squadre cercheranno di non prendere gol e cercheremo di sbagliare il meno possibile. Poi non saprei dirti, siamo due squadre forti e sarà il campo a parlare”.

Vi state preparando in qualche modo particolare?
“No, ci prepariamo come sempre, individuando punti di forza delle squadre, ma pensiamo più a noi che a loro”.

Nohman sta segnando molto, vi fa paura? Sapete già come arginarlo?
“Sinceramente non saprei dirti. È un giocatore a cui bisogna dare molte attenzioni. Gli basta una palla sporca, un attimo e può far male. Bisogna stare concentrati”.

Cosa ne pensi di lui?
“È molto forte. Poi quando io ero a Gaeta mi stava molto vicino, mi dava consigli. Gli voglio molto bene e non vedo l’ora di incontrarlo domenica anche per scambiare due parole”.

Tu sei a due gol in campionato, hai una cifra che vuoi raggiungere?
“No, io voglio innanzitutto vincere il campionato di Eccellenza. È il mio primo obiettivo. Poi se cerco titolare o subentro cerco di dare il meglio e fare assist o segnare. L’importante, però, è vincere le partite e che a fine campionato siamo primi”.

Immagino questo sia anche l’obiettivo della squadra
“Sì, noi siamo tutti qui per questo: vincere il titolo. È l’unica cosa che conta. Il resto viene dopo, compresi i miei gol personali”.

A Sora siete molto seguiti, pensi che il tifo possa fare la differenza?
“Sì, senza dubbio. Ci danno una carica sia fuori che in casa clamorosa. Sono il dodicesimo uomo in campo. Sono fantastici e sono sicuro che domenica ci supporteranno moltissimo”.

Come si vive il calcio in un paese come Sora che ha tanti tifosi? L’atmosfera è calda, i tifosi interagiscono di più con voi?
“Tutte queste cose si sentono nell’aria. Si respira aria di calcio vero, qui ti senti come un giocatore professionista. A differenza di altre squadre, qui è più sentita”.

Tornando sul passato al Gaeta, che differenze ci sono tra i loro tifosi e quelli del Sora?
“Ad oggi, da quello che sto vedendo, non c’è paragone. Anche perché lì ci sono più società, non considerano il Gaeta come l’unica squadra presente e quindi molta gente si divide. Ad esempio vanno a vedere la Polisportiva in Seconda Categoria. Il tifo organizzato come c’è qui a Sora non l’ho visto in nessun’altra squadra di Eccellenza”.

Se dovessi dare un consiglio ai tuoi compagni difensori cosa gli diresti?
“Non mi sento di dare consigli perché abbiamo una difesa fortissima e giocatori esperti come Costantini. Sanno cosa fare e come comportarsi davanti a giocatori forti. Sono sicuro che sapranno cosa fare”.

Salvatore Sasà Cangiano si presenta al Città di Anagni Calcio

Città di Anagni, Cangiano: “Il sedicesimo posto non ci compete”

L’allenatore approda al Città di Anagni: “Da oggi si azzera tutto e si ricomincia. Contro il Fonte Meravigliosa vogliamo vincere”

Salvatore Cangiano è il nuovo allenatore del Città di Anagni Calcio. In precedenza, il tecnico ha guidato in Eccellenza il Campus Eur, da cui ha deciso di separarsi nei giorni scorsi. Il 17 ottobre, infatti, è arrivato l’addio al club bianconero dopo due anni sulla panchina. Nell’ultima parentesi, però, i risultati sono venuti a mancare con soli 7 punti conquistati in 6 giornate e una differenza reti negativa con 7 gol segnati e 10 subiti. Con la squadra a un passo dai Play Out, Cangiano ha deciso di dimettersi e ora ha abbracciato il progetto del Città di Anagni. I biancorossi sono attualmente sedicesimi nel Girone B di Eccellenza con soli 6 punti nonostante i soli 7 gol subiti. L’allenatore si è presentato ai canali ufficiali del club, ecco le sue parole:

Come ha deciso di accettare questo progetto?
“Ci ho messo poco ad accettare la proposta del direttore Tomassi perché Anagni è una piazza importante nel Lazio. È una squadra che conoscono tutti. Arrivo qui con molto entusiasmo, sono contento di cominciare ad allenare un club che secondo me è molto forte. La piazza nella regione, poi, è importante”.

Partenza difficile, ma c’è tutto il materiale per far bene
“Sì, da oggi si azzera tutto e si ricomincia da capo. È evidente che in questo momento l’Anagni ha una posizione in classifica che non gli compete e già da domenica inizieremo a lavorare per cercare di rialzarci”.

Domenica ci sarà una partita difficile, su un campo particolare
“Il caso ha voluto che la mia prima partita fosse su un campo che da due anni e mezzo ho calpestato e lavorato, quello del Campus Eur. Incontriamo il Fonte Meravigliosa che è una squadra ostica, ma noi abbiamo esperienza e da giocatori importanti dobbiamo essere consapevoli di andare lì e cercare di vincere”.

Ringraziamo i canali ufficiali del Città di Anagni per averci fornito il materiale foto e video.

tor sapienza colleferro

Eccellenza Girone B, Tor Sapienza-Colleferro 1-2: Bianchi decisivo

P.C. Tor Sapienza (4-3-3): Maddalena; Anselmi (46′ Fumaselli), Bacigalupo, Santori, Marchizza; Cannizzo, Parlagreco (62′ Calisti Conti), Della Penna (76′ Pietrini 20); Nardini (58′ Massi), Toncelli, Collacchi.
A disp. Testagrossa, Staffa, Arciero, Barry.
All. Anselmi

Colleferro Calcio (3-4-1-2): Ercoli; Porcu (75′ Cerioni), Bianchi, Moriconi; Casazza, Parfait, Criscuolo (80′ Oriano), Virdis (83′ Galeazzi); Amici (65′ Valentino); Cardillo (75′ Tuta), Oduamadi.
A disp. Vicini, Di Mauro, Giustini, Zeqiri.
All. Baiocco

Reti: 55′ Oduamadi (C), 70′ Marchizza (T), 86′ Bianchi (C)

Arbitro: Francesco Conte (Albano). Assistenti: Eugenio Di Giacomo (Tivoli), Nico Valentini (Tivoli)

Partita tirata, fisica, di studio e di grandi velocità, nervosa e travolgente. In Pro Calcio Tor Sapienza-Colleferro Calcio c’è stato di tutto, anche la grande sorpresa nel finale, quando Fabrizio Bianchi ha segnato il gol della vittoria. Il difensore dei rossoneri, ex Latina e Lazio Primavera è stato decisivo sia in fase difensiva, sia in quella offensiva. Nel secondo tempo, infatti, ha impedito diverse volte a Toncelli e Pietrini di trovare la rete, mentre negli ultimi minuti di gara è stato lui a trovare la gioia del 2-1. Un colpo di testa che non ha lasciato scampo a Maddalena, che fino a quel momento aveva portato a casa ben tre clean sheet su sei.

Il primo tempo è stato piuttosto equilibrato con le due squadre che si sono studiate nonostante i ritmi molto alti. Molto brava la difesa del Colleferro a contenere gli strappi in velocità di Nardini e Collacchi. Il primo squillo è proprio per i rossoneri con Casazza, che al 30′ cerca il primo palo con un tiro dal limite, ma è debole e Maddalena blocca tranquillo. Al 40′, invece, è il Tor Sapienza a far tremare i tifosi ospiti e anche la traversa con Santori. Il difensore centrale ha sfiorato la rete su calcio di punizione dal limite. Al 43′ dopo una bella azione corale, Amici arriva al tiro dal limite dell’area, ma il suo tiro colpisce il palo ed esce.

I secondi 45 minuti di gioco, invece, cominciano subito a ritmi alti con le due squadre che decidono di rischiare di più. Ad avere il miglior guizzo in avvio di secondo tempo è il Colleferro con Cardillo che viene atterrato in area da Fumaselli e Bacigalupo al 55′. Oduamadi parte dal dischetto e realizza la rete dell’1-0 con Maddalena che aveva intuito la direzione del pallone, ma senza riuscire a deviarlo. Il Tor Sapienza non ci sta e decide di reagire mettendo in difficoltà la difesa di Baiocco. Al 64′ Toncelli viene lanciato in profondità e riesce a scappare a Bianchi, ma poi Ercoli lo ipnotizza e vince l’uno contro uno. Al 70′ c’è un calcio d’angolo pericoloso per il Tor Sapienza con Collacchi che mette dentro un pallone morbido che finisce sul secondo palo dove c’è Marchizza che riesce a segnare di testa. All’83’ Moriconi si trasforma in portiere e salva sulla riga un tiro potente di Toncelli, che aveva ingannato Ercoli. Dopo pochi minuti, all’86’ Arriva il 2-1 del Colleferro con Bianchi che si fa trovare pronto su corner e spizza di testa sul secondo palo.